Sociable Soccer 24 – Recensione

PC

War has never been so much fun, war has never been so much fun. Non c’ entra nulla con Sociable Soccer 24, ma ogni volta che sento il nome di Jon Hare, la devo canticchiare.

Sviluppatore / Publisher: Tower Studios, Combo Breaker / Tower Studios Prezzo: 29.99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: PvP locale e online PEGI: ND Disponibile su: PC (Steam) Data d’uscita: Già disponibile

Pare impossibile, ma una volta i videogame potevano essere giocati con joystick dotati di un solo tasto di fuoco. Anche quelli calcistici. Devi passare la palla? Premi il bottone uno. Tirare in porta? Bottone uno. Rimessa laterale? Bottone uno. Entrata spaccacaviglie in scivolata? Bottone uno. Di necessità virtù, nacquero capolavori di tecnica e giocabilità in grado di aggirare questi limiti entrando nel cuore degli appassionati.




Come dimenticare Kick Off con il mitico Cartellino Gaillo o Sensible Soccer? Lo spirito quest’ultimo è tornato sui nostri monitor con Sociable Soccer 24, sviluppato e pubblicato da Tower Studios, software house fondata nel 2004 da Jon Hare, la mente del gioco originale, con il duo Mike Montgomery e John Phillips, ex membri di punta della Bitmap Brothers. È stato un viaggio decisamente lungo, iniziato nel 2017 in Early Access su Steam, ma ora finalmente è arrivato alla release finale. Saremo ancora capaci di divertirci a tirare in porta in salsa arcade senza alcuna velleità simulatoria, o i tempi sono cambiati ed è rimasto pane solo per i denti dei retrogamer? Infiliamo scarpini e guanti da portiere e scendiamo in campo a scoprirlo.

DA TEHKAN WORLD CUP A SOCIABLE SOCCER 24

La storia di Sociable Soccer 24 inizia trentotto anni fa, nel 1985, con l’arrivo nelle sale giochi di Tehkan World Cup. Se il nome Tehkan non vi dice nulla significa che siete troppo giovani per aver giocato a Bomb Jack, tuttavia l’azienda nel 1986 diverrà Tecmo, e già dovrebbe suonarvi più famigliare dato che ha sfornato tra gli altri Rygar, Solomon’s Key e Ninja Gaiden. Ma torniamo a Tehkan World Cup. È un gioco di calcio con visuale a volo d’uccello – già, al quel tempo non c’erano droni – a scrolling multidirezionale. Ciò significa che sullo schermo è visualizzata solo una porzione del campo, con la telecamera che si muove seguendo l’azione.

La Juve sta cercando di uscire dalla propria metà campo ma io sono in pressing.

Decisamente impressionante per l’epoca, e infatti colpisce anche l’immaginazione di Jon Hare, game designer britannico che approfittando della mancanza di conversioni per sistemi domestici – dovremo aspettare il 2004 per vederlo arrivare su PS2 – nel 1988 sviluppa, assieme al programmatore Chris Yates, MicroProse Soccer, fortemente ispirato proprio al summenzionato cabinato. Sensible Software, questo il nome del dinamico duo diventato poi trio con il musicista Martin Galway, macinerà successi uno dietro l’altro, fino ad arrivare al titolo pertinente al fine di questa recensione: Sensible Soccer, classe 1992, per Amiga e Atari ST.

Sociable Soccer 24 è un ritorno agli anni ‘90: gameplay immediato, atmosfera scanzonata e controlli essenziali. Ma anche AI rudimentale, purtroppo

Oltre a una giocabilità da manuale, presentava l’iconica visuale a volo d’uccello da un’altezza molto più elevata rispetto a quanto proposto da videogame simili, e l’aftertouch, ovvero la possibilità di deviare la traiettoria della palla una volta calciata, con effetti degni di Holly e Benji. Divertentissimo e tecnicamente impressionante – segnatevi questo appunto perché ci ritorneremo – conquisterà il cuore di migliaia di appassionati. E ora mandiamo velocemente avanti il nastro fino ai giorni nostri.

DALL’AMIGA AL PC, PASSANDO PER IL MOBILE

Sociable Soccer nasce come gioco mobile, parte dell’offerta Apple Arcade, e il percorso ha senso: mentre su PC i videogame calcistici offrivano sempre più realismo e complessità, sugli smartphone si tornava in un certo modo alle origini, con i famosi one-button game. Ottimo terreno per Jon e la sua squadra, che ora han traghettato tutto sulle nostre macchine, portando però oltre a controlli semplici anche qualche aspetto che non tutti vedranno di buon occhio, come i premi sbloccabili di giorno in giorno e il sistema di upgrade dei giocatori, entrambi pesantemente abusati nei sistemi di monetizzazione free to play.

I portieri sono sempre dove non dovrebbero essere.

Anche se qui non ci sono acquisti in app, perché costringere la gente a loggarsi ogni santo giorno? Superato questo scoglio, è un gradito ritorno al gameplay degli anni ’90 – dai, specifica quali anni ‘90 così ci fai sentire vecchi – del secolo scorso. Una volta scelta la squadra tra le oltre mille presenti con licenza FIFPRO, la federazione internazionale dei calciatori professionisti, siamo già pronti a lanciarci in partite singole, campionati, o nella modalità storia.

Sensible Soccer non era solo un capolavoro di giocabilità ma anche una grande lezione di tecnica. Sociable Soccer 24 è un paio di scalini sotto la media delle produzioni indie

La parte manageriale è semplice ma abbastanza completa, e ruota attorno alla creazione del dream team che possa scalare tutte le classifiche. C’è un pizzico di Collectible Card Game in quanto vincendo o pareggiando dignitosamente si guadagnano stelline per sbloccare nuove Carte Giocatore, che possono essere upgradate come le truppe di Clash Royale. Nessuno comunque farà propria una copia di Sociable Soccer 24 per emulare le gesta di Enzo Bearzot, dunque lasciamo che sia il pallone a parlare.

TUTTO (MA PROPRIO TUTTO) COME UN TEMPO

Prima di ogni partita ci viene assegnato un improbabile arbitro, che può essere un tizio mezzo sbronzo strappato a forzal da bancone del pub, o una zelante signorina dal cartellino rosso facile, o ancora un Mr. Magoo in maglia nera che non si accorgerebbe di un fallo nemmeno se commesso sotto il suo naso. Siamo negli anni ‘90 di quel secolo lì e l’umorismo è parte del gameplay.

Il circolino verde indica la stamina. Siamo ancora in perfetta forma.

Sorprendentemente l’inquadratura di default non è l’iconica a volo d’uccello, ma un paio di click nel menù delle opzioni rimediano al misfatto. E tutto a un tratto il PC si trasforma in una macchina a 16 bit: l’immediatezza dei controlli, non più con un solo tasto ma comunque essenziali, la breve durata delle partite e il frenetico game loop che consiste nel lavorare di tackle quando non siamo in possesso di palla e correre come pazzi, tenendo d’occhio la stamina, verso la porta avversaria quando la sfera è tra i nostri piedi.

Avevo scritto “tecnicamente impressionante” – mentre oggi siamo un paio di scalini sotto la soglia consentita anche per un indie emergente, figuriamoci per un veterano come Jon Hare

Non c’è nulla di più e non sarebbe nemmeno servito nulla di più, Sociable Soccer 24 potrebbe ambire alla perfezione così, nella sua semplicità, se non fosse per un’AI che ai giorni nostri avrebbe dovuto spremersi le meningi un po’ di più invece di proporre portieri oltremodo distratti, e una certa carenza di opzioni. E non sempre ci si può salvare in corner con il lemma “che ne sanno i 2000” poiché il primo Sensible Soccer oltre a essere immediato e divertente era anche tecnicamente all’avanguardia – ricordate? Avevo scritto “tecnicamente impressionante” – mentre oggi siamo un paio di scalini sotto la soglia consentita anche per un indie emergente, figuriamoci per un veterano come Jon Hare. È stato fatto il possibile e per un po’ funziona, ma non è questo l’erede di Sensi.

In Breve: Sociable Soccer 24 è divertente e ripropone al meglio lo spirito arcade dei giochi di calcio a 16 bit, cercando anche di rimanere al passo con i tempi con giocatori sbloccabili, premi giornalieri, e diverse altre meccaniche tipiche del mobile gaming, rigorosamente senza acquisti in app – ci mancherebbe! Gli anni ‘90 però sono passati da un pezzo, dunque profondità e gameplay eccezionali per quell’epoca ora possono ambire al massimo al titolo di “casual”. Non è una critica, ma quel Sensible Soccer capace ai suoi tempi di riempire un sacco di pomeriggi, oggi è solo un gioco per farsi due partitelle veloci di quando in quando.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Le richieste hardware sono modeste dunque non ci sono stati problemi tecnici, ma la configurazione della tastiera non convince, meglio giocare con il pad.

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Pro

  • Sensible Soccer è tornato / Licenza ufficiale FIFPRO / Il calcio arcade dei vecchi tempi

Contro

  • AI molto migliorabile / Non c'è molto, per quel prezzo
7.5

Buono

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