La fusione tra Square ed Enix portò parecchi sconquassi nel mondo dei J-RPG. Tra le prime serie a beneficiare dei soldi a disposizione del nuovo colosso fu Dragon Quest VIII: L’Odissea del Re Maledetto, uscito su PlayStation 2 tra il 2004 (in Giappone) e il 2006 (in Europa), e immeritatamente male accolto dal pubblico occidentale, non certo per demeriti propri ma per la poca volontà del publisher di “spingere” una serie famosissima nel Sol Levante, e che tuttavia non ha mai fatto la medesima presa dalle nostre parti. Fa piacere vedere Nintendo credere nelle fortune di Dragon Quest: già il settimo capitolo ha vissuto un porting per 3DS davvero di tutto punto, e la prova “console in mano” che ho potuto effettuare qualche giorno fa lascia ben sperare che Dragon Quest VIII ne segua il percorso qualitativo.
L’Odissea del Re Maledetto, peraltro, era già in 3D nella sua forma originale: su 3DS sarà praticamente uguale dal punto visivo, nonostante la risoluzione minore dello schermo della console, a tutto vantaggio di chi ama il singolare character design dell’intramontabile Akira Toriyama. Il porting non sarà comunque diretto, giacché verranno implementati ritocchi e aggiunte, così da renderlo un videogioco sia adatto alla console che lo ospita, sia appetibile a un pubblico “nuovo”, pur senza perdere nulla del DNA che ne tratteggia il carattere. Ad esempio, proprio come accaduto nel caso del recente Dragon Quest VII, i nemici saranno posizionati in modo visibile sulla mappa, così da scongiurare la scocciatura degli incontri casuali, ormai totalmente demodé; i mostri elite invece, che già erano individuabili nell’originale, saranno identificati con una doppia spada incrociata sulla testa.
UN CAVALLO PER PRINCIPESSA, UNA RANA PER RE
Il sistema di combattimento di Dragon Quest VIII: L’Odissea del Re Maledetto sarà quello classico a turni. La crescita degli elementi del party poggerà sulla spesa di punti abilità, su classi di armi e su alcune skill tipiche di ogni personaggio. In questa riedizione, al contrario di quanto accadeva su PlayStation 2, si potranno velocizzare gli scontri per eliminare i tempi morti nei combattimenti semplici; al momento di livellare, poi, gli HP e gli MP si riempiranno automaticamente al massimo della capienza. Tra le novità che saranno introdotte per snellire alcune procedure vanno annoverati anche il salvataggio rapido (evviva!) e la possibilità di craftare istantaneamente gli oggetti nel calderone alchemico, laddove, su PS2, toccava attendere tempi biblici per le ricette più corpose. Si tratta di tanti piccoli ritocchi, pensati per rendere il gioco più amichevole rispetto all’originale, e tuttavia deve essere chiaro come Dragon Quest VIII fosse e resti un J-RPG molto complesso da affrontare.
In circa mezz’ora di tempo reale si percorrerà un ciclo competo giorno/notte: il dato è importante perché alcuni nemici ci saranno solo di giorno e altri solo di notte, così come alcuni personaggi ci daranno udienza esclusivamente in determinati momenti. La telecamera sarà completamente gestibile, sia attraverso il pointer del New 3DS, sia con la pressione dei tasti R/L, sia agendo sul D-Pad. Al materiale originale saranno aggiunte anche nuove scene di intermezzo che approfondiranno la storia, il lore e i personaggi: le discussioni tra membri del party, in particolare, saranno rese più contestuali e inerenti alla situazione.
QUEL TOT DI MATERIALE IN PIÙ
Anche dal punto di vista quantitativo Dragon Quest VIII: L’Odissea del Re Maledetto in versione Nintendo 3DS avrà delle carte da giocare, rispetto all’episodio originale. Ad esempio, si potranno scattare foto da salvare su SD Card e condividere via Street Pass. Peraltro, troveremo un nuovo NPC che ci chiederà di fotografare alcuni elementi del mondo di gioco o nemici, al fine di completare delle sfide in cambio di bonus e oggetti. Se a parole può sembrare un’aggiunta da poco, sappiate che invece si tratterà di una sorta di sottoquest molto, molto corposa, che non mancherà di stuzzicare anche coloro che conoscono a memoria il gioiellino di Square Enix.
Ci saranno, poi, un finale alternativo (di cui non dico niente per non spoilerare) e due nuovi personaggi giocabili, che erano NPC nella versione originale e che qui faranno parte del novero degli assoldabili: il primo, la splendida Red, si aggiungerà automaticamente al gruppo a un certo punto della storia; il secondo, Morrie, potrà invece essere arruolato solo dopo aver completato una specifica quest secondaria. Infine, sappiate che i layout di alcuni dungeon sono stati modificati, così come gli enigmi che ivi s’incontrano; come se non bastasse, di dungeon da esplorare ne sono stati aggiunti anche altri, espandendo ulteriormente il già polposo mondo di gioco. Prima di rimandarvi alla recensione che pubblicheremo a tempo debito, chiudo l’argomento Dragon Quest VIII segnalandovi come lo schermo inferiore del 3DS ospiterà la mappa della zona: sembra una cosa da poco, ma chi ha giocato l’originale su PS2 apprezzerà il non dover continuamente entrare in un menu per capire dove ci si trovi e dove si stia andando. Chapeau.