Star Fox Guard - Recensione

Wii U

Se siete soliti seguire con attenzione l’universo Nintendo, ricorderete di certo quel momento in cui Wii U sembrò aver smarrito completamente la sua peculiare identità. La filosofia del gioco asincrono, garantito dalla presenza del secondo schermo del GamePad, sembrava infatti incapace di capitolare in una buona idea, o perlomeno in un titolo in grado di lasciare il segno. Per molti tale situazione non si è mai realmente sbloccata, ma lo scorso E3 Mr. Miyamoto presentò due piccoli progetti legati in maniera indissolubile a tale concetto. Giant Robot, che vedeva il giocatore intento a pilotare dei buffi e sgraziati mech, non vedrà mai la luce, mentre il secondo esperimento, noto al tempo con il nome in codice di Project Guard, si è trasformato a sorpresa proprio in questo strambo spin-off di Star Fox. Benvenuti nella recensione di Star Fox Guard.

DURA LA VITA DELL’ADDETTO ALLA SICUREZZA

Porre la firma su un qualsivoglia contratto di natura lavorativa è un momento piuttosto importante per chiunque, e questo anche nella vita virtuale di un videogiocatore, sopratutto se l’azienda intenzionata ad assumerci è una certa Corneria Metalli Rari S.r.l di proprietà di Grippy Toad, lo zio del ben più noto anfibio Slippy. I primi momenti di Star Fox Guard ci vedono impegnati ad apprendere i rudimenti di un nuovo mestiere, al fine di trasformarci velocemente in un addetto alla sicurezza dotato di nervi saldi, vista aguzza e pronto a tutto pur di difendere le preziose basi dall’attacco degli automi del malefico Andross. Per adempire ai suoi nuovi incarichi il giocatore può fare affidamento esclusivamente su un determinato numero di telecamere, dotate a loro volta di un potente laser. Prima di ogni missione, servendoci di una comoda mappa presente sullo schermo del GamePad, è nostro compito posizionarle attentamente, per poi gestire manualmente il fuoco.

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I primi momenti di Star Fox Guard ci vedono impegnati ad apprendere i rudimenti di un nuovo mestiere

Concluse le operazioni preliminari i robot nemici inizieranno di fatto la loro lenta marcia e cercheranno in tutti i modi di infiltrarsi nella base. Mentre lo schermo della TV mostra le 12 schermate di videosorveglianza, ognuna intenta a monitorare una parte specifica della zona mineraria, si devono identificare i nemici in avvicinamento, muoversi in tutta fretta fra gli occhi meccanici (toccandoli letteralmente sul GamePad) e spostare di nuovo lo sguardo sulla TV, per folgorare quell’ultimo fastidioso intruso. I robot sono suddivisi in due macro categorie: mentre i disturbatori fanno di tutto pur di compromettere l’intero sistema di videosorveglianza, i secondi provano con ogni mezzo a raggiungere il cuore del nostro sito di trivellazione. Nelle prime missioni capita così di dover affrontare piccoli automi dallo sguardo stralunato, capaci di mandare offline i sistemi, sfere dotate di esili zampette, in grado di generare fastidiose coltri di fumo viola o, ancora, di dover eliminare sgraziati robot protetti da scudi improvvisati.

Per poter portare a casa le missioni di Star Fox Guard non è comunque necessaria l’eliminazione di ogni automa presente. Una volta raccolto un preciso numero di globi energetici, racchiusi all’interno dei mech combattenti, il sito sarà infatti salvo e un’adorabile rana robotica apparirà sul campo di gioco, aspirerà ogni minerale prezioso e si congederà con un simpatico balletto. La raccolta dei metalli lasciati dai nemici sul campo ha una duplice valenza: arricchire il baffuto ranocchio Grippy e sbloccare sia nuovi gadget tecnologici, sia veri e propri livelli extra, caratterizzati da regole anche profondamente diverse e da una maggiore difficoltà. Si dovranno ad esempio eliminare una serie di robot prima che l’immancabile timer tiranno giunga al termine o, magari, provare a colpire prima i paracadute e poi gli sprovveduti automi caduti all’interno della nostra base. Camere in grado di puntare e sparare automaticamente fino a 5 bersagli contemporaneamente, occhi meccanici capaci di congelare i nemici, veri e propri boss e pattern d’attacco sempre più complessi e serrati garantiscono un buona varietà a Star Fox Guard.

Gli stage presenti sono quasi un centinaio: una volta superati con successo, Star Fox Guard non esaurisce comunque il suo potenziale ludico

Farsi prendere dal panico nei livelli più avanzati è una questione di attimi, ma Star Fox Guard resta stranamente intrappolato in uno stato di grazia, dove il divertimento non cede mai il passo alla noia. Se poi si decide di condividerlo con qualche amico, allo scopo di farsi aiutare nell’individuazione dei robot nemici (avendo due schermi, quattro o più occhi sono molto utili), i sorrisi cedono addirittura il posto a risate fragorose, generate ovviamente dalle urla del nostro compare, sempre pronto a gridare a casaccio i numeri della camere sotto attacco.

UNA NUOVA E MALEFICA CARRIERA CI ATTENDE

Gli stage presenti, se si considerano anche quelli extra da sbloccare proseguendo nella campagna principale, sono quasi un centinaio; una volta superati con successo, Star Fox Guard non esaurisce comunque il suo potenziale ludico. Dopo aver completato le prime dieci missioni su Corneria, infatti, viene data la possibilità di svestire i panni dell’addetto alla sicurezza e indossare quelli del malefico e geniale cattivone, per provare a mettere in difficoltà le strategie difensive di amici vicini e lontani. Grazie a una sorta di schema, simile a un tradizionale pentagramma musicale, è possibile decidere il piazzamento e l’ordine d’uscita degli automi nemici già incontrati nel corso delle missioni in solitaria, testare il tutto e condividere le proprie tattiche di attacco grazie al Nintendo Network. Un rapido tocco di pennino è sufficiente per selezionare le truppe, mentre un secondo colpetto sul touchpad ci permette di posizionarle. In questi frangenti la TV visualizza gli accessi e i percorsi di ogni robot messo in campo, mentre il GamePad ha l’onere di mostrare la tipologia dei mech e il tempo del loro ingresso. Proprio come nel blasonato Super Mario Maker, la presenza di due schermi esalta l’esperienza di editing, tramutando una pratica di base noiosa in qualcosa di ben più stimolante.

star fox guard anteprima preview nintendo wii uAnche sul piano grafico il piccolo esperimento di Nintendo conta su trovate piuttosto convincenti. Nonostante le immagini non propongano chissà quale virtuosismo tecnico, lo stile è davvero riuscito e i vari robot sono ben animati e dotati di una buona varietà, mentre l’effetto volutamente “scattoso” applicato a tutte le cam non in uso dona a Star Fox Guard un aspetto retro-tecnologico quasi irresistibile.

Star Fox Guard è un tower defense in tempo reale, impreziosito però da quel tocco di follia nipponica tipico delle produzioni firmate Nintendo. L’idea di dover alternare lo sguardo fra il TV (che mostra le riprese di videosorveglianza) e lo schermo del GamePad (che invece offre la possibilità di selezionare le telecamere) non solo funziona, ma è una pratica dannatamente divertente. Nei livelli più avanzati si arriva quasi ad impazzire, tanto che un continuo “Warning… Warning” inizia a rimbombare nel cervello anche quando non stiamo giocando. La presenza di un editor dei livelli, funzionale e ben realizzato, trasforma Star Fox Guard in un passatempo non solo piacevole, ma anche infinito. Il tutto, poi, in cambio di poco meno di quindici euro: un affarone!

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Pro

  • Lo stile non manca...
  • Divertente e confusionario il giusto.
  • Un'infinità di livelli da giocare.

Contro

  • … ma graficamente è migliorabile.
8

Più che buono

Vive in una stanza di nove metri quadrati che contiene tanta di quella roba videoludica da poterci tirare fuori un museo. Il suo essere sposato alla Nintendo Difference non gli impedisce di giocare a tutto il resto, ma il Regno dei Funghi resta il luogo dove ama recarsi quando ha bisogno di vivere un’esistenza ultraterrena.

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