Con una settimana d’anticipo rispetto rispetto all’uscita del gioco completo, abbiamo imbracciato le armi e dato la caccia a Makarov nella Campagna di Call of Duty: Modern Warfare III.
Sviluppatore / Publisher: Sledgehammer Games / Activision Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Presente Multiplayer: Competitivo e cooperativo online PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam, Battle.net), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data d’uscita: 10 novembre 2023
La pubblicazione ufficiale del nuovo capitolo della serie campione d’incassi è prevista per il 10 novembre. Le impressioni che stanno facendo il giro del web in questi giorni riguardano la modalità per giocatore singolo, l’unica disponibile nell’accesso anticipato esclusivo per i preorder e l’unica che abbiamo provato.
A causa dell’assenza del multiplayer e degli zombie, il quadro dipinto da Sledgehammer Games è lungi dall’essere completo, ecco perché quella che state leggendo non può essere la recensione di Call of Duty: Modern Warfare III.
CALL OF DUTY: MODERN WARFARE III, IL DLC?
Per un giudizio definitivo sull’opera che milioni di giocatori aspettano è necessario pazientare, gli anni passati insegnano che la componente multigiocatore è troppo importante per essere ignorata. Come scopriremo nel corso di questo primo contatto con Call of Duty: Modern Warfare III, lo stesso purtroppo non si può dire della Campagna, un tempo marchio di fabbrica del franchise e, oggi più che mai, percepita dal giocatore come un’insoddisfacente modalità ahimè incapace di ergersi a valida alternativa per chi non ama il competitivo.
I motivi dietro una Campagna poco interessante sono diversi, puntare il dito solo contro una durata insufficiente sarebbe sbagliato
A indorare la pillola ci pensano il comparto audio-visivo, con l’engine IW 9.0 ottimo nel catapultarci con concupiscente disinvoltura nel bel mezzo di un conflitto fra i container, in una missione suicida fra i monti o in qualsiasi altra parte del mondo, e l’altrettanto eccellente gunplay, la vera colonna portante di un’esperienza che, a conti fatti, ricorda tremendamente un DLC piuttosto che un progetto nato fin dal principio come produzione stand alone. Va detto che, almeno nelle intenzioni iniziali, effettivamente Call of Duty: Modern Warfare III doveva essere una specie di espansione di Modern Warfare II. Da quel che si è visto finora, tutto ciò trova conferma non solo in game ma anche nei dettagli come il client di gioco, il medesimo del capitolo precedente.
LA SALVEZZA NELL’ONLINE
Al di là dei piani originali e di un gameplay che resta pur sempre granitico, una componente single player complessivamente così sottotono, quasi un compitino svolto frettolosamente, difficilmente potrà soddisfare chi sgranocchia FPS a colazione. Mentre può risultare poco complicato soprassedere sui difetti storici come un’IA non esattamente furba come una volpe o qualche sbavatura tecnica che fa notizia principalmente perché, come detto, il resto della messa in scena rasenta il magnifico (è confermato il buon numero di opzioni per la scalabilità), decisamente più arduo è chiudere un occhio sui presunti punti di forza della nuova Campagna.
Le tanto pubblicizzate Missioni di Combattimento Aperto riescono a dare una qualche parvenza di novità al gameplay soltanto apparentemente
La sensazione è che toccherà al comparto multigiocatore e alla zombie mode – si parla di open world e grandi novità – risollevare il morale dei fan di Call of Duty e dare il via ai festeggiamenti per il ventennale della serie. In tutta onestà, da queste parti non fatichiamo a credere che la consueta, mastodontica offerta di contenuti online, al solito divisa tra modalità competitive/co-op e relative varianti, possa dimostrare forza a sufficienza per controbilanciare le mancanze di una campagna insoddisfacente sotto svariati punti di vista.
La sensazione è che toccherà al comparto multigiocatore e alla zombie mode risollevare il morale dei fan di Call of Duty