Non ci siamo ancora ripresi dalle fantasmagoriche meraviglie di Super Mario Bros. Wonder. Ancora vediamo fiori parlanti ed elefanti un po’ ovunque ma non c’è tempo per rilassarsi perché la mascotte Nintendo ha deciso di fare gli straordinari in questo ultimo scorcio di 2023. Tra poco meno di due settimane lo ritroveremo in versione vintage in Super Mario RPG, il primo “gioco di ruolo” della serie uscito nell’ormai lontanissimo 1996 su Super Nintendo. Lo stiamo giocando in vista della recensione ed ecco le nostre prime impressioni.
Sviluppatore / Publisher: Nintendo / Nintendo Prezzo: 59,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: +7 Disponibile su: Switch Data di Lancio: 17 novembre 2023
Giocare Super Mario RPG a distanza di così tanti anni è un po’ come partecipare a una reunion della tua classe del liceo: il gruppo non è più vivace come un tempo e la bellezza della tua vecchia fiamma ha ceduto un po’… ma la serata fila comunque via piacevole e divertente e alla fine te ne freghi dei segni del tempo.
L’evoluzione della serie “ruolistica” di Mario ha portato a stili di gioco poliedrici e meccaniche che via via si sono fatte sempre più articolate e raffinate, fino a raggiungere sublimi vette come quelle toccate con Paper Mario, Mario & Luigi: Superstar Saga e più di recente con i due capitoli di Mario + Rabbids.
A TUTTO SUPER MARIO RPG
I cinque lustri abbondanti che il gioco SNES sviluppato dall’allora Square Enix si porta sulle spalle si percepiscono appena grazie all’eccellente lavoro di restauro, svecchiamento e potenziamento che Nintendo ha apportato al gioco originale. La prima differenza, quella più evidente, riguarda ovviamente il comparto grafico che ha mantenuto le proporzioni “paffutelle” dei protagonisti aumentando però risoluzione, definizione, dettaglio, effetti di luce… praticamente tutto. Il risultato è davvero piacevole alla vista anche se il look dei personaggi richiede qualche minuto per essere digerito da chi è abituato ai “soliti” Mario, Peach, Bowser e via dicendo.
Anche la morfologia del gioco è particolare: una serie di livelli più o meno lunghi e/o labirintici colegati tra loro da una mappa che ricorda quella dei classici platform “marieschi”. Una volta sbloccata ogni tappa è possibile ritornarci in qualsiasi momento per recuperare i tesori lasciati indietro, risolvere gli enigmi opzionali o anche fare visita agli shop per vedere se hanno nuova merce.
FATEVI SOTTO
Ma veniamo al vero cuore del gioco, ovvero l’elemento RPG che fa bella mostra di sé nel titolo. Chiaramente, non dovete aspettarvi meccaniche o caratteristiche particolarmente complesse, questo non è Persona 5 e neanche Final Fantasy (quando era ancora un gioco di ruolo). Anche qui però avrete un party di protagonisti che cambierà nel corso del gioco e che sfruttando l’esperienza maturata durante i combattimenti aumenterà di livello innalzando le proprie statistiche e guadagnando via via nuove tecniche speciali.
A giocare un ruolo fondamentale negli scontri è il tempismo, un fattore che ben conosce chi ha giocato i capitoli dedicati a Mario e Luigi. Sostanzialmente ogni attacco – fisico, magico o speciale che sia – può fare una X quantità di danni, ma premendo un determinato tasto in un preciso momento questa cifra sale e nel caso di attacchi multipli può generare un output nettamente maggiore, cosa che non fa male soprattutto contro i boss. Lo stesso vale per la difesa: quando viene il turno dei nemici è possibile mitigare il danno subito premendo il tasto B al momento giusto e questo inoltre andrà a caricare uno speciale indicatore che una volta riempito vi garantirà una serie di bonus particolarmente utili.
I non pochi anni che il gioco SNES si porta sulle spalle si percepiscono appena grazie all’eccellente lavoro di restauro e potenziamento che Nintendo ha apportato al gioco originale