Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 - Recensione

3DS Wii U

Non è facile riproporre, anno dopo anno, una serie videoludica senza ricorrere agli stratagemmi tipici del lazy development: pratiche come il riciclo di asset grafici, meccaniche e quant’altro sono all’ordine del giorno quando si tratta di prendere il joypad in mano e lanciarsi in prodotti che recano l’anno domini corrente sulla copertina. Nel caso di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, parliamo di un appuntamento a cadenza regolare, ma di natura quadriennale, che precede di qualche settimana l’inizio dei Giochi Olimpici per permettere a grandi e piccini di calarsi, ancora una volta, nell’eterno scontro fra il team Sonic e il team Mario. Un gioco simile, pubblicizzato negli anni ’90 solamente facendo leva sui due nomi, avrebbe venduto a scatola chiusa!

MII ENSEMBLE

Certo, ai tempi di “Sega does what Nintendon’t” e “Now you play with power” difficilmente ci saremmo aspettati di vedere il riccio blu supersonico e l’idraulico rosso sfidarsi a calcio o in una leggiadra performance di ginnastica artistica, ma i tempi cambiano e le necessità commerciali sono tali da aver spinto le due storiche compagnie giapponesi a calare i loro universi più famosi ed apprezzati in un party game senza arte né parte.

Quest’anno calpestiamo la bianca spiaggia di Copacabana a Rio de Janeiro grazie alla presenza di Nintendo fra i partner ufficiali del comitato olimpico, per quanto in realtà lo sviluppo di questo ennesimo capitolo della fantasia di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici sia stato appannaggio, nella sua quasi totalità, di SEGA. Come ho già spiegato nell’anteprima, che vi invito a sfogliare nuovamente per riprendere alcuni dei punti già sollevati all’epoca, il fulcro dell’azione è da ricercarsi nella modalità multigiocatore, vero e proprio perno attorno al quale si ritaglia l’esperienza di gioco principale di Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, con la possibilità di collaborare fino a un massimo di due giocatori o di competere fino a quattro.

Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 wii u recensione (1)

è possibile schierare sul palcoscenico olimpico anche i propri Mii

Oltre ai tanti personaggi tratti dagli universi delle due iconiche star del panorama videoludico, ciascuno dotato di statistiche proprie e preferenze quando si tratta di scegliere fra le 14 varianti di mini-giochi inclusi, è possibile schierare sul palcoscenico olimpico anche i propri Mii, opportunamente personalizzabili con accessori e vestiari ispirati alle due saghe videoludiche, andando così a potenziarne le caratteristiche. Non basta, infatti, dare prova della propria abilità joypad alla mano: come nelle vere competizioni ufficiali, è possibile dopare i propri atleti sfruttando i bonus di copricapi e assurde outfit da cosplayer dell’ultima ora, con risultati davvero assurdi quando si tratta di scendere nella vasca olimpionica. E senza incorrere in una squalifica, oltretutto!

L’IMPORTANTE È PARTECIPARE

Parlando invece della ciccia giocosa che Sega e Nintendo hanno imbastito per questo nuovo appuntamento con i Giochi Olimpici, confermo l’impressione maturata: lo sviluppo del titolo in questione è stato pensato prettamente per i giocatori più giovani e coloro che, normalmente, non hanno a che fare con poligoni e DLC.

La stragrande maggioranza dei mini-giochi proposti prevede sfide atte a mettere a dura prova i riflessi e il tempismo dei giocatori, senza tuttavia strutturarsi in vere e proprie sessioni di gioco stratificate, con performance della durata che non supera mai il minuto. Per assurdo, si passa più tempo a girovagare nell’hub iniziale, selezionando e personalizzando i personaggi, che tendendo un arco o correndo i cento metri ad ostacoli. Fortunatamente, tre discipline in particolare prevedono un modello ludico leggermente più evoluto, ma nulla che si allontani realmente dall’esperienza casual gaming mordi e fuggi che ci si aspetterebbe da un titolo simile.

Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 wii u recensione (1)Se il multiplayer è costellato di opportunità di divertimento per grandi e piccini, anche le opzioni per il giocatore singolo si prospettano migliori rispetto a quanto sperimentato in passato: in ogni momento è possibile confrontare i propri risultati con quelli ottenuti dagli amici nelle leaderboard, dedicarsi a vincere medaglie d’oro in solitaria per sbloccare nuovi personaggi e bandiere (un esempio dei tanti collezionabili di cui è infarcito il gioco) o, addirittura, sfidare i “fantasmi” dei giocatori più bravi al mondo grazie al baracchino tenuto da un Boo posto nell’hub iniziale. Un’offerta ludica all’apparenza forse un po’ limitata che tuttavia viene ampliata, col susseguirsi delle partite, sbloccando nuove modalità di gioco e grazie alla possibilità di investire monete e anelli dorati, le due valute per eccellenza di Sonic e Super Mario, in gadget ispirati ai rispettivi universi.

La stragrande maggioranza dei mini-giochi proposti prevede sfide atte a mettere a dura prova i riflessi e il tempismo dei giocatori

È giusto precisare che, al netto di una buona riproduzione degli elementi Olimpionici, dei loghi e di alcuni elementi caratteristici di Rio de Janeiro, Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016 soffre di diversi problemi tecnici alquanto fastidiosi. La realizzazione generale è colorata e piacevole come sempre, ma gli sforzi profusi nella messinscena sono evidentemente affossati da un motore grafico che, fra stuttering, aliasing e rallentamenti, fa pensare ai risultati ottenuti su Nintendo Wii più che a produzioni current gen. Non aiutano sicuramente i modelli dei personaggi principali, tutti chiaramente riconoscibili e realizzati decentemente, ma animati in modo grossolano e mancanti di quell’espressività necessaria a giustificare la loro stessa presenza, e se si vuole richiamare il pubblico facendo leva sul loro fascino, questo mi sembra il minimo.

Con Mario & Sonic ai Giochi Olimpici di Rio 2016, SEGA e Nintendo chiudono, presumibilmente, il capitolo della serie su Wii U, portando con sé alcuni mini-giochi riscritti e un buon numero di occasioni per divertirsi in famiglia. Dubito, tuttavia, che un prodotto simile possa sopravvivere alla dura prova delle settimane successive all’acquisto e che, come successe a molti giocatori con i prequel, possa finire per esser sfoderato solamente come trump card nelle serate di noia. Sempre ammesso che non si abbia fra le mani un qualsiasi titolo della serie Mario Party, decisamente più adatta a rallegrare un gruppetto di giocatori annoiati e in cerca di divertimento spensierato. A quando un “Mario & Sonic Party Shuffle”?

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Pro

  • Mini-giochi adatti a grandi e piccini.
  • Formula vincente non si cambia.
  • Tanti sbloccabili per la gioia dei completisti.

Contro

  • Assolutamente sconsigliato a chi fosse in cerca di un party game serio.
  • Realizzazione tecnica deludente.
  • Personaggi un po’ sacrificati.
6.3

Sufficiente

C'è chi dice che nella sua stanzetta, dietro una mole spaventosa di fumetti d'epoca giapponesi, si celino misteri infiniti. Da sempre appassionato di videogame made in Japan e delle opere animate di Kunihiko Ikuhara, dategli un qualsiasi J-RPG e lo renderete un orsetto felice.

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