I tempi cambiano a tal punto che oggi, 17 marzo 2016, dopo averlo provato con mano, sono qui a parlarvi in anteprima di Miitomo, il primo videogioco di Nintendo a essere pubblicato su smartphone e tablet, che si tratti di iPad o Android poco importa (e no… Windows Phone non è al momento un OS contemplato, con buona pace del nostro keiser redazionale). A conti fatti si tratta di una mezza rivoluzione, perché la casa di Kyoto ha da sempre considerato le sue piattaforme come un’isola felice, il luogo magico solo laddove potevano accadere i miracoli della Nintendo Difference. Ma il mercato, si sa, alla lunga ha sempre ragione sulla volontà di mantenere lo status quo: il primo risultato di questa apertura mentale e tecnologica è appunto Miitomo, non un vero e proprio videogioco in senso stretto, ma una app gratuita di comunicazione sociale griffata Nintendo, che poggia le sue basi sulle fortune dei Mii e del loro essere fortissimamente cool, tanto da essere apprezzati anche dalla mia 93enne nonna. Mica roba da poco.
MIITOMO, DAMMI UNA RISPOSTA E DI DIRÒ CHI SEI
In Miitomo il primo passo da compiere sarà di creare il proprio Mii. Se avete qualcosa di pronto potrete importarlo direttamente via QRCode, meglio ancora se il vostro alter ego abita già le terre di Tomodachi Life, visto che in Miitomo questi sarà caratterizzato non solo dall’aspetto fisico, ma anche da quello caratteriale. Una volta terminato il lavoro di editing, il Mii penderà posto in una stanza tutta per sé e comincerà a porci delle domande, nonché a reagire in conseguenza alle nostre risposte: ci saranno inizialmente ben 9000 parole chiave che fungeranno da “attivatore” e che produrranno una reazione, ma il numero è destinato a salire col passare dei mesi. Una volta che avremo in lista amici i Mii di coloro che vorremo far accedere al nostro profilo attraverso questo atipico network, potremo leggere anche le loro risposte, in una sorta di calderone social dove la condivisione sarà stimolata proprio dalle questioni che ci verranno poste. Ad esempio, può essere che il nostro Mii ci chieda quale sia il nostro film preferito, che un amico legga la nostra risposta e che aggiunga la sua di conseguenza, in una sorta di catena le cui dinamiche sono dettate dalla conoscenza umana reciproca da un lato e dall’algoritmo di Miitomo dall’altro.
Il social network di Miitomo potrà essere popolato facilmente con tutti coloro che si trovano nella nostra lista amici di Facebook o Twitter (oltre ad aggiungere al volo quelli che incontreremo in locale), sempre a patto che vogliano farne parte. In questo Nintendo è stata molto chiara: varranno anche qui le strette regole di privacy che da sempre caratterizzano l’online sulle piattaforme della casa giapponese, visto che nessuno potrà ricevere informazioni o inviti senza aver concesso assenso; inoltre, qualsiasi contenuto inopportuno potrà eventualmente essere segnalato al nutrito gruppo di moderatori che vigileranno sulla buona fruizione di Miitomo.
MIITOMO, FATTI UNA FOTO E TI DIRÒ DOVE VAI
Sebbene la colonna portante di Miitomo poggi le basi sulla catena strutturata domande/risposte, le opportunità della app di Nintendo non si esauriranno certo a questo. Una delle feature più interessanti, per dire, proporrà di tanto in tanto una fotografia al giocatore (pescata da un database precostituito o – perché no – dalla nostra personalissima galleria su smartphone) che verrà corredata dalla app inserendo in overlay il nostro Mii. In alternativa, nulla ci vieterà di lasciare agio alla nostra fantasia, magari scattando una foto a una panchina in un parco e aggiungendo in post-produzione il nostro alter ego e quello della nostra amata, mentre amoreggiano seduti. L’editor è già da ora davvero potentissimo e assai intuitivo, e consente non solo di pescare da una serie notevole di posizioni pre-impostate, ma anche di regolare dimensioni e angolazioni, oltre che aggiungere forme e testo. L’esempio che vedete qui affianco, dove il mio Mii molla uno sganassone a quello di un collega che aveva risposto in modo antipatico a una domanda, è stato partorito in meno di due minuti, partendo da zero e sfruttando uno sfondo a caso, anziché una fotografia. Ovviamente, le immagini così prodotte potranno non solo essere utilizzate per partecipare a qualsiasi discussione all’interno del mondo di Miitomo, ma anche condivise ovunque, su Facebook, Twitter o quello che vi pare, in una sorta di danza cross-social quasi straniante per chi è abituato alle cose di Nintendo.
Miitomo ha tutte le carte in regola per diventare un’app quotidianamente piacevole e che guarderà in modo giocoso e leggero al mondo dei social
Al di là delle foto, Miitomo proporrà una vagonata di attività accessorie che da un lato potranno essere ignorate, ma che dall’altro potrebbero rivelarsi per molti un piacevole diversivo. Ad esempio, proprio come avviene in Tomodachi Life, anche in Miitomo avremo facoltà di personalizzare il nostro Mii acquistando abbigliamento vario in un negozio virtuale, laddove spendere monete che si accumulano con qualsiasi attività all’interno della app. Nulla vi vieterà di bypassare l’inevitabile farming sperperando un po’ di denaro reale (eccole, le microtransazioni… non pensavate che Nintendo fosse una onlus, nevvero?), ma va detto che, a detta degli sviluppatori, in Miitomo non ci sarà nulla che non possa essere ottenuto con l’uso delle monete gratuitamente cumulabili, ergo l’investimento in euro dovrebbe risultare del tutto accessorio. Altri oggetti particolari saranno poi recuperabili partecipando a un piccolo minigioco chiamato SganciaMii, una sorta di pachinko cui si avrà accesso pagando un ticket (anche questo recuperabile durante lo svolgimento delle varie attività) e in cui il nostro Mii verrà lasciato cadere rovinosamente all’interno di un tabellone. Non mancherà, infine, l’inevitabile connessione a MyNintendo, l’imminente network unificato che fungerà da centro nevralgico delle operazioni per qualsiasi nintendaro che si rispetti.
In attesa di mettere le mani sulla versione finale, prevista entro la fine del mese su iOS e Android, posso solo chiudere questo articolo con un commento tutto sommato positivo. Miitomo ha tutte le carte in regola per diventare un’app quotidianamente piacevole e che guarderà in modo giocoso e leggero al mondo dei social network. Lo scopo di Nintendo è chiaramente non solo quello di aprire a nuovi mercati, ma far sì che venga attirato verso il mondo della Nintendo Difference chi in quei nuovi mercati c’è già; Miitomo sembrerebbe essere il prodotto perfetto allo scopo, nonché a convogliare più gente possibile all’interno di MyNintendo. Di certo, come detto a inizio articolo, non siamo di fronte a un videogioco propriamente detto, ma a un luccicoso cavallo di Troia che non mancherà di attrarre nuovi adepti e che rischia di potarci costantemente (e piacevolmente) via qualche minuto al giorno, nell’arco dei prossimi mesi.