Debutta quest’oggi CSR Racing 2, il nuovo titolo di drag racing di NaturalMotion, lo studio di sviluppo inglese di proprietà di Zynga, che qualcuno di voi potrebbe aver già sentito nominare per titoli come FarmVille. Il primo CSR Racing, insieme allo spin-off CSR Classics, è stato scaricato qualcosa come 190 milioni di volte, rendendolo uno dei titoli free-to-play più popolari di questi ultimi anni nel mercato mobile.
UN GARAGE DA SOGNO
Il nuovo garage di CSR2 regala un colpo d’occhio davvero impressionante, considerato che è un titolo mobile
Nei giorni scorsi abbiamo avuto il privilegio di assistere (da remoto) a una presentazione del gioco in anteprima direttamente dal quartiere generale di Zynga, durante la quale sono state annunciate le principali novità che attendono gli aspiranti piloti di dragster virtuali. La prima cosa che viene presentata ai giornalisti presenti è il
nuovo garage in cui sono alloggiate le proprie macchine, e che regala un colpo d’occhio davvero impressionante, a testimonianza di un notevole passo in avanti sul fronte grafico. Mostrato su un iPad Pro,
CSR2 lascia davvero a bocca aperta, anche e soprattutto in considerazione del fatto che la risoluzione dello schermo è di gran lunga superiore a quella di una “tradizionale” console (2048×1536 contro 1920×1080).
Torsten Reil, CEO di NaturalMotion, arriva ad affermare che l’ultima fatica della sua software house si lascia dietro anche i migliori racing game per console; magari esagera un po’, ecco, ma di certo
si posiziona ai vertici nel mercato mobile. I modelli delle vetture sono stati realizzati attingendo ai dati originali forniti dalle stesse case automobilistiche, e questo vale per ogni loro aspetto, dalla carrozzeria agli interni, passando per il motore e tutte le parti meccaniche sotto il cofano.
PIMP MY RIDE
La personalizzazione della macchina non è un’operazione fine a se stessa, tutt’altro
Il garage rappresenta uno dei due luoghi in cui si passerà la gran parte del tempo, a personalizzare fin nel minimo dettaglio le proprie auto da sogno, nel cui roster troviamo
Ferrari,
Lamborghini,
McLaren e
Pagani: dalle vernici (compresi alcuni improbabili colori come il legno, sulla falsariga di quanto già visto in Forza Motorsport) agli adesivi, i colori dei pellami interni, i cerchi in lega e altro ancora, tutto rispettando i cataloghi degli optional originali. La customizzazione della vettura non è un’operazione fine a se stessa:
ogni volta che si modifica qualcosa della macchina, in base alla “pesantezza” dell’intervento,
si ricevono punti “freschezza” da spendere nel negozio, incentivando (obbligando?) a personalizzare i propri veicoli più di frequente.
Le auto nel garage possono essere esplorate in lungo e in largo, come e più che in ForzaVista, la modalità “car porn” di Turn10 più volte citata dallo stesso Reil, rispetto alla quale CSR2 aggiunge la presenza contemporanea di più vetture, ed elementi non presenti nel gioco per Xbox One come l’apertura dinamica della capote delle cabriolet.
Luci e riflessi sulle carrozzerie sono ottimamente realizzati, con una cura davvero maniacale anche nella resa visiva delle vernici più difficili da ricostruire digitalmente, come il caratteristico arancione della McLaren P1. In questi frangenti il gioco ogni tanto si muove con qualche scatto di troppo, impossibile negarlo, ma l’impatto estetico rimane comunque notevole, specialmente se ci si ricorda che si tratta di un gioco per cellulari e tablet.
La parte di tuning è gestita in maniera molto semplice e intuitiva, con schermate che spiegano gli effetti delle varie modifiche
Ciliegina sulla torta per gli amanti del “car porn”, ogni volta che si compra una nuova vettura viene riprodotto un filmato – renderizzato in tempo reale – con la consegna dell’auto e il suo arrivo nel nostro garage. Niente di trascendentale, ma un momento che potrebbe valer la pena ricordare (e infatti il filmato può essere sharato sui social network). C’è poi tutta
la parte di tuning, gestita con un’interfaccia estremamente intuitiva, fatta di slider e schermate esplicative molto chiare, in cui viene evidenziato l’impatto di ogni singola modifica. La nitro, per esempio, può avere una durata maggiore o minore, e di contro dare un boost di potenza più o meno rilevante.
Le schermate di modifica del rapporto delle marce o della pressione delle gomme, tipicamente due degli “scogli” su cui si scontrano tutti gli aspiranti tuner, mostrano chiaramente l’impatto su grip e accelerazione, senza dover passare per percentuali e cifre molto poco significative. Particolare non secondario, inedito per la serie, sono presenti anche le licenze ufficiali dei pezzi aftermarket.
TUTTI IN PISTA
Le corse di CSR2 sono semplici, immediate e veloci, ma non per questo banali o da prendere sottogamba
Forse non si direbbe, ma
CSR2 è anche e soprattutto un gioco di corse, ancorché limitato a un ambito piuttosto ristretto, ossia quello delle gare di accelerazione,
in cui occorre ingranare manualmente le marce al momento esatto, una dopo l’altra, innescando il turbo solo quando serve, senza sprecarlo prima o dopo del dovuto, e cercando di tagliare il traguardo prima dell’avversario. Anticipare le scalate o andare in fuori giri portano inevitabilmente a perdere tempo, riducendo in maniera sensibile le chance di vittoria, specialmente nelle gare più avanzate. Un gameplay semplice, immediato e veloce, ma al tempo stesso non banale o da prendere sottogamba.
La nuova mappa di gioco non è più una semplice serie di “strisce” dove selezionare il tier di gara a cui si vuol prendere parte, ma una città in treddì dove sono visualizzati tutti gli eventi, anche di tier diversi. Le corse si svolgono sostanzialmente come nel predecessore, al netto di alcune modifiche nell’interfaccia che rendono più intuitivi i cambi di marcia, con la presenza di un indicatore della “zona verde” per la cambiata perfetta. A fine gara, a seconda del piazzamento si guadagano punti esperienza e soldi (finti) da spendere per comprare nuove vetture, potenziamenti e quant’altro.
I progressi tecnici di CSR2 si apprezzano anche in questa fase: seppur meno definite e ricche di effetti rispetto al garage, le competizioni sono comunque molto curate, e puntano ovviamente più sulla fluidità della corsa che non al singolo dettaglio estetico. Apprezzabile però la presenza di effetti meteo (non dinamici, ma impostabili prima di una gara) che debuttano nella serie, e che si portano appresso alcuni effetti visivi ben fatti, come le gocce di pioggia sullo schermo, il vapore dai tombini, e persino una correzione colore che rende l’ambiente più desaturato. La pioggia ha un impatto anche sulle prestazioni delle vetture, ovviamente, in primis sul grip delle gomme.
In CSR2 c’è anche una campagna single player, ci racconta Reil, ma non vuole anticipare nulla, limitandosi a dire che ci saranno parecchi colpi di scena nella storia, e che durante la partita si sbloccheranno auto esclusive, non disponibili altrimenti. Forti dell’esperienza di altri giochi con campagne single player “narrative”, inarchiamo le sopracciglia e ci riserviamo di valutarne la bontà nei prossimi giorni.
CHI NON CORRE IN COMPAGNIA…
In CSR2 debuttano le corse multiplayer in tempo reale
Nella mappa di gioco sono immediatamente disponibili anche gli eventi multiplayer e per le crew. Per la prima volta, infatti,
nel gioco debuttano le competizioni online in tempo reale, che affiancano le tradizionali sfide asincrone per il miglior tempo; il matchmaking avviene sulla base della reputazione degli avversari, e non sul punteggio di tuning della vettura: questo significa che si possono incontrare piloti con macchine apparentemente scarsissime, ma con un setup pazzesco, il che rende quantomai importante non trascurare questo aspetto prima di ogni corsa.
Le crew sono un’altra novità di CSR2, e permettono la creazione di gruppi di massimo quindici membri, che possono sfidare altre “cricche”, partecipare a tornei specifici e beneficiare di perk esclusivi che – tipicamente – aumentano i punti guadagnati durante le gare.
CSR2 è disponibile da oggi come titolo free-to-play (e acquisti in-app) su iOS e Android. Nei prossimi giorni avremo modo di giocarci avidamente (e come potremmo dire di no a un gioco del genere?) per valutarlo nella sua interezza, e soprattutto per capire quanto pesino realmente gli acquisti in-app.