Ho sempre avuto una grande passione per i videogiochi fin da bambino, da quando, a pochi anni di età, giocavo con il Commodore 64 e poi con l’Amiga. Avendo poi seguito un percorso formativo in ambito informatico, ho deciso di provare a trasformare questa passione in un’attività e di sviluppare, grazie anche alla creatività e alle competenze del mio collega, videogiochi ideati da noi.

Sono laureato in Ingegneria Informatica ed autodidatta in ambito Game Developing.

Ritengo che in Italia, al momento, la figura dello sviluppatore di videogiochi non sia facilmente inquadrabile in ambito legislativo e fiscale. Questo porta chi ambisce a diventare un professionista di questo settore ad affrontare incertezze, difficoltà e costi molto elevati.

Per quanto riguarda invece lo sviluppo vero e proprio, la sfida più ardua consiste nella creazione di titoli originali che riescano ad emergere dal nutrito numero di proposte presenti sul mercato, che negli ultimi anni è aumentato esponenzialmente.

[T]errorbane, il nostro primo titolo standalone per PC, all’apparenza strutturato come classico RPG di ambientazione fantasy, racconta la storia di un borioso sviluppatore di videogiochi che ha creato il suo primo progetto ed è impaziente di farlo provare al giocatore. Quest’ultimo, tuttavia, dovrà ben presto fare i conti con i numerosi bug presenti nel gioco, relativi alla storia, al gameplay ed alla grafica. Lo sviluppatore sarà una presenza costante durante tutto lo svolgimento del gioco e tenterà di aiutare il giocatore a portarlo a termine, nonostante tutto. Chi gioca dovrà proseguire nella storia facendosi strada attraverso i divertenti bug che gli si presenteranno e dovrà scegliere se porre o meno la propria fiducia nello sviluppatore che lo guida.

[T]errorbane è caratterizzato da una narrazione e da un gameplay ironici e divertenti, che sono stati creati con lo scopo di far divertire e mettere alla prova l’abilità del giocatore mentre affronta gli infiniti bug ed errori presenti nel gioco.
Il titolo vuole essere un monumento ai classici RPG giapponesi anni ’90, con citazioni e situazioni parodistiche per i nostalgici del genere.

Pur essendo anche noi ancora alle prime armi in questo settore, ci sentiamo di consigliare ai team che vogliono intraprendere questa strada di sviluppare qualcosa che li appassioni e li stimoli e di non scoraggiarsi anche se all’inizio il percorso sembra molto difficile. Per noi è stato di grande aiuto rivolgerci all’associazione Svilupparty che sostiene e promuove gli sviluppatori indipendenti italiani con pubblicità, eventi, consigli, scambi di informazioni e di competenze.