Leggendo il titolo di questa notizia vi sarete chiesti quante ore fossero trascorse dall’ultimo report di licenziamenti nel settore dei videogiochi. La risposta è “molto poche” dal momento che appena due giorni fa abbiamo segnalato il taglio di posti di lavoro in Lost Boys Interactive, di proprietà di Embracer Group.
Oggi però parliamo di un’altra holding svedese: si tratta di Thunderful Group, la società che possiede gli studi di sviluppo che hanno dato i natali alla serie SteamWorld, ma funge anche da publisher attraverso le etichette Headup Games, Rising Star Games e Thunderful Publishing. Ebbene, Thunderful Group ha confermato di voler licenziare un quinto del suo personale per tagliare i costi fissi di gestione. Secondo quanto riportato da GamesIndustry, questa mossa si inserisce all’interno di una più ampia politica di ristrutturazione che dovrebbe servire a rendere la holding più competitiva sul mercato.
Si tratta però di una mossa a dir poco discutibile, soprattutto in considerazione del fatto che Thunderful Group se la passa relativamente bene: nonostante un calo degli introiti pari al 3,5% su base annua, nel 2023 i profitti della società sono cresciuti del 15,3%. I nuovo management della holding, però, ha deciso di operare tagli significativi che avranno effetti negativi su una parte consistente dei dipendenti.
“Sin da quando sono diventato CEO nell’autunno del 2023, abbiamo analizzato le attività correnti e la posizione futura di Thunderful,” ha dichiarato il nuovo amministratore delegato Martin Walfisz. “Al fine di assicurare e rafforzare la stabilità del gruppo, non abbiamo altre alternative al di fuori della riduzione dei costi e della concentrazione delle risorse nelle aree con le migliori prospettive di crescita e redditività. È stato molto difficile prendere queste decisioni, e mi dispiace dover dire addio a molti abili colleghi. Tuttavia, sono convinto che questa sia la direzione da intraprendere per Thunderful e questi cambiamenti renderanno la società un attore più forte sul mercato.”
