Warhammer 40,000: Rogue Trader – Recensione

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La Distesa di Koronus è un luogo in cui la luce dell’Imperatore è offuscata dalle macchinazioni del Caos e dalla presenza degli xeno. Riuscirà un Rogue Trader in erba a riportare l’ordine in questo angolo dimenticato della galassia?

Sviluppatore / Publisher: Owlcat Games / Owlcat Games Prezzo: € 49,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Cooperativo online PEGI: 18+ Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, GOG), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 7 dicembre 2023

È strano trovarsi di fronte a un vero e proprio cRPG ambientato nell’universo di Warhammer 40,000. Di solito siamo abituati a progetti dalla portata ben più ridotta, qualche strategico, un run & gun, boomer shooter ignoranti (nell’accezione positiva del termine), ma mai opere così vaste e complesse come quella sviluppata da Owlcat Games. Lo studio russo-cipriota già autore dei due Pathfinder ha raccolto la sfida e ha confezionato quello che, con buona probabilità, è il videogioco che più rende giustizia all’ambientazione griffata Games Workshop dai tempi di Dawn of War.




Rogue Trader ci catapulta sin da subito in un universo perennemente in guerra, dove i conflitti su larga scala tra l’Imperium e tutto ciò che non è Imperium, ma anche tra Imperium e Imperium (inserire meme dei Simpsons sugli scozzesi), fanno da sfondo alla vicenda personale del protagonista e della prestigiosa dinastia von Valancius, di cui si ritrova improvvisamente a capo dopo la morte in circostanze misteriose della precedente matriarca. Una trama senza ombra di dubbio ben raccontata, il cui sviluppo può essere attivamente incanalato dal giocatore verso direzioni differenti sulla base del suo allineamento e delle scelte che compierà durante la lunghissima avventura. Nota a margine: l’enorme mole di testo richiede una buona conoscenza dell’inglese.

ROGUE TRADER, SII SALDO NELLA TUA IGNORANZA

È proprio l’allineamento dell’avatar del giocatore a svolgere un ruolo importante nell’intera economia del gioco, tant’è che possiamo decidere di comportarci seguendo ciecamente i dettami dogmatici su cui si basa il culto dell’Imperatore, prenderci qualche libertà qua e là compiendo azioni da iconoclasta, oppure corteggiare più o meno apertamente i Poteri Perniciosi. D’altronde la Distesa di Koronus è un’area ai confini esterni dell’Imperium, dall’altro lato della Cicatrix Maledictum – dunque nell’Imperium Nihilus, mentre la licenza di commercio posseduta dal Rogue Trader gli garantisce un ampio margine di manovra e un potere secondo solo a quello dell’Inquisizione.

Un servo assetato di conoscenza è più pericoloso di un eretico ignorante

Dunque le azioni compiute nel corso dell’avventura hanno effetti reali e concreti, con conseguenze durature che impattano in maniera importante con contraccolpi a cascata sulla Distesa, come ci si aspetterebbe da un cRPG di questa caratura. Inoltre le scelte del Rogue Trader si manifestano anche nello sviluppo delle colonie presenti nel suo protettorato. È infatti presente una semplice meccanica di gestione dei pianeti che permette di scegliere quali edifici costruire su di essi, così da aumentarne la redditività, ottenere ricompense aggiuntive, e magari aumentare la nostra reputazione nei confronti di questa o quella fazione. Costruendo uno spazioporto militare, per esempio, ci faremo amica la Marina Imperiale, mentre erigendo strutture produttive otterremo il favore dell’Adeptus Mechanicus.

Warhammer 40000 Rogue Trader Recensione 06

L’unico eretico buono è un eretico morto.

Il Rogue Trader non potrebbe fare nulla di tutto questo, però, se non avesse un entourage a fornirgli supporto. Durante l’avventura avremo modo di reclutare i compagni più disparati, da un agente dell’Inquisizione a un tecnoprete del culto Mechanicus, passando per una sorella guerriera dell’Adepta Sororitas, e persino una ranger degli Aeldari e uno Space Marine dei Lupi Siderali. Questi possono essere schierati in battaglia, durante gli scontri tattici a turni, ma forniscono le loro conoscenze durante l’esplorazione dei livelli e dei numerosi dungeon disseminati nella Distesa di Koronus, nonché nel corso delle quest testuali che di tanto in tanto il Rogue Trader e il suo seguito si trovano a dover risolvere.

LA VERITÀ È SOGGETTIVA

Una Distesa da esplorare in lungo e in largo a bordo di una enorme nave del vuoto con un equipaggio nell’ordine delle decine di migliaia. Tuttavia, come ben sapranno gli appassionati di Warhammer 40,000, il viaggio tra le stelle nasconde sempre delle insidie. Non soltanto ci imbatteremo in pirati, eretici e alieni pronti a combatterci in avvincenti battaglie navali nello spazio reale (anch’esse a turni), ma i viaggi attraverso l’Immaterium – o Warp – potrebbero attirare l’attenzione delle entità demoniache che vi dimorano, innescando combattimenti casuali tra i compartimenti del vascello.

Warhammer 40000 Rogue Trader Recensione 01

Le linee sulla mappa rappresentano le rotte attraverso il Warp: più tendono al rosso, meno sono sicure.

Ecco, uno dei difetti di Rogue Trader è proprio l’eccessiva presenza di questi scontri casuali, soprattutto considerando il fatto che per risolvere le quest è necessario viaggiare tanto e a lungo. Certo, proseguendo con l’avventura è possibile ridurre la difficoltà dei salti nel Warp affinché le chance di imbattersi in pericoli venga ridotta, ma nel frattempo si perde tempo in combattimenti banali e troppo simili gli uni dagli altri.

Non esistono innocenti, solo diversi gradi di colpevolezza

Gli altri problemi del gioco riguardano il versante tecnico, purtroppo. Come molti altri videogiochi recenti, anche Rogue Trader versa in uno stato tutt’altro che ottimale. Spesso mi sono imbattuto in oggetti senza texture, nemici che smembrandosi dopo essere stati uccisi vengono sparati nello spazio, incastrandosi ovunque e creando ogni sorta di glitch grafici, descrizioni di oggetti e abilità che scompaiono, testi rimasti in cirillico, personaggi che attraversano mura e oggetti solidi, e chi più ne ha più ne metta.

Warhammer 40000 Rogue Trader Recensione 03

È davvero una buona idea interagire con dispositivi alieni sconosciuti?

Tra l’altro questi problemi sono andati via via aumentando sia in quantità che gravità procedendo con l’avventura, come se i primi atti fossero stati ottimizzati meglio (ma sempre poco) rispetto agli ultimi. Peccato, perché senza queste criticità, alcune gravi che in un paio di occasioni mi hanno fatto temere la corruzione dei salvataggi, saremmo al cospetto di uno dei migliori videogiochi dedicati a Warhammer 40,000. Purtroppo Tzeentch ci ha messo lo zampino.

In Breve: Warhammer 40,000: Rogue Trader tratta con rispetto la licenza del board game targato Games Workshop, offrendo la possibilità di catapultarsi in un universo del tutto aderente alle aspettative di un fan del franchise. Owlcat Games ha realizzato un videogioco di ruolo che garantisce una discreta libertà di scelta con conseguenze concrete sia nello sviluppo della trama, sia nei rapporti di forza all’interno della Distesa di Koronus. Peccato per lo stato tecnico in cui versa, altrimenti staremmo parlando di un’opera molto vicina allo status di capolavoro.

Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, RTX 4060Ti, SSD Nvme / Steam Deck
Com’è, Come Gira: Giocato a 2560×1440. Con i dettagli al massimo mantiene a fatica i 60fps, nonostante un colpo d’occhio tutto sommato modesto. Sono inoltre presenti numerosi bug e glitch grafici. Su Steam Deck gira in maniera accettabile.

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Pro

  • Ottimo utilizzo della licenza di Warhammer 40,000. / Scelte e conseguenza concrete. / Combattimenti a turni coinvolgenti.

Contro

  • Troppi combattimenti casuali. / Troppo backtracking. / Stato tecnico bisognoso d'intervento..
8.2

Più che buono

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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