Il 2024 si è aperto nel peggiore dei modi per centinaia di ormai ex dipendenti di Unity. La società ha infatti confermato di aver licenziato un quarto dei suoi lavoratori, pari a circa 1800 persone.
La notizia sta circolando in queste ore in seguito a un documento ufficiale depositato dalla stessa Unity presso la United States Securities and Exchange Commission. La decisione di tagliare il 25% dei posti di lavoro, si legge nel documento, è dipesa dalla volontà di riorganizzare la società attorno al suo core business così da assicurare una crescita a lungo termine.
Si tratta del terzo taglio di posti di lavoro per Unity nel giro di meno di due anni: sul finire del 2023, infatti, vennero già licenziate circa 1100 persone, mentre nell’estate del 2022 i licenziamenti colpirono circa 200 dipendenti. Va detto che ultimamente la società non se l’è passata bene, soprattutto in seguito alla débâcle dei costi aggiuntivi legati all’omonimo engine e relativa marcia indietro che – presumibilmente – è costato il posto all’ex CEO Riccitiello.