Skyrim - Recensione

Switch

Non dovrò per caso narrare nuovamente la trama di Skyrim nel 2017, vero? Pubblicato l’emblematico 11/11/11, il quinto capito della fortunata serie The Elder Scrolls è stato praticamente declinato in tutte le salse, tranne in quella tascabile. In cuor mio, ho sempre bramato un episodio portatile della saga, sognando di avventurarmi in un affascinante mondo fantasy spaparanzato sul letto e sepolto da gatti di vario tipo durante i rigori invernali, ma quel sogno non si è mai concretizzato, lasciandomi fantasticare amaramente su quel promettente The Elder Scrolls Travels: Oblivion che avrebbe dovuto vedere la luce su PSP. Fino ad ora, perlomeno: a una settimana di distanza dalla recensione di una versione di DOOM non proprio spettacolare, eccoci nuovamente ad analizzare un gioco Bethesda sulla metamorfica console Nintendo.

SANGUE DI DRAGO O DRAGONBORN?

Per iniziare, Skyrim su Switch non parla la nostra lingua. Nel senso che nel gioco “base” è contenuto il solo parlato in inglese; qualora desideriate ascoltare il doppiaggio nell’italico idioma, vi toccherà scaricare a parte un primo contenuto extra. Messo da parte l’eventuale intoppo (magari, come me, preferite il doppiaggio originale), rallegriamoci tutti, perché The Elder Scrolls V: Skyrim è una conversione eccezionale.Skyrim immagine Switch 19Chiaro, il quinto capitolo della celeberrima saga ha sei anni sulle spalle, ma giocarlo senza compromessi su un sistema portatile rasenta la stregoneria. Sullo schermo le vicende del Sangue di drago vengono visualizzate a 720p con una fluidità di 30 fps che non pesano neppure un po’, mentre la pulizia visiva fa dimenticare immediatamente lo sfocato pianeta rosso di DOOM.

The Elder Scrolls V: Skyrim è una conversione eccezionale

Anche i caricamenti sono tranquillamente abbordabili, un timore che ho covato fino al momento di far partire il gioco, e a parte quello iniziale spaziano dal breve al sopportabile. In decine di ore di prova mi è capitato inoltre un solo ritorno alla dashboard, in occasione dell’ingresso in una grotta, ma complessivamente non posso che ritenermi soddisfatto della stabilità, con il frame rate che non si è mai concesso qualche singhiozzo. Il resto è pura magia: difficilmente avete tenuto nel palmo di una mano un gioco di ruolo occidentale di simile portata, e anche esperirlo in modalità docked non è male. In questi casi, la Skyrim Special Edition uscita un anno fa appare certamente più appetibile (specie nella succulenta versione in 4k su PS4 Pro), ma quella non potete di certo portarvela sull’autobus. Inutile dire che le espansioni pubblicate in questi anni (Dawnguard, Hearthfire e Dragonborn) sono incluse nel gioco, quindi avrete decine di ore di avventura in più una volta conclusa la quest line principale.

NINTENDO DIFFERENCE

Su Switch, The Elder Scrolls V: Skyrim presenta qualche extra che – personalmente – lascia un po’ il tempo che trova. I controlli che sfruttano il giroscopio mi sono sembrati infatti superflui, ma va messo in conto che non apprezzo la prospettiva di sbracciarmi come un ossesso durante un gioco così lungo, trovando comunque apprezzabile il fatto che i giroscopi traducano efficacemente su schermo la potenza dei vari colpi, a seconda del vigore infuso nell’agitare i Joy-Con.Skyrim immagine Switch 16Mirare con l’arco puntando la televisione è già più interessante, ma è un’opzione da disattivare nel momento stesso in cui Switch finirà nelle vostre mani per accompagnarvi fuori casa, dato che ogni scossone rischia di interferire con la traiettoria delle frecce.

ogni amiibo può essere “convertito” una volta al giorno, con quelli della serie The Legend of Zelda che possono contenere pezzi di equipaggiamento a tema

Più interessante, invece, si rivela l’utilizzo degli amiibo, che permette di accedere a casse contenenti un modesto bottino. Basta selezionare l’apposita abilità, fissare il suolo e avvicinare una statuetta al controller per vedere materializzato magicamente un forziere: ogni amiibo può essere “convertito” una volta al giorno, con quelli della serie The Legend of Zelda che possono contenere pezzi di equipaggiamento a tema. Sia messo a verbale che, con la mia leggendaria sfortuna al gioco, non ho ancora scovato la maledettissima Master Sword, nonostante le copiose ore investite nel titolo Bethesda. Tutto simpatico, ma avrei nettamente preferito riscattare qualche iconica arma proveniente da Fire Emblem, specie per l’assenza dei mod, un elemento solitamente appannaggio dei possessori di PC, finalmente reso accessibile a chi preferisce giocare su console nella già citata Skyrim Special Edition.

Sono commosso: The Elder Scrolls V: Skyrim per Switch è davvero bellissimo, una conversione molto buona che “rischia” di trasformarsi nell’ennesima killer application per la macchina Nintendo se giocata in modalità portatile. Il titolo Bethesda mostra la sua età con animazioni ed espressioni facciali rigide oggi come nel 2011, ma d’altro canto conserva anche il grande fascino di un’ambientazione fantasy avvincente e straordinariamente ricca, dove è sempre un autentico piacere perdersi. Avanti così!

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Pro

  • Skyrim portatile dovrebbe essere considerato illegale.
  • Grande atmosfera, infinite cose da fare.
  • Un adattamento fatto davvero bene.
  • Tutti i DLC inclusi.

Contro

  • Mancato supporto alle mod.
  • Per quanto apprezzabile, non si tratta della versione più bella graficamente.
  • Contenuti esclusivi che lasciano il tempo che trovano.
  • È lo stesso, identico gioco di sei anni fa.
8.5

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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