Mario Kart 8 Deluxe - Recensione

Switch

Fossero tutte così le riedizioni, ci sarebbe da festeggiare a champagne e caviale tutte le sere. E d’altronde, Mario Kart 8 Deluxe era una di quelle che “s’avevano da fare”, dacché neppure i Bravi avrebbero avuto il coraggio di dire a Nintendo che no, non sarebbe stato il caso, ché di remastered n’è ormai saturo il mondo. Dopotutto, Wii U lo hanno acquistato in quattro gatti (sui motivi potremmo discuterne per mesi, senza venirne a capo), mentre Switch pare abbia già imboccato un viale più luminoso, stando almeno ai primi dati di vendita: ecco che appare quindi giustificata la decisione della casa di Kyoto di dare ai nuovi (e ai vecchi) adepti la possibilità di mettere mano al miglior Mario Kart di sempre, senza peraltro limitarsi al compitino, ma anzi guarnendo la torta con un po’ di succulente novità. Insomma… #nonsolozelda potrebbe essere un buon ashtag da usare sui social nei prossimi giorni, qualora vogliate notiziare al mondo l’intenzione di lasciarvi trasportare dall’onda racing griffata Mario & Co..

BADILATE DI ROBA

L’edificio, come detto, è lo stesso che abbiamo abitato su Wii U, con tuttavia una ristrutturazione imponente a fare capolino, laddove le fondamenta sono state rinforzate e sono stati aggiunti nuovi piani, tutto legalmente e senza la necessità di aspettare il prossimo condono edilizio. Mario Kart 8 Deluxe, nel suo essere una riedizione onnicomprensiva, include tutti i DLC del titolo originale, più una serie di “plus” che strizzano l’occhio a chi si è già ripassato in lungo e in largo la versione padre. Il computo totale è importante: 48 tracciati, più di 40 personaggi e 5 modalità Battaglia trasformano quest’ultimo Mario Kart nell’incarnazione più imponente di sempre, oltre che nella più bella.

Mario Kart 8 Deluxe, nel suo essere una riedizione onnicomprensiva, include tutti i DLC del titolo originale, più una serie di “plus”

Tra le cose nuove di pacca è d’uopo segnalare la presenza di due nuovi power-up, Piuma e Boo: il primo è usabile sono in Battaglia consente di saltare ostacoli e impedimenti, mentre il secondo ci rende invisibili per qualche secondo (ciao ciao, Guscio Blu maledetto!). Se contate che ora è possibile tenere in inventario due oggetti (un po’ come accadeva in Mario Kart: Double Dash!!, per intenderci) e che è stato introdotto un terzo livello di miniturbo, capite bene come sia aumentato considerevolmente il tasso strategico della tenzone rispetto alla versione Wii U. Ciò si rivela particolarmente importante al momento di affrontare la nuova classe, ovvero la 200cc, laddove tocca imparare a mollare ogni tanto l’acceleratore se non si vuole fare una brutta fine, in particolare in quei tracciati sospesi che prevedono porzioni senza uno straccio di guardrail a impedire il disastro.

CHI NON GIOCA IN COMPAGNIA…

Mario Kart è da sempre una serie che, per quanto divertente in ogni forma, ha davvero poco senso vivere in single player, se non alla stregua di terreno di allenamento per prepararsi agli schiaffi da dare (e prendere) quando si affrontano gli eventi contro altri umani, meglio ancora se in multiplayer locale. Da questo punto di vista Switch è clamorosamente la miglior casa nella quale Mario Kart 8 Deluxe potesse sperare di abitare, vista la possibilità di staccare i Joy-Con in mobilità e divertirsi con un amico grazie allo split-screen, o anche collegando tra loro, via wi-fi, fino a otto console contemporaneamente. Le pause pranzo, insomma, rischiano di non essere più le stesse, qualora qualcuno avesse la malaugurata idea di portare uno Switch in ufficio o in università. Peraltro, al fine di rendere il gioco accessibile e gradevole anche ai non avvezzi, ogni contendente può attivare o disattivare a piacere l’aiuto alla sterzata (che, di fatto, impedisce di finire malamente fuori pista) e l’accelerazione automatica, oltre che scegliere se affidarsi per le manovre al giroscopio o alle più classiche levette analogiche.

Mario Kart 8 Deluxe trailer feature

Switch è clamorosamente la miglior casa nella quale Mario Kart 8 Deluxe potesse sperare di abitare

Peraltro, tecnicamente Mario Kart 8 Deluxe è davvero un piccolo gioiellino. È cosa nota come Nintendo sia solita partorire titoli first party bagnati da un codice pulito e profumato come il culetto di un neonato, ma viste le proprietà tecniche di Switch è stupefacente vedere come il gioco giri senza colpo ferire a 1080p (720p in modalità portatile) e a 60 fps anche in presenza di uno split screen a due giocatori. In caso di tre o quattro piloti impegnati contemporaneamente sullo stesso dispositivo, il frame rate scende invece a 30 fps: di per sé non è un dramma nella maggior parte dei casi, ma quando ci si cimenta con classi veloci come la 150cc – o peggio con la neonata 200cc – l’aggiornamento dimezzato rischia di mettere in difficoltà anche i piloti più esperti. Questo è di fatto l’unico neo di un videogioco assolutamente magnifico e che deve essere parificato a The Legend of Zelda: Breath of the Wild nell’accezione più pura di killer application. Bene, anzi benissimo così.

Già pregusto i momenti in spiaggia quest’estate, laddove schiaffeggerò virtualmente mio figlio a colpi di Fiore Boomerang, prima di tuffarci in mare a sbollire la rabbia. Ma già oggi accade che io e il buon keiser ci troviamo talvolta a “rilassarci” con una partitina volante, grazie alla possibilità di giocare comodamente in due con la configurazione base di Switch, senza dover fare affidamento ad accrocchi aggiuntivi o a ingombranti joypad da portare nello zaino. È proprio questo il pregio più grande di Mario Kart 8 Deluxe, oltre ovviamente al fatto di essere un videogioco spassosissimo, nonché un contenitore gigante di tutto quanto proposto di buono dalla serie, che prende come base la già eccellente edizione su Wii U. Insomma, se già possedete uno Switch, l’acquisto è obbligato; in caso non abbiate ancora fatto vostra la nuova console di Nintendo, la contemporanea presenza sul mercato di un gioiellino come questo e di Breath of the Wild potrebbe costringervi a cedere alle lusinghe di Nintendo.

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Pro

  • Spassosissimo come pochi altri videogiochi.
  • Basta uno Switch per sfidarsi in due anche in mobilità.
  • Graficamente ispiratissimo.
  • Il più “grosso” episodio della serie a livello di contenuti.

Contro

  • Lo split screen a 3/4 giocatori gira a 30 fps, il che rappresenta un piccolo problema nelle classi veloci.
9.5

Ottimo

Detto, fatto, un po' matto. Il Kikko redazionale passa per vecchio e stanco, ma è quello che porterà un fiore, un mouse e una tastiera sulle tombe di tutti gli altri loschi figuri che gravitano per le nebbiose vie di TGM.

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