Sonic, Tails, Knuckles e Amy sono tornati, per dare un’altra lezione a Eggman, Fang e la new entry Trip. Sonic Superstars è qui, più veloce e colorato che mai.
Sviluppatore / Publisher: Sonic Team / SEGA Prezzo: 59.99 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo online e locale PEGI: 3 Disponibile su: PC, Nintendo Switch, PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox One, Xbox Series X Data d’uscita: 16 ottobre 2023
È il 1991 quando appare per la prima volta Sonic the Hedgehog, “Sonic” per gli amici, sul Megadrive, destinato a diventare uno dei personaggi videoludici più iconici di sempre. Noi tutti lo associamo alle corse pazze per i livelli a caccia di anelli, ma quanti giocatori, intenti come sono a spaccare il decimo di secondo nelle speedrun, ricordano la sua missione? Il malvagio Dr. Robotnik ha convertito gli animali in terribili e aggressivi robot, e sta a noi liberarli distruggendo il loro esoscheletro, per poi far passare allo scienziato pazzo un brutto quarto d’ora. Secondo voi, dopo trentadue anni in cui si sono susseguiti sequel, compilation e spin-off vari, il cattivone avrà desistito? Giammai, e in Sonic Superstars, action platformer con la “A” maiuscola sviluppato dai veterani Sonic Team e distribuito da SEGA, torna alla carica aiutato dal fido Fang, al suo fianco dal 1994, e dalla new entry Trip.
Questa volta si è addirittura messo in testa di robotizzare gli animali giganti delle Northstar Islands, e disporre così di un esercito invincibile. Anche il nostro eroe tutto blu però non è da solo, potendo contare sui compagni di lunga data Tails, Knuckles e Amy. La battaglia avrà luogo lungo dodici zone, composte da più atti, attraverso tutte le ambientazioni e i biomi resi celebri dal mondo platformer. Visiteremo aridi deserti, templi semi sommersi, giungle impenetrabili, fabbriche ipertecnologiche e montagne sferzate dal vento. E sì, ci sono anche le caverne con la lava, elemento imprescindibile in questo genere di giochi.
SONIC SUPERSTARS, UN RITORNO ALLE ORIGINI
Sonic Superstars segna un ritorno alle origini del gameplay, dopo le altalenanti avventure in 3D dello scadente Sonic Forces e del più piacevole ma non eccellente Sonic Frontiers. Il mondo di gioco rimane tridimensionale, ma l’azione si svolge in un piano bidimensionale privo di profondità, tutt’al più composto da più layer sui quali occasionalmente ci si può spostare grazie ai moltissimi trampolini disseminati ovunque. Il termine da professorone sarebbe 2.5D ma, gamepad alla mano, siamo di fronte a un classico platformer 2D, proprio come i Sonic dei vecchi tempi. Immutato anche il semplicissimo ma efficace sistema di controllo, che ci consente, con il giusto personaggio, di saltare anche con double jump, rotolare, scattare, nuotare, scavare, planare, arrampicarsi e colpire utilizzando un sol tasto.
Dunque, anche questo nuovo capitolo potrebbe essere completato pigiando un unico bottoncino, ma ci si perderebbe parte del divertimento dovuto all’introduzione dei power-up. Finalmente, è stato dato un vero senso agli Smeraldi che, una volta recuperati, donano poteri speciali per evocare un esercito di cloni e spazzar via tutto ciò che c’è sullo schermo, evidenziare piattaforme nascoste, trasformare il personaggio in un proiettile, e altri che vi lascio il piacere di scoprire, per un totale di sette di cui uno esclusivo per ciascun protagonista.
Ora gli Smeraldi hanno un senso e ci garantiscono power up per ripulire lo schermo, visualizzare piattaforme nascoste, e in generale semplificarci la vita
LIVELLI MAI VISTI
Non è un’esagerazione, invece, affermare che alcuni livelli di Sonic Superstars siano i migliori mai apparsi in un action platformer. La labirintica architettura ha dell’incredibile, con bivi, passaggi segreti, enormi aree completamente ininfluenti ai fini della progressione create con il semplice scopo di rimanere lì, in silenzio, in attesa che un giocatore decida di scoprirle, saltando magari a sinistra invece che a destra o gettandosi di proposito giù per un precipizio proprio per vedere se avran mai piazzato qualcosa anche laggiù. Ti sembra di aver sbagliato strada? Impossibile, ce ne sono cento e tutte portano a qualche punto di interesse. Hai mancato una piattaforma stai precipitando nel vuoto, certo di trovare la morte?
Alcuni dei livelli di Sonic Superstars sfoggiano la miglior architettura mai incontrata in un action platformer
Raccogliendo gli anelli generosamente sparsi ovunque, ci viene garantita l’immunità in caso di collisione, proprio come con l’armatura di Sir Arthur in Ghosts ‘n Goblins, con la differenza che invece di rimanere in mutande ci limiteremo a perdere quanto in nostro possesso, che rimane recuperabile per qualche secondo garantendoci così una nuova protezione. Questo aspetto del gameplay rende giocabilissimo un titolo altrimenti estremamente punitivo. Non mancano in ogni caso passaggi in cui è richiesta parecchia abilità, soprattutto negli scontri con i numerosissimi ed enormi boss, ciascuno con il proprio pattern di movimento che richiede strategia e tempismo.
E IL GIOCATORE DUE?
Parafrasando una celebre pubblicità, se non insulti un amico godi solo a metà, e Sonic Superstars può essere affrontato anche da quattro giocatori contemporaneamente. L’ho provato in “doppio” e mi sono dovuto imporre di posare il pad poiché il divertimento era tale che avrei rischiato di veder sorgere il sole mentre mi accingevo a partire alla volta dell’ennesimo “ultimo livello”.
Data la natura dei livelli, pieni di biforcazioni, è molto facile separarsi e perdersi, ma un comodo sistema di riposizionamento fa riapparire la pecorella smarrita proprio accanto al suo compagno. Non mancano tutte le caratteristiche dei giochi moderni quali shop per reskinnare i personaggi, sfide a tempo e PvP, ma nulla batte l’esperienza della main story, da soli o in compagnia. Questa volta Sonic è tornato alla grande.
In Breve: Chi si aspettava importanti innovazioni in Sonic Superstars non avrebbe dovuto aspettarsi importanti innovazioni in Sonic Superstars. Sonic rimane sempre Sonic, proprio perchè è Sonic. Sono state toccate nuove vette in questo particolare tipo di level design, che alterna sezioni in cui il porcospino schizza come una pallina da flipper, apparentemente senza alcuna possibilità di controllo da parte nostra, a movimenti quasi pixel perfect in cui è pure richiesto un ottimo tempismo. I boss come sempre richiedono un’attenta analisi dei pattern di movimento. Tutto il resto è un piacevole contorno, ma alla base c’è sempre il vecchio ma superlativo gameplay di Sonic.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Sempre fluido e reattivo, però alcune transizioni dai normali livelli alle zone delle boss battle sono un po’ tagliate con la mannaia. Caricamenti un po’ più lunghi rispetto a quanto siamo abituati a vedere sulla play.