Mortal Kombat 1

Mortal Kombat 1 – Anteprima Hands-on

Quando sei indeciso se sviluppare il sequel di Mortal Kombat 11 o il reboot del primo, mitico, Mortal Kombat, e così per non lasciar nulla al caso li shakeri entrambi in Mortal Kombat 1.

Sviluppatore / Publisher:  NetherRealm Studios / Warner Bros. Games Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: Online competitivo PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam/Epic), PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X/S, Xbox One

Settembre è sempre più vicino, e manca davvero poco alla release di Mortal Kombat 1, che, come avrete intuito dal titolo, è il sequel di Mortal Kombat 11. No, NetherRealm Studios non ha fatto della matematica un’opinione, è solo che con l’uscita di questo capitolo del celeberrimo franchise ha voluto sia dare un seguito a quanto visto nel 2019, sia realizzare un reboot dello storico cabinato del 1992. Un re-reboot a dire il vero, dato che già nel 2011 ne era stato realizzato uno, conosciuto anche come Mortal Kombat 9. Vi siete persi?




Non importa, ci saranno teste rotte, e come disse il Boss di Altrimenti ci Arrabbiamo, una testa rotta è sempre una testa rotta. Ci siamo quindi lanciati nella nuova versione beta, che rispetto a quanto provato a giugno, mette a disposizione nel roster sei fighter e quattro Kameo, schierando tra i primi Sub Zero, Kenshi, Kitana, Liu Kang, Li Mei e Johnny Cage, più Frost, Kano, Sonya e Jax tra i secondi. Nulla di nuovo sotto il sole per quanto riguarda altre modalità single player oltre alla Torre sola soletta.

MORTAL KOMBAT 1: PADRONEGGIA I KAMEO E VINCI IL TORNEO

Ma cosa sono i Kameo? Rappresentano la grande novità di Mortal Kombat 1, l’equivalente dell’amico che assiste placido e beato alla rissa pronto a entrare in scena con combinazioni mordi e fuggi. Un po’ come quando le stai prendendo e minacci di chiamare il cuggino bravo a fare a pugni, solo che questi arrivano e menano davvero. Alla pressione di R1 sul controller, posto che il cooldown lo conceda, entra in azione il nostro partner a infierire anch’egli sull’avversario.

Chiamiamo il Kameo per cercare di spezzare il ritmo. Il nemico è stordito ma abbiamo perso l’attimo fuggente

A prima vista potrebbe sembrare semplicemente un colpo extra, dopo essersi impratichiti un po’ invece ci si rende conto del potenziale tattico soprattutto nel multiplayer competitivo. Siamo in balia delle combo avversarie? Chiamiamo il Kameo per cercare di spezzare il ritmo. Il nemico è stordito ma abbiamo perso l’attimo fuggente per accanirci nuovamente? Chiamiamo il Kameo per continuare l’azione, magari con una tecnica alternativa legata a qualche sequenza di tasti da aggiungere all’enorme lista da imparare. Attenzione, però. a non confondere l’intervento del Kameo come un attacco speciale imparabile, in quanto con la giusta dose di tempismo si può legnare anche l’amichetto, che si ritirerà momentaneamente con la coda tra le gambe. Sfruttare a dovere questa peculiarità sarà l’ago della bilancia degli incontri, e al momento posso solo immaginare le miriadi di combinazioni che i pro-player si inventeranno.

Mortal Kombat 1

Rispetto a Mortal Kombat 11, disponibile su PS Plus, possiamo notare una maggior saturazione dei colori, che allontanano Mortal Kombat 1 dalla palette cupa a cui eravamo abituati fin dal tempo dei cabinati donandogli un look quasi Capcomiano, scelta che personalmente ho molto apprezzato poiché ritengo enfatizzi la spettacolarità dei combattimenti.

Se il comparto artistico è eccezionale, il netcode ha garantito scazzottate online sempre fluide

Se il comparto artistico è eccezionale, il netcode ha garantito scazzottate online sempre fluide grazie al rollback, una tecnica noiosa da spiegare, che a grandi linee lavora prevedendo le mosse dei giocatori nei prossimi millisecondi e muovendo i personaggi di conseguenza, aggiustando eventualmente al volo eventuali incongruenze, in maniera quasi impercettibile qualora la latenza abbia valori accettabili. Siamo pronti a rompere teste?

Articolo precedente

Fate/Samurai Remnant – Anteprima Hands-on

Articolo successivo
Ubisoft soggettiva red steel

Frequenza Critica racconta: Ubisoft e gli esperimenti in soggettiva

Condividi con gli amici










Inviare

Password dimenticata