A dieci anni distanza dall’originale, Risk of Rain Returns è la versione rimasterizzata del gioco di debutto di Hopoo Games. Rigorosamente in gloriosa pixel art 2D.
Sviluppatore / Publisher: Hopoo Games / Gearbox Publishing Prezzo: 14,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online e locale cooperativo PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam, GOG), Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile
Momento confessione: Risk of Rain 2 non mi ha fatto impazzire. Mi rendo conto che la mia non sia un’opinione particolarmente diffusa fra gli appassionati di roguelike, e che anche guardando i numeri il gioco in questione se l’è cavata decisamente niente male. Bene così, assolutamente; sono contento che il tutt’altro che scontato passaggio da 2D a 3D sia andato a buon fine per gli sviluppatori. Però a me degli annunci di DLC di Risk of Rain 2 non importa poi molto.
Quando invece Hopoo ha fatto sapere di essere al lavoro su Risk of Rain Returns, una nuova versione del titolo originale con grafica rifatta, nuovi oggetti, livelli, nemici, personaggi giocabili eccetera? Oh sì, adesso sì che state parlando la mia lingua.
RISK OF RAIN RETURNS, QUANTO TI HO VOLUTO
Concettualmente, Risk of Rain Returns è abbastanza semplice e sostanzialmente identico a come funzionano le cose in Risk of Rain 2, per chi fosse partito direttamente da quello: ogni run è divisa in vari stage, all’interno di ogni stage c’è un teletrasporto che dobbiamo trovare e attivare prima di poter passare a quello successivo, mentre giriamo per i livelli i nemici continuano a spawnare e la difficoltà aumenta progressivamente con il tempo. Quest’ultima cosa non va sottovalutata. Più tempo impiegheremo a passare allo stage successivo, più costosi saranno anche i vari forzieri sparsi per il livello, e dato che i soldi si ottengono sconfiggendo i nemici… beh, avete capito dove voglio andare a parare: se volete arrivare all’ultimo livello, dovrete reprimere l’istinto di sparare ad ogni nemico che appare sul vostro schermo e dare la priorità alla ricerca del teletrasporto.
Un prospetto che può anche richiedere qualche minuto. In linea di massima i personaggi non sono velocissimi mentre alcuni livelli – che non sono generati proceduralmente, ma ciascuno di loro ha almeno due varianti – possono essere parecchio grandi, ed esattamente come nell’originale capita di dover scarpinare parecchio. Per aiutarvi a trovare il portale, vi consiglio di prestare attenzione all’opzione Scala Zoom: su PC mi si è impostata di default a 2X, che se da un lato ha permesso di vedere molto meglio i nuovi modelli e animazioni ha anche ristretto di molto il campo visivo rendendo più difficile individuare il teletrasporto.
LA RICERCA DEL TELETRASPORTO DEVE ESSERE LA VOSTRA PRIORITÀ
Risk of Rain Returns non è però solo restyling grafico ma anche nuovi contenuti. Tornano tutti i sopravvissuti originali più qualche new entry: è il caso dell’Artificiere di Risk of Rain 2, del Pilota e della Vagabonda. Come da tradizione, molti di questi sopravvissuti non sono immediatamente selezionabili ma vanno sbloccati pazientemente completando gli obiettivi. E se i superstiti originali tornano in forma sostanzialmente immutata rispetto all’originale, anche per loro arriva una ventata di novità: grazie alle Sfide di Providence, brevi missioni con condizioni speciali, potremo infatti sbloccare nuove abilità tramite cui personalizzare l’esperienza, come per esempio il fucile a pompa per il Commando o la granata stordente per il Bandito. E preparatevi perché alcune di queste sfide non sono per niente da dare per scontate!
PORTATEVI OMBRELLO E STIVALI
In linea di massima, con le impostazioni di difficoltà standard Risk of Rain Returns non è un gioco che ci va leggero. Naturalmente alcuni sopravvissuti sono più resistenti ai danni di altri, ma in generale per tutta la durata dell’avventura basta davvero poco per mandarci all’altro mondo. E se giocando sbloccheremo mano a mano non solo altri personaggi ma anche altri oggetti, va tenuto a mente che non c’è nessuna progressione orizzontale a livello di statistiche: il personaggio che selezioneremo sarà esattamente identico la prima volta che avvieremo il gioco, e dopo averci trascorso centocinquanta ore.
LA PROGRESSIONE ORIZZONTALE NON PREVEDE MIGLIORAMENTI DELLE STATISTICHE
BENE L’AMMODERNAMENTO DEL GIOCO COOPERATIVO, UN VERO DISASTRO NELL’ORIGINALE
In Breve: Risk of Rain 1 era già un ottimo gioco e Returns non fa che espandere e migliorare quanto era già presente, introducendo nuovi elementi e nuove sfide singleplayer. Davvero un eccellente lavoro, con poche critiche che è possibile muovere. Spiace solo che questo sia l’addio di Hopoo alla serie.
Piattaforma di Prova: PC, Steam Deck
Configurazione di Prova: RTX 3060, Ryzen 3600, 16GB RAM, SSD NVMe
Com’è, Come Gira: La quantità enorme di effetti a schermo nelle fasi più avanzate potrebbe causare rallentamenti nel caso di sistemi meno al passo coi tempi, ma per il resto Risk of Rain Returns è pur sempre un roguelike in (ottima!) pixel art che dovrebbe girare più o meno su qualunque cosa. Incluso lo Steam Deck, su cui se la cava davvero bene.