Bayonetta - Recensione

PC PS3 Wii U Xbox 360

Come è noto, alcune delle cose migliori della vita cominciano come uno scherzo, quasi per caso, senza darci un’idea della gloriosa cavalcata che ne seguirà. Durante il primo di aprile, come al solito, il mondo si è lasciato andare a sciarade e follie di ogni tipo, in preda alla solita locura che anima il mese in cui è dolce dormire. Anche il mondo dei videogiochi, come da tradizione, non si è lasciato scappare l’occasione di partecipare alla festa, e tra una pennetta USB in grado di potenziare le prestazioni della GPU e una serie TV basata su Grand Theft Auto, su Steam è arrivata anche una versione in 8bit di Bayonetta, il capolavoro di PlatinumGames che, fino a qualche ora fa, era rimasta un’esclusiva PlayStation 3 e Xbox 360 (arrivato poi anche su Wii U, a braccetto del seguito). Un’esperienza estremamente semplificata, in cui era possibile soltanto saltare e sparare, ma che anche grazie alla splendida versione chiptune di Mysterious Destiny ti teneva incollato abbastanza da raccogliere qualche achievement. Ed è proprio grazie agli obiettivi di Steam e le relative immagini che qualche utente dall’occhio lungo ha scovato un link, che portava a un misterioso conto alla rovescia. Dieci giorni dopo, all’ora zero, un pesce d’aprile al sapore di trolling si è rivelato, per l’appunto, una delle cose migliori di questa pallida primavera (assieme alla premiere della terza stagione di Rick & Morty): Bayonetta è, finalmente e inaspettatamente, anche disponibile su Steam!

FLY ME TO THE MOON

Se, da un lato, il primo Bayonetta viene ricordato con amore ed entusiasmo da tutti gli appassionati dello stylish action come una pietra miliare del genere, nato con quel Devil May Cry che ci diede un primo assaggio del genio di Hideki Kamiya già sotto l’egida di Capcom, la prima apparizione della strega di PlatinumGames mostrava dei nei, oltre che sotto il suo sensualissimo labbro, anche nel profilo tecnico. Soprattutto su PlayStation 3, storicamente l’hardware meno leggibile per gli sviluppatori della scorsa gen, Bayonetta non sempre sapeva rendere giustizia alla frenesia e alla precisione spacca-secondo necessaria per avere la meglio dei demoni che popolano le diverse aree del gioco. In generale, comunque, non sempre si aveva la sensazione di veleggiare sulle onde fluide dei 60 frame al secondo che una produzione del genere non solo richiederebbe, ma brama, al fine di chiudere al meglio le schivate e le combo che permettono di scalare le classifiche dello stile e del bel menare.

Per fortuna, il lavoro svolto per la versione PC di Bayonetta, in questo frangente, è semplicemente straordinario, e permette di mantenere stabili i 60 fotogrammi anche nelle fasi più concitate e ricche di elementi su schermo, che ovviamente brandiscono all’unisono le loro armi e i loro strumenti di tortura senza curarsi troppo di chi sarà il primo a farsi male. In questo senso, è ammirevole una volta di più la pulizia generale con cui sono stati pensati i livelli-arena, e la bontà di alcuni collezionabili e aree segrete sparsi negli anfratti del gioco per il puro gusto di metterci davanti a una sfida e arricchire la decina di ore necessarie per portare a termine la trama principale.

Bayonetta è un titolo immancabile per chiunque si dichiari un appassionato di videogiochi

Va detto, comunque, che se i personaggi principali e le texture in primo piano non sfigurano per la media delle riedizioni in alta/altissima definizione, i fondali e le arene mostrano un po’ il segno dell’età. PlatinumGames, evidentemente, ha preferito dare una spolverata in HD al suo gioiellino, senza tuffarsi nell’ingrato compito di rivedere completamente tutte le singole texture che definiscono strade, muri e quant’altro, mettendo a referto un lavoro che solo negli intermezzi narrativi fa un po’ storcere il naso, ma che comunque risulta più che accettabile nell’ottica di un titolo uscito originariamente otto anni fa, e riproposto oggi con la possibilità di essere portato fino ai 4K.

Valutare Bayonetta per la qualità degli intermezzi di trama sarebbe tuttavia come andare al fast food e chiedere un’insalata: il gusto del gioco è da ricercare interamente nelle fasi di combattimento, negli scontri al cardiopalma e nelle sensazioni pazzesche che la strega di Umbra sa riservare concatenando combo dopo combo. Lì, come detto, la fluidità dei movimenti garantita dall’hardware fa tutta la differenza del mondo, ed è pura goduria… credetemi se vi dico che le incertezze di alcune texture non propriamente 2017, nel mezzo della mischia, non si notano neanche: sarete così impegnati a schivare e rispondere ai nemici che vi sembrerà tutto perfetto così com’è.

CAPOLAVORI IN AZIONE

Detto che, per quanto riguarda la conversione, Bayonetta è stato portato su PC con tutti i crismi del caso (ho giocato tutto alla massima configurazione, con un Intel i5 da 2.7 GHz, 16 Gb di RAM e una GTX 970, sfruttando a malapena 1GB di VRAM) per garantire l’esperienza di gioco migliore possibile (a patto di essere abbastanza abili), ritrovare la strega di Hideki Kamiya dopo tutti questi anni è molto più bello di quanto mi sarei mai immaginato. A ogni scena di intermezzo esagerata, a ogni personaggio fuori di testa, a ogni singolo scontro risolto con una combo-Climax in grado di sprigionare la forza di un cerbero gigante fatto di capelli, Bayonetta ci ricorda perché è un capolavoro assoluto del genere, forse il miglior action game mai uscito dalla terra del Sol Levante. Con la sua caratterizzazione sopra le righe, il suo citazionismo romantico ma mai becero delle opere SEGA (all’epoca inside-joke per omaggiare chi aveva accolto Kamiya dopo la sortita da Capcom, oggi adorabile gemma in un inestimabile collier) e, in generale, un gameplay veramente sopraffino e capace di premiare i giocatori più abili e incentivare gli ultimi arrivati, Bayonetta è un titolo immancabile per chiunque si dichiari un appassionato di videogiochi, nonché un amante delle sfide tout-court.

Bayonetta è semplicemente un capolavoro, proposto finalmente nella veste tecnica migliore possibile a un prezzo da saldo. Parafrasando lo stupore di un amico per la notizia dell’arrivo del gioco su Steam, ora che l’opera più rappresentativa di PlatinumGames è disponibile su PC si può parlare davvero di “master race”. Scherzi a parte, che lo abbiate giocato e amato all’epoca o che siate alla prima esperienza con la strega più sexy della galassia conosciuta, non dovreste sottrarvi alle braccia di Bayonetta per niente al mondo: prendete in mano il pad e calciate fortissimo il vostro cuore, oltre a quello di qualche demone impertinente. Le streghe son tornate, e sono sempre bellissime!

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Pro

  • Miglior stylish action su piazza.
  • Framerate granitico.
  • Colonna sonora pazzesca.
  • Prezzo di saldo.

Contro

  • Intermezzi graficamente passée.
  • Traduzione italiana rivedibile.
9

Ottimo

Sempre più incredulo che queste cose si debbano scrivere in terza persona, Stefano Talarico è arrivato fino a qui, a portare i frutti della della sua tastiera con la speranza vana di mettere qualcosa sotto ai denti. Per fortuna, potrà raccontare ai suoi nipoti di essere morto lasciando un corpo in formissima.

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