The Perfect Pencil – Anteprima

The Perfect Pencil

The Perfect Pencil – Anteprima

Edward Bulwer-Lytton un giorno disse che la penna è più potente della spada, solo perché non aveva visto in azione la matita di The Perfect Pencil.

Sviluppatore / Publisher: Studio Cima / Studio Cima Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam), Nintendo Switch

Diventa sempre più difficile, oggigiorno, presentare un platformer con elementi metroidvania elencandone le peculiarità sperando che spicchi nella folla. Il mercato è talmente saturo di giochi di questo genere che si rischia di archiviare qualsiasi nuova uscita come l’ennesima variante di Hollow Knight. A volte però il videogame diventa un racconto, con il gameplay che è solo uno strumento per far fluire la narrazione.




Un valido esempio potrebbe essere Celeste, in cui la scalata alla montagna è solo la punta dell’iceberg di un messaggio molto più profondo, poiché la salita stessa è una metafora. E proprio come Madeline, anche John, il protagonista di The Perfect Pencil, ci condurrà in un viaggio attraverso le proprie ansie e le proprie paure. Sviluppato e distribuito dal team italiano Studio Cima, alla sua prima produzione, e ora disponibile in beta previa registrazione in attesa della release pianificata per il 2024, questo gioco nasce dalla volontà di raccontare un’esperienza personale di lotta psicologica, dando origine a un progetto che si è via via evoluto fino a quanto possiamo testare oggi.

THE PERFECT PENCIL: VORREI SOLO STARMENE A LETTO

Immaginate di essere così dominati dalla vostra ansia da non voler nemmeno scendere dal letto, alzandovi il più tardi possibile e sperando che l’ora di tornare a dormire giunga quanto prima. I nemici in The Perfect Pencil ci ricordano costantemente questo concetto: cuscini assassini, materassi schiacciasassi e culle citrulle sono solo alcune delle minacce che dovremo affrontare. Vi sembra un concept fuori di testa? Aspettate che vi parli di John, che una testa manco ce l’ha. Al suo posto infatti troneggia una telecamera, e non è certo una scelta meramente estetica: una sorta di sonar in alto a destra dello schermo ci avvisa quando siamo nei pressi di un punto d’interesse, come un passaggio segreto, un oggetto nascosto da raccogliere o un indizio di qualche quest. Sfruttando il nostro hardware, è il momento di scansionare la zona cercando ciò che occhio nudo non può scorgere. Non trascurate questa caratteristica, o vi ritroverete presto bloccati.

Non sei un po’ cresciutello per stare ancora in culla?

Ma questa non è l’unica funzionalità della nostra testacamera. Un sistema di lenti intercambiabili, da recuperare in giro per i livelli, ci permette di costruire la build del personaggio. Troveremo ottiche per aumentare la nostra velocità di attacco o per diminuire il cooldown di alcune abilità speciali, o ancora per donarcene di nuove. Prendendo a mazzate i nemici dormiglioni si carica una barra del Coraggio, equivalente del rage o del mana di altri giochi simili, che inizialmente ci permette di attivare un attacco in grado di ripristinare un cuoricino – qui rappresentato da una lente illuminata – dei nostri preziosi punti vita. In seguito, però, potremo anche sganciare bombe e utilizzare altre armi, poiché non dimentichiamo che siamo di fronte ad un metroidvania, e da buon rappresentante del genere The Perfect Pencil inizialmente ci mette a disposizione solo una minuta parte delle abilità sbloccabili, che a poco a poco ci consentiranno di raggiungere porzioni di mappa prima impossibili da visitare e renderanno John sempre più letale.

Il continuo backtracking tipico di tutti i metroidvania è piacevole grazie a un level design azzeccato che ci invoglia a esplorare la stessa mappa utilizzando abilità differenti

Chi si ricorda la scena nella quale Richard B. Riddick dice “ti ammazzo con la tazza del the”, mantenendo poi la promessa? Bene, in The Perfect Pencil ammazziamo i nemici con una matita. Non un normale lapis, ma qualcosa di ben più massiccio, dalle dimensioni di una spada. Ai primi attacchi base si aggiungeranno presto combo e colpi caricati, da acquistare spendendo la valuta luminescente droppata dagli avversari eliminati. Gli amanti delle boss battle saranno felici di sapere che ci batteremo anche con dei bestioni ben più grandi di noi, ed imparare i pattern di attacco e movimento è fondamentale per non lasciarci le penne e dover ricominciare da uno dei pochi, molto pochi, checkpoint disponibili.

IL BACKTRACKING NON È UN PROBLEMA

Tra buie caverne e alberghi allegri come l’Overlook Hotel, la tortuosa mappa richiede molto backtracking in seguito alle numerose quest che ci vengono assegnate. Aiuteremo un assonnato amico a recuperare i pezzi della sua sveglia, cercheremo di infondere coraggio a chi ha paura di muoversi fornendogli oggetti che lo possano tranquillizzare, danzeremo e salteremo al suono di un pifferaio per allenarci ad evitare le responsabilità, e affronteremo le nostre angosce, anzi a dire il vero affronteremo le angosce dell’ideatore di The Perfect Pencil, ma poco importa poiché ognuno è in eterna guerra con le proprie.

Il gameplay divertente non deve distrarre dalla suggestiva storia, autobiografica, che narra la lotta psicologica del protagonista contro ansie a angoscie

Come in tutti i metroidvania dal level design ispirato, questo continuo andirivieni non indispone, anzi la scoperta di una nuova abilità che potrebbe aiutarci a raggiungere luoghi fino a poco prima inaccessibili è sempre fonte di entusiasmo, invogliandoci a voler scoprire cosa si cela nella schermata successiva.

No, non vengo sotto le coperte con te.

Dato il tema trattato, sarebbe lecito aspettarsi uno stile grafico cupo. Se mi avessero raccontato di The Perfect Pencil senza mostrare alcuna immagine, mi sarei aspettato qualcosa di simile a Limbo. Invece ha un tema molto più allegro, a metà tra il cartoon e il libro illustrato, anche se la disperazione degli NPC traspare dai loro volti e l’opprimente presenza di cumuli di cuscini e materassi non sembra mai abbandonarci.

Fortunatamente combattere le proprie paure è divertente, grazie ad una fisica ben realizzata

Fortunatamente combattere le proprie paure è divertente, grazie ad una fisica ben realizzata, anche se avrei aumentato di qualche istante il grace period di invulnerabilità quando si subisce un danno, poiché alcuni nemici che caricano in continuazione sono in grado di prosciugare tutti i nostri punti vita senza darci grandi possibilità di reagire, continuando a travolgerci durante lo stesso attacco. Un gioco sicuramente da tenere d’occhio, che aspetterò, giusto per restare in tema, ansiosamente.

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