Blocksword
Nome: Blocksword
Anno di fondazione: 2017
Sede: Pavia (Italia) / Odessa (Ucraina)
Sito web: http://fuzeboy.com
Social: https://www.facebook.com/FuzeboyTheGame/
Denis Darftey – game designer, pixel artist
Niccolo “Nikles” Favari – sviluppatore, compositore
INTERVISTA a NICCOLO FAVARI
Raccontati!
2.000 Km di distanza, 0€ di budget e un folder condiviso online. Questo è BLOCKSWORD, un team Italo/Ucraino nato nel 2017.
Come hai iniziato a sviluppare videogiochi? Qual è il tuo percorso formativo?
Io e Darftey abbiamo background diversi (oltre al fatto che io sono 10 anni più “rétro” di lui) ma in fondo siamo due creativi che condividono la passione per i videogame.
Darftey vive in Ucraina, un paese “difficile”. Sin da piccolo passa il tempo disegnando i personaggi dei suoi videogiochi preferiti. Da autodidatta coltiva il suo talento per la pixel art armato solo di mouse (ma mi assicura che ora ha anche un PC, collegato al mouse).
Io per anni ho lavorato come Informatico nel settore finanziario. Usavo i videogame come sfogo finchè non ho deciso di crearli.
Cosa o chi ti ha spinto e incoraggiato a intraprendere lo sviluppo di videogiochi?
Un sincero amore per i videogame. Siamo sempre stati affascinati e incuriositi dai classici 2D 16 bit degli anni ‘90 ma solo dopo aver visto “Indie Game: The Movie” abbiamo capito che lo sviluppo di videogame è qualcosa di accessibile. Il resto lo hanno fatto la diffusione di tool come GameMaker, eventi e associazioni, la presenza di guide, tutorial e manuali.
Quali sono i tuoi obiettivi?
Creare meravigliosi giochi 2D. Belli da vedere, giocare e ricordare. Teniamo molto all’esperienza del giocatore, per questo curiamo ogni dettaglio al massimo.
Allo Svilupparty 2017 quale progetto presenterai?
Fuzeboy: un 2D Adventure Platformer con carattere (in sviluppo per Desktop e Mobile). Nei panni di Archie, il giocatore dovrà recuperare il prezioso Libro della Miccia Infinita, sottratto dal perfido Dynamitto. Dovrà farsi strada scagliando bombe contro numerosi nemici e facendo saltare in aria gran parte delle ambientazioni.
E’ un’esperienza single player in grado di sorprendere continuamente, lasciare un segno e dare sempre un motivo per riprendere in mano il controller.
Quali pensi che siano i punti di forza del tuo prodotto?
Un punto di forza è sicuramente la Pixel Art di Darftey che riesce a donare inaspettata graziosità persino ai più temibili nemici senza risultare infantile.
Ci saranno scenari coinvolgenti, piccoli puzzle, molti segreti ed un ritmo di gioco interessante con una progressione non lineare.
Particolare attenzione è stata posta anche sui controlli e sulle meccaniche di movimento.
Un consiglio rapido per chi vorrebbe sviluppare videogiochi
Non ci sentiamo nella posizione di dare consigli.