Una nuova IP arriva in casa Electronic Arts, un FPS ad alto tasso di magia sviluppato da un team di veterani che ha deciso di cimentarsi con un action fantasy totalmente dedicato al single-player. Immortals of Aveum è un gioco che attinge a piene mani da tanti altri “colleghi”, ma che ha il merito di mettere insieme tutte queste parti in modo coerente, tutto sommato avvincente ma soprattutto divertente. Non resterà nella storia come il gioco più originale di sempre, ma dategli una possibilità e passerete con lui del tempo di buona qualità.
Sviluppatore / Publisher: Ascendant Studios / EA Originals Prezzo: € 59,99 (PC), €79,99 (Console) Localizzazione: Presente Multiplayer: Assente PEGI: +16 Disponibile su: PC (Steam, Epic Games Store, EA App), PS5, Xbox Series X|S Data d’uscita: 22 agosto 2023
Electronic Arts non ha mai avuto molta fortuna con le nuove IP, a volte per le sciagurate scelte di publishing ma spesso anche per l’incommentabile supporto post-lancio. L’esempio più clamoroso in questo senso è sicuramente Anthem, che avrebbe dovuto essere la “next big thing” ma il cui hype si è presto sgonfiato sotto il peso dell’indifferenza di chi lo aveva inizialmente pompato a dismisura. La lista potrebbe allungarsi con Mirror’s Edge, Titanfall e via dicendo, è quindi comprensibile che l’annuncio di Immortals of Aveum, avvenuto ai The Game Awards del 2022, per quanto sorprendente abbia lasciato pubblico ed addetti ai lavori un po’ tiepidi. Ora, a distanza di neanche 9 mesi da quella serata, abbiamo passato un bel po’ di ore in compagnia dello sparatutto fantasy di Ascendant Studios e siamo pronti a capire se è degno di ritagliarsi la sua fetta di pubblico e popolarità in quello che si preannuncia come uno dei periodi più affollati di uscite videoludiche.
Immortals of Aveum ci porta in un mondo inedito in cui la magia scorre con un flusso continuo e potente che fa gola a molti. Rasharn, uno dei cinque reami di Aveum, vuole espandere il suo dominio su questo florido pianeta e decide di scatenare il suo esercito sulle terre di Lucium, l’ultimo dei cinque territori rimasto a contrapporsi al male. Sandrakk, una sorta di Sauron di altri tempi, ha portato i suoi nemici sull’orlo del baratro e gli unici che possono ancora contrapporsi al suo potere sono gli Immortali. Tra essi le speranze più forti sono riposte in Jak, un tempo ladruncolo che campava di espedienti, scopertosi depositario di poteri inimmaginabili.
QUEL SENSO DI DEJA VU ALL’INTERNO DI IMMORTALS OF AVEUM
Ok, la trama di Immortals of Aveum non è il massimo dell’originalità, ma a dire la verità sono molti gli elementi di questo gioco che ricordano “qualcos’altro”, però va dato atto ai ragazzi di Ascendant Studios di essere riusciti a mettere insieme tutti questi elementi più o meno già visti per dare vita ad un prodotto azzeccato. A spiccare è il sistema di combattimento, basato sull’utilizzo di tre diversi tipi di magia: Blu, Rossa e Verde. Ognuna ha caratteristiche di attacco che ricalcano più o meno quelle di armi più tradizionali: la Blu è la più bilanciata, buona sia a corto raggio che dalla distanza, la Rossa è la più energetica ma anche più lenta a ricaricarsi, mentre la verde è perfetta per gli scontri più veloci che richiedono precisione. Un trittico che dovrete imparare a mixare con altri giocattolini interessanti, come i Totem, incantesimi di controllo che vi torneranno utili per “attirare” i nemici o coadiuvare le magie principali frusta di energia capace di attirare vicino i nemici ad un aggeggio che spara globi di energia capaci di rallentare i bersagli. Ci sono poi i vari accessori che troverete ben nascosti in giro per Aveum, che andranno a implementare nuovi poteri da sbloccare in appositi rami di abilità. Meriterebbe una citazione anche la magia di Trasformazione, che permette di modificare l’ambiente circostante a proprio vantaggio, peccato che questa sia stata sfruttata solo in minima parte ai fini del gameplay e che non possa essere usata se non in determinate occasioni predefinite.
Immortals of Aveum è un gioco esclusivamente single-player totalmente “story driven”. Forse lo sapevate già ma abbiamo preferito specificarlo nuovamente nel caso vi aspettiate uno dei soliti titoli open-world con totale liberta di movimento e decisionale. Qui dovrete seguire la storia e la strada maestra, concedendovi poche deviazioni. Una delle varianti è rappresentata da combattimenti all’interno di livelli virtuali, ai quali accederete attraverso appositi portali. Fatta eccezione per i primi 2/3 sono tutti piuttosto brutali ma oltre a rappresentare un ottimo allenamento, vi permetteranno di sbloccare potenziamenti. L’esplorazione è limitata a porzioni di scenario nascoste o location posizionate in posti apparentemente inaccessibili, che nascondono scrigni interessanti. Non vi aspettate un tasso di loot all’altezza di un Diablo o un Borderlands, però anche in Immortals of Aveum potrete dare un piccolo sfogo alla vostra smania da perfezionamento.
CHIUDETE MEZZO OCCHIO
La decisione di “confinare” Immortals of Aveum a piattaforme di ultima generazione (sorry PS4/Xbox One guys) ha permesso ad Ascendant di regalarci un prodotto tecnicamente pregevole, sebbene non avanzatissimo, che garantisce un’esperienza di gioco con incertezze prossime allo zero. Su PS5 i 60 fps sono granitici e si vedono tutti negli scontri a “fuoco”, contraddistinti da una velocità spesso davvero notevole. Non c’è un selettore tra modalità visive o prestazionali ma grazie alla tecnologia FSR 2 di AMD il gioco effettua un upscaling automatico alla risoluzione massima supportata dal pannello utilizzato (nel nostro caso 4K). Sono molti altri i “trucchi” utilizzati da Ascendant per rendere il proprio gioco interessante e giocabile ma tecnicismi a parte, Immortals of Aveum si fa apprezzare soprattutto per la sua visione d’insieme.
Va bene, la qualità di alcune texture non è da strapparsi i capelli ma siamo rimasti discretamente colpiti dagli ottimi particellari e dall’interessante sistema di geometria poligonale che rende più o meno complessi gli oggetti in base alla loro distanza da noi…. ci sentiamo tuttavia di dirvi che vista la velocità media di crociera del gioco avrete davvero poco tempo per mettervi a sottolineare tali dettagli. C’è ancora tanto potenziale inespresso in questo nuovo mondo che ci auguriamo di rivedere in futuro. Non fate troppo i sofisticati e godetevi Immortals, che forse non rimarrà nella storia per la sua originalità, ma che di certo sa come intrattenere quelli che avranno voglia di dargli fiducia.
In Breve: Un FPS fantasy non originalissimo in quanto a storytelling e tematiche ma comunque divertente, discretamente impegnativo e tecnicamente apprezzabile. Il sistema di combattimento basato sull’utilizzo di tre diversi tipi di magia e una discreta varietà di personalizzazione rendono l’esperienza solida e ben bilanciata.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come gira: Su PlayStation 5 nessun problema da rilevare, come dicevamo in fase di recensione i 60 fps sono granitici, grazie anche a dei trucchetti niente male che “modellano” il mondo di gioco in base alle esigenze. Qualche piccolo intoppo tra le strutture poligonali un po’ rozze, ma per il resto è filato via tutto liscio.