Nel vasto mondo dei manga giapponesi, Berserk ricopre un ruolo di primissimo piano. Il lavoro di Kentaro Miura ha avuto l’onere (e l’onore) di porre l’accento su tematiche molto forti e particolari: tra le sue pagine non è difficile notare critiche e riflessioni al concetto di libero arbitrio, alla violenza (vero tratto di riconoscimento) e a molti altri concetti che hanno portato il lavoro di Miura a nascere come opera dai connotati principalmente horror, per poi evolversi con elementi dell’universo fantasy. Gatsu, il protagonista, mancava da diversi anni nel mondo dei videogiochi, e più precisamente da quel Berserk: Millenium Falcon Hen Seima Senki no Sho, che uscì nel 2004 su PS2; a distanza di tredici anni da quell’esperienza, Gatsu torna sulle console di attuale generazione, e lo fa con uno stile di gioco che sembra valorizzarne l’azione e le gesta.
GATSU, UCCIDILI TUTTI!
Un evento in quel di Milano mi ha dato la possibilità di toccare con mano la versione occidentale di Berserk and the Band of the Hawk. Il titolo sviluppato in collaborazione tra Tecmo Koei e Miura stesso propone un gameplay che riprende in tutto e per tutto il genere musou, e più precisamente la saga di Dinasty Warriors. Un’ora e mezza è bastata per prendere confidenza con un titolo che, almeno limitatamente all’evento organizzato da Koch Media, ha saputo divertirmi: nelle quattro missioni che ho potuto giocare ho infatti appurato che lo stile dei giochi sviluppati da Omega Force si presta perfettamente alle dinamiche di Berserk, e non per nulla gli appassionati della saga ambientata nella Cina dei Tre Regni impiegheranno pochissimi secondi a prendere confidenza con il gameplay.
Lo stile è quello classico del genere musou
Berserk and the Band of the Hawk avrà dalla sua anche un accenno di parte ruolistica, che dovrebbe soddisfare quanti fossero alla ricerca anche di un minimo di profondità. Gatsu avrà quattro statistiche base (vita, attacco, difesa e tecnica) che cresceranno con l’avanzare dei livelli; inoltre, alcune casse sparse per gli stage ci permetteranno di acquisire oggetti che, una volta indossati, andranno a potenziare ulteriormente le skill del personaggio.
Berserk prova a offrire qualcosa in più rispetto ai canoni cui Omega Force ci ha abituati
UNA TECNICA DA RIVEDERE
Per quello che ho potuto osservare durante la mia prova, l’unico aspetto di Berserk and the Band of the Hawk che attualmente offre il fianco a qualche critica è il comparto tecnico, non particolarmente convincente sia a livello macroscopico, sia guardando ai piccoli dettagli. Nulla da dire, invece, sotto l’aspetto del frame rate, apparso decisamente stabile anche nelle fasi in cui i nemici su schermo erano davvero parecchi. Ovviamente, non basta un’ora e mezza di gioco a spingermi verso giudizi definitivi, e proprio per questo aspetterò la recensione per sbilanciarmi oltre. Pollice in su già da ora in tema audio, soprattutto per quanto riguarda il doppiaggio (a scelta tra inglese e giapponese) e relativi sottotitoli.
L’unico aspetto che attualmente offre il fianco a qualche critica è il comparto tecnico
Troveremo a scaffale Berserk and the Band of the Hawk il prossimo 24 febbraio (manca poco!), su PS3, PS4, PS Vita e financo PC. Le premesse per i fan del manga di Miura sono davvero ottime… non resta altro da fare che sperare nel prodotto finale.