Pokkén Tournament DX - Recensione

Switch Wii U

Non ricordo così tante persone deluse per non poter ricevere DLC come nel caso di Pokkén Tournament per Wii U: se da una parte la versione arcade pareva godere di un certo successo, arricchendosi di aggiornamenti e personaggi extra, dall’altra l’offerta casalinga si trovava destinata a non evolversi per chissà quale ragione. Pokkén Tournament DX potrebbe quindi condividere un destino analogo a quello di Splatoon, ottenendo una rinnovata visibilità grazie alla nuova e ben più popolare ammiraglia Nintendo.

GET IN THE RING!

Pokkén DX è la Champion Edition del primo titolo, inutile girarci attorno. Le modalità sono quasi identiche, l’aspetto grafico è praticamente lo stesso e anche l’interfaccia pare una copia carbone di quanto visto nello scorso titolo. Quello che cambia, fondamentalmente, è la presenza di cinque nuovi mostriciattoli con cui picchiarsi, un’aggiunta che dona una consistente varietà al roster per i motivi che andremo a spiegare a breve.Pokkén Tournament DX immagine Switch 10Prima, però, pensiamo anche a chi Pokkén Tournament l’ha visto solo da lontano, senza la possibilità di entrare nell’arena in prima persona. Gli scontri del gioco sono infatti quantomeno peculiari, divisi in due fasi alternabili in qualunque momento. La prima è quella “panoramica”, dove i due mostriciattoli possono muoversi liberamente nell’area di gioco. Questo è il dominio degli zoner, dove gli attacchi a distanza sono in grado di punire i Pokémon votati al corpo a corpo prima ancora che possano causare danni, e la velocità di spostamento gioca un ruolo cruciale nel tenere l’avversario a bada.

Le modalità sono quasi identiche, l’aspetto grafico è praticamente lo stesso e l’interfaccia pare una copia carbone di quanto visto nello titolo per Wii U

Arriverà però il momento di andare sul personale nella cosiddetta “fase duello”, in questi frangenti il gioco si comporta come un picchiaduro classico, con i due avversari inquadrati lateralmente senza la possibilità di spostarsi in profondità. In questo stato gli attacchi cambiano notevolmente e grande importanza è data alle combo per innescare juggle e far salire l’indicatore della risonanza, al culmine del quale sarà possibile attivare uno stato di potenziamento temporale, guadagnando forti bonus alla difesa e l’attivazione di una dannosissima, quanto coreografica tecnica speciale.

Le due fasi vengono alternate a seconda del danno scambiato tra i due contendenti, mentre i colpi sono suddivisi tra attacchi, proiezioni e counter, in relazione tra di loro un po’ come in Dead or Alive. Quindi, il contrattacco avrà precedenza su pugni e calci, che interromperanno però le prese. A sua volta, queste vinceranno sulle counter: apprendere il triangolo degli attacchi è quindi il primo passo da fare per diventare competitivi in Pokkén Tournament. Pokkén Tournament DX immagine Switch 03

i colpi sono suddivisi tra attacchi, proiezioni e counter

Per finire, ci sono i Pokémon di supporto, adorabili bestiole che non vedono l’ora di inondare l’arena di raggi d’energia o conferire ai loro alleati salutari buff, questi ultimi da richiamare al riempimento di un’apposita barra che cresce da sola durante lo scontro con una velocità direttamente proporzionata alla potenza del nostro amico. C’è abbastanza varietà per incuriosire ogni appassionato di giochi di lotta, e i nuovi personaggi sono davvero interessanti. Prima di tutto, mi preme sottolineare che ora la scelta è composta da ben 21 Pokémon, ovvero quelli dei gioco base (inclusi Mewtwo e Mewtwo Nero, già sbloccati e pronti all’azione) assieme – ovviamente – ai cinque nuovi volti di cui uno, Decidueye, non presente neppure nell’ultima revisione del gioco arcade. Vediamo, dunque, con chi possiamo picchiare Pikachu su Switch!

È SUPER EFFICACE!

Cominciamo proprio da Decidueye: il gufo arciere porta in campo un eccellente assortimento di attacchi a distanza con cui prendere di mira e ostacolare l’avversario, unito all’imprevedibilità del suo gioco aereo. Capace com’è di restare sospeso e interrompere una combo per assumere un’apposita stance volante, il Robin Hood piumato può ripartire all’attacco con una rosa di opzioni che comprende una temibilissima proiezione aerea.Pokkén Tournament DX immagine Switch 11

Un’altra novità sono le sfide giornaliere

Il richiestissimo Scizor è un combattente diretto, capace di infliggere massicci danni e di estendere le sue combinazioni evocando Danzaspada prima di partire all’attacco, ampliando nel contempo il suo raggio d’azione. Darkrai è un personaggio difensivo, ma non troppo: maestro delle trappole, eccelle nel tenere sotto pressione l’avversario nella fase panoramica. Questo, però, non vuol dire che non sappia farsi valere negli scontri corpo a corpo, specialmente quando l’attivazione della cosiddetta “Fase Incubo” potenzierà enormemente buona parte dei suoi colpi, garantendo anche l’accesso a nuove mosse. Croagunk è veloce e folle: questo ladro batrace può appropriarsi dei buff del nemico e della sua risonanza, attivando inoltre mosse dall’esito casuale, senza contare che con Acupressione può potenziarsi o indebolirsi a seconda di come butta la sorte! Empoleon è l’energumeno del gruppo, ma la mole e l’apparente lentezza di questo pinguino king-size passano immediatamente in secondo piano nel momento in cui trasforma diverse mosse in vere e proprie rotaie di ghiaccio su cui pattinare per coprire la distanza dall’avversario e continuare l’attacco.

Come avrete intuito, il colorato gruppo di lottatori a disposizione è contraddistinto da una spiccata diversità, un fattore sufficiente che ci consente di mettere da parte i pregiudizi dettati dalla scarna serie di input (due pulsanti per l’attacco, una Mossa Pokémon e la parata universale, senza differenza tra colpi alti e bassi), e di scoprire un sistema di combattimento insospettabilmente profondo. Ah, in realtà ho barato un attimo: ci sarebbero altri due Pokémon, ma figurano tra quelli di supporto, e non possono quindi essere impersonati nell’arena. Si tratta di Litten e Popplio, pronti – rispettivamente – a far esplodere l’avversario (con un danno proporzionale alla salute rimasta, ottimo!) e a garantire un utilissimo doppio salto. E così i protagonisti di Sole e Luna sono finalmente riuniti!

FUORI DALL’ARENA

Il resto del titolo è davvero estremamente simile, con una lunga modalità per giocatore singolo basata sugli incontri della Lega Ufficiale della regione di Ferrum, con posizioni da scalare e un’AI che – a dire il vero – ci mette un po’ a scaldarsi e a rendere le cose interessanti.Pokkén Tournament DX immagine Switch 13Questa volta, è presente anche una serie di obiettivi ripartiti per ogni divisione, una trovata per tornare sui nostri passi e giocare con un pizzico di varietà in cambio di denaro e oggetti con cui personalizzare il giovane allenatore di cui vestiremo i panni.

Per divertirsi sul serio, comunque, sarà bene sfidare un amico, sia con la comunicazione wireless che in locale

Un’altra novità sono le sfide giornaliere, dove ci viene imposto di vincere un certo numero di incontri con una particolare squadra (Pokémon principale più supporto) per ottenere punti abilità. Questi influenzano il lato ruolistico di Pokkén Tornament DX, giacché potremo far salire di livello e potenziare i parametri di ogni mostriciattolo, rendendolo più performante col passare del tempo. Inoltre, abbiamo la modalità di combattimento a squadre in stile The King of Fighters, dove ogni giocatore sceglie tre personaggi per affrontare uno alla volta i membri del team avversario, e che donerà sicuramente un pizzico di varietà alle battaglie contro la CPU.

Per divertirsi sul serio, comunque, sarà bene sfidare un amico, sia con la comunicazione wireless che in locale grazie ai prodigiosi mezzi di Switch. Basta scollegare i joy-con et voilà, siete pronti per giocare ovunque e in qualsiasi momento, scegliendo addirittura se optare per lo split screen, garantendo così a ciascuno la possibilità di assistere allo scontro dal proprio punto di vista, senza che il secondo player sia costretto a giocare dall’altro lato dello schermo.

Non può ovviamente mancare il gioco online, che sto testando tra colleghi proprio in questi giorni, con Switch che scalpita mentre scrivo queste righe. La fluidità si è dimostrata assai solida nei numerosi match finora disputati contro differenti avversari, garantendo un divertimento privo di “singhiozzi”. Per la cronaca, sono presenti la canoniche partite amichevoli e classificate, assieme alla possibilità di creare gruppi per giocare con agli amici senza seccature. Mentre si attende l’inizio delle danze, Switch è così cortese da organizzare un match contro la CPU se un nuovo avversario non viene trovato durante un conto alla rovescia, consentendoci di fare riscaldamento in attesa del prossimo sfidante. Non manca davvero nulla.

PokkénTournament – finalmente – raggiunge la sua maturità, esprimendo al meglio il potenziale che la precedente incarnazione su Wii U ci aveva tenuto nascosto. La modalità per giocatore singolo resta una successione di scontri piuttosto noiosa, ma le variabili ora in gioco tra modalità di lotta alternative e nuovi personaggi garantiscono un rinnovato interesse per un titolo sfuggito ai nostri radar forse un po’ troppo velocemente. Se poi avete altri amici con cui divertirvi siete veramente a cavallo.

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Pro

  • Roster espanso, vario e finalmente robusto.
  • Divertente, colorato e sufficientemente profondo.
  • Gioco online solido.

Contro

  • Tecnicamente ripropone senza sforzi la versione precedente.
  • Se non vi è piaciuto su Wii U, lasciate perdere in partenza.
8.8

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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