Hot Wheels Unleashed 2: Turbocharged – Recensione

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È tempo di tornare fanciulli correndo in tracciati fuori di testa con le nostre adorate macchinine, per la precisione quelle accattivanti e immortali della Mattel: Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged è qui.

Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: € 49,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo online e locale PEGI: 3 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data di uscita: 19 ottobre 2023

Dopo il primo Hot Wheels Unleashed di cui vi abbiamo raccontato pregi e difetti nel 2021, la nostrana Milestone ci fa ritornare piccini nello spirito – ma anche nel corpo, come accade nella campagna – con il secondo capitolo del suo rocambolesco racing game.




Nessuna voglia di prendersi troppo sul serio o di puntare alla simulazione, meglio chiarirlo subito per chi si fosse perso il predecessore: questo è il seguito di un gioco di corse arcade traboccante di velocità, derapate, salti, colori, piste psichedeliche e ovviamente loro, le mitiche Hot Wheels.

L’IMPORTANZA DI IMPARARE DAL PASSATO

Annunciato il 31 maggio 2023, Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged (d’ora in avanti abbreviato in HWU2) prende le basi gettate da chi è sfrecciato prima di lui e le irrobustisce nei punti meno convincenti, rinforzando lo scheletro che sorreggeva l’esperienza originale grazie a una nutrita serie di novità. Le new entry lato gameplay sono il salto e la “spallata”, due abilità che permettono rispettivamente di evitare gli ostacoli e di prendere a sportellate gli avversari. Con la derapata (da sfruttare a volontà per poter utilizzare le altre skill) e il turbo, la meccanica che più di ogni altra fa la differenza tra una sconfitta e una vittoria, il ventaglio di opzioni a nostra disposizione in gara è raddoppiato rispetto a due anni fa. Non che si tratti di manovre mai viste prima in un gioco così, tuttavia ben venga la maggiore varietà rispetto al primo capitolo.

HWU2 rinforza lo scheletro che sorreggeva l’esperienza originale grazie a una nutrita serie di novità

Lo stesso vale per le modalità di gioco, uno dei grandi problemi che affliggevano Hot Wheels Unleashed. Accanto alle gare canoniche e alle corse a tempo, tra single player, multiplayer fino a un massimo di 12 giocatori e PvP in split screen, adesso possiamo cimentarci in Quick Race, Clash Derby, Eliminazione, Grab the Gears, Drift Masters e Waypoints.

Hot Wheels Unleashed 2 - Turbocharged

Sgasare prima della partenza non è solo tamarro, è importante.

Milestone non s’è limitata a ciò ma ha rinnovato anche la componente online del suo racing game implementando il cross-play (NB: l’utenza Switch è esclusa), le lobby private con tanto di playlist mix, una classifica globale per chi partecipa alle modalità online e, al fine di garantire una competizione sana tra console e PC, un sistema anti cheat su quest’ultima piattaforma.

ORGOGLIOSAMENTE ARCADE

Le novità non si esauriscono affatto qui. Nuova di zecca è anche la suddivisione in tre categorie dei veicoli (ce ne saranno più di 130 tra auto d’ogni genere, monster trucks, moto, ATV e compagnia bella, oltretutto di rarità diversa) e altrettanto si può dire dello Skill Tree tramite cui influenzare il loro comportamento in pista con perks da sbloccare. Ogni perk prevede bonus ma anche malus, ergo c’è da riflettere su quali capacità di ogni nostro bolide siamo disposti a sacrificare. Pur rivelandosi piuttosto basilare, lo Skill Tree aumenta il peso specifico del sistema di progressione, dandogli quella rilevanza colpevolmente assente in precedenza.

Ogni perk prevede bonus ma anche malus, ergo c’è da riflettere su quali capacità di ogni nostro bolide siamo disposti a sacrificare

Per quanto concerne il feeling dei vari bolidi non si denotano cambiamenti, pad alla mano le sensazioni sono le medesime del primo Hot Wheels: tra balzi, ostacoli, power-up, giri della morte e adrenalina targata Mattel, bisogna mettere in conto un’esperienza di guida in cui il concetto di racing game arcade è elevato all’ennesima potenza. A onor del vero le diverse superfici cambiano in parte il feedback a seconda del tipo di mezzo, quindi qualcosa di nuovo sotto questo punto di vista c’è.

Aspettatevi circuiti d’ogni sorta.

C’è del nuovo anche negli scenari in cui sono costruite le piste – sono cinque i nuovi ambienti: Sala Giochi, Campo da Mini Golf, Museo dei Dinosauri, Giardino e Stazione di Servizio – e negli intuitivi Editor (specifici per i tracciati, le livree e gli adesivi), un tris di tools per la personalizzazione di piste e veicoli che promettono di fornire una costante iniezione di contenuti creati dalla comunità. Chiude il giro di novità la Campagna, un racconto offline che strizza dichiaratamente l’occhio ai più piccoli e va ad affiancarsi alle modalità in cui la competizione si fa più serrata ed eccitante perché speziata dalla componente PvP (peccato non aver potuto testare il multiplayer). Non aspettatevi chissà quale canovaccio o impostazione da Creature Rampage, la story mode è sostanzialmente un percorso a tappe in cui ci sono cinque “boss fight” utile a ottenere risorse ed elementi di gioco.

LA SUPERFICIALE OPULENZA DI HOT WHEELS UNLEASHED 2 – TURBOCHARGED

Al di là della gestione del turbo, in Hot Wheels Unleashed 2 – Turbocharged non è il caso di sprecare tempo ed energie a lambiccarsi il cervello, c’è da premere l’acceleratore e pensare soltanto a divertirsi correndo come se non ci fosse un domani. È difficile rimproverare qualcosa a Milestone, fondamentalmente ogni novità è implementata allo scopo di fare risaltare maggiormente i pregi del predecessore e, al contempo, limarne i difetti.

Il rovescio della medaglia di una simile inclinazione arcade è una profondità limitata tanto nella driving experience quanto nel sistema di progressione

Il risultato è un’esperienza globale più ricca, varia, adatta a grandi e piccini con la passione per le mitiche macchinine della Mattel ma anche per quei racing game arcade fino al midollo, quelli che ti permettono di piazzarti davanti allo schermo fregandotene bellamente degli aspetti più tecnici/meccanici delle gare su quattro (o due) ruote. Il rovescio della medaglia è una profondità limitata tanto nella driving experience quanto nel sistema di progressione, ma il discorso si può allargare un po’ a ogni aspetto del gioco e alla sua impostazione. Che non deve essere necessariamente visto come un problema, basta essere consapevoli fin dal principio di quel che si sta acquistando e non pretendere di trovare proprio qui ciò che non ha senso d’esserci.

In Breve: Hot Wheels Unleashed 2 – Turbacharged è quello che si suol dire un seguito classico: arricchisce ed espande l’eredità del predecessore aggiungendo novità a un telaio di gioco consolidato, senza però mai azzardarsi a scavare in profondità oppure osare in fatto di originalità. Un more of the same cauto direbbe qualcuno, ma in fin dei conti Milestone è intervenuta laddove era più necessario. Veloce, semplice e immediato proprio come ci si aspetta da un racing game arcade, chi ha apprezzato il primo e il suo gameplay sicuramente saprà godersi con rinnovata gioia ogni momento al volante del nuovo videogame sulle Hot Wheels.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 32 GB di Ram e SSD
Com’è, Come Gira: in 1440p e dettagli su Ultra, HWU2 ha mantenuto i 60 fps anche nei momenti di caos (e ce ne sono davvero tanti!). L’art style colorato è azzeccato, le vetture sono caratterizzate da un buon numero di dettagli e gli scenari si lasciano apprezzare. Colonna sonora senza infamia e senza lode.

 

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Pro

  • Più ricco e vario del predecessore / Gameplay arcade all'insegna dell'immediatezza / Se vi è piaciuto il primo, il seguito vi piacerà ancor di più

Contro

  • La profondità va cercata altrove / È tutto piuttosto basilare, dal sistema di guida alla struttura ludica
7.9

Buono

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