La visuale è in prima persona e la grafica è quella dell’epoca PSX ma questo giro non siamo di fronte a un boomer shooter. Lunacid è un… esistono i boomer RPG?
Sviluppatore / Publisher: Kira LLC / Kira LLC Prezzo: 13,79€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Già disponibile
Per quanto mi riguarda, uno degli aspetti più positivi del progressivo miglioramento degli strumenti di sviluppo dei videogiochi è stato il rendere sempre più semplice la loro creazione. Laddove fino a non troppi anni fa i giochi creati da “solo dev” erano perle piuttosto rare, ultimamente invece diventano sempre più comuni i progetti creati da team ristretti di persone (ricordiamo che a Hollow Knight ci hanno lavorato in tre) o addirittura da singole persone.
Singole persone che spesso come fonte d’ispirazione guardano indietro, ai giochi della loro infanzia: con Cultic, per esempio, l’ispirazione era Blood, classe 1997, mentre per il qui presente Lunacid a fare da muse ispiratrici sono stati Shadow Tower (1998) e i primi tre King’s Field (1994-1996). Pensate che, per fare tributo esplicito ai giochi di From Software, c’è anche la possibilità di mettere lo stesso cap ai frame al secondo presente in King’s Field II e III, rispettivamente a 20 e 24 fps. Opzione consigliata solo se siete nostalgici duri e puri; io, invece, alle mie cornee ci tengo.
LUNACID È LISERGICO, MA DITELO PIANO…
…che altrimenti rischiate di trovarvi Stefano Calzati che salta fuori dai cassetti della cucina a chiedervi informazioni. Parlando seriamente, la storia dalle atmosfere dark fantasy di Lunacid ha più di qualche tratto bizzarro: partiamo dall’incipit, che vede una bestia misteriosa svegliarsi dalle profondità marine, esalare una nuvola mefitica e precipitare l’umanità in un nuovo medioevo, in cui gli indesiderati vengono gettati in un profondissimo pozzo. Indovinate chi c’è fra questi indesiderati? Ma certo, ci siamo anche noi, ed è qui che – dopo la creazione del personaggio – inizia la nostra avventura: dentro una grotta alla ricerca di un’arma e di uno scopo, preferibilmente in quest’ordine. Già, perché il combattimento è una componente centrale di Lunacid: anche se tecnicamente possiamo schivare la quasi totalità dei nemici semplicemente correndo (il che può essere una buona idea in più di un caso), menare i nemici è qualcosa che vi conviene fare sia perché così potremo salire di livello ed essere meno vulnerabili alle infinite minacce che costellano il sottosuolo, sia perché molte delle armi devono essere potenziate utilizzandole. Cioè, in realtà potete potenziarle anche menando vasi di terracotta e bare di legno, però mi sa che fate prima contro i nemici.
Il sistema di combattimento è piuttosto semplice. C’è l’attacco leggero, c’è l’attacco caricato, non c’è la stamina, non ci sono le schivate: se volete evitare gli attacchi nemici dovete semplicemente levarvi di torno. Ogni nemico è poi caratterizzato dalle sue resistenze e vulnerabilità, e spesso il trucco sta proprio qui: trovare l’arma giusta da utilizzare contro ciascun tipo di nemico, cosa che può davvero fare la differenza fra infliggere danni ridicoli e rendere l’esplorazione di un’area una vera e propria passeggiata.
CI SONO TANTI, TANTI SEGRETI DA SCOPRIRE IN LUNACID
NORD SUD OVEST EST
Una concessione che però avrei apprezzato in questo senso, anche vista l’importanza dell’esplorazione, sarebbe stata la presenza della mappa. Dalle opzioni è possibile attivare una bussola, che rende più semplice capire dove accidenti stiamo andando, e l’uso di uno specifico consumabile o del già citato incantesimo Coffin ci permetterà di “segnare” dove siamo già passati, ma alla prima esplorazione di una zona è facile cadere preda della confusione e degli “aspetta, ma da qua ci sono già passato”.
UNA MAPPA AVREBBE AIUTATO A RENDERE PIÙ AGEVOLE L’ESPLORAZIONE
Al netto di tutto questo, è innegabile che Lunacid presenti un certo fascino, anche per qualcuno come me, che non ho mai giocato King’s Field o Shadow Tower. Questo mondo di gioco bizzarro, alieno, dall’inglese non sempre correggiuto e dalla trama che non è sempre chiaro dove voglia andare a provare ti spinge a scoprine di più, ti incuriosisce, ti fa venire voglia di scoprire cosa c’è dietro la prossima porta. E cosa ti sei perso, perché di segreti ce ne sono davvero parecchi. Consigliato quindi sia ai fan dei giochi a cui si ispira sia ai curiosi, anche se magari aspetterei qualche patch di bilanciamento.
In Breve: Lunacid non è perfetto – il bilanciamento delle armi da corpo a corpo in particolare avrebbe bisogno di un’aggiustatina, specie verso la fine del gioco – ma riesce comunque ad essere un’avventura tanto bizzarra quanto intrigante, dal fascino innegabile. Peccato non ci siano i salvataggi in cloud fra PC e Deck.
Piattaforma di Prova: PC, Steam Deck
Configurazione di Prova: RTX 3060, Ryzen 3600, 16 GB RAM, SSD NVMe
Com’è, Come Gira: La grafica era PSX di Lunacid non dovrebbe mettere in difficoltà nessun PC orientato al gaming. Con l’estetica dark fantasy ci siamo, comunque.