Signori… ricorderete questo giorno, come il giorno in cui avete quasi catturato Afia Manicato. Shadow Gambit: The Cursed Crew ci porta in mezzo a pirati, Caraibi, e non morti.
Sviluppatore / Publisher: Mimimi Games / Mimimi Games Prezzo: ND Localizzazione: Testi Multiplayer: ND PEGI: 16 Disponibile su: PC, PlayStation 5, Xbox Series X|S Data d’uscita: 17 agosto 2023
In un imprecisato momento della prima metà del XVIII secolo, in un remoto arcipelago dei Caraibi, veleggia placidamente la Red Marley, nave fantasma con a bordo un equipaggio di defunti intenti a godersi la miglior vita senza dar fastidio a nessuno. Ciononostante, a causa dei loro poteri sovrannaturali, sono visti come una minaccia da una fanatica organizzazione religiosa chiamata Inquisition, capeggiata dalla terribile Burning Maiden. Semplice disprezzo per il loro essere diversi, così come accade agli X-Men, o magari c’è dell’altro, ad esempio il leggendario tesoro del Capitano Mordechai?
Lo scopriremo nei panni di Afia Manicato e dei suoi sette putrefatti compari in Shadow Gambit: The Cursed Crew, strategico stealth in tempo reale con visuale isometrica Commandos-like sviluppato e distribuito da Mimimi Games, studio tedesco che è diventato il punto di riferimento per gli appassionati hardcore di giochi stealth. Come dimenticare il Giappone feudale di Shadow Tactics: Blades of the Shogun e il selvaggio West di Desperados III?
SHADOW GAMBIT: THE CURSED CREW, C’ERA UNA VOLTA COMMANDOS
Vi sono videogame destinati a dar vita a un genere. Commandos: Behind Enemy Lines, classe 1998, è sicuramente uno di questi, dato che fu il capostipite di una fortunata serie di strategici in tempo reale con visuale isometrica dalla fortissima componente stealth. Ben presto però ci si rese conto che quel tipo di gameplay si sarebbe potuto svincolare dall’ambientazione bellica della Seconda Guerra Mondiale, e così nel 2001 ecco arrivare Desperados: Wanted Dead or Alive. Il resto è storia, con release di qualità generalmente molto alta accomunate da due peculiarità: la presenza di un party eterogeneo, in cui ogni membro ha skill esclusive che possono renderlo l’ago della bilancia in una situazione o la palla al piede in un’altra, e l’enorme libertà tattica lasciata ai giocatori: non esiste un unico modo per completare una missione, anzi le possibilità sono sempre molteplici, e non troverete mai due walkthrough identici. Questa volta poi, sconfinando per la prima volta nel fantasy e potendo sbloccare i nuovi personaggi nell’ordine che si preferisce, si è ampliato ancor di più il ventaglio delle tattiche a disposizione.
Come spiegare il gameplay di Shadow Gambit: the Cursed Crew a chi si avvicina per la prima volta al genere? La regola principale, per evitare che la situazione degeneri e diventi molto complicato, se non impossibile, per portare a casa la pelle, è evitare di finire nel campo visivo, a forma conica, dei nemici. C’è chi pattuglia, chi sta di guardia, chi sbriga varie attività e chi semplicemente gironzola, e ognuno ha il proprio FOV – Field of View – determinato da diverse variabili, quali l’illuminazione dell’ambiente, eventuali dislivelli, e ostacoli di vario tipo: se un muro impedisce completamente di vedere ciò che vi è dietro, lo stesso non si può dire di un cespuglio, che garantisce comunque una visuale parziale.
Il party eterogeneo e l’assoluta libertà di approccio alle missioni invogliano a sperimentare in continuazione
AFIA MANICATO: JAQUELINE SPARROW
Afia Manicato, la protagonista, è carismatica almeno quanto il Capitano più amato dei sette mari, il mitico Jack Sparrow. Pensate che è armata di spada, ma non disponendo di un fodero, la ripone dentro di sé trafiggendosi il petto. Narra la leggenda che l’utilizzo della parola “trapassato” per riferirsi a un defunto venga proprio dall’abitudine di Afia di trapassarsi lo sterno. Ditelo a scuola, dite che lo avete letto su TGM.
L’ambientazione fantasy ha permesso di aggiungere abilità inedite in grado di dare un twist al consueto gameplay Commandos-like
Necessitiamo di un cecchino? Teresa la Ciega fa al caso nostro. Optiamo per un avvicinamento di soppiatto? Suleidy può creare dal nulla cespugli nei quali nasconderci, e così via. Coordinare i vari membri del gruppo è fondamentale per la riuscita di ogni piano. Per imparare a dovere le skill, vi è una serie di tre tutorial di difficoltà crescente per ciascuno dei personaggi, che potrete allegramente skippare anche se non ve lo consiglio. Dopodiché, si sceglie in quale punto dell’isola attraccare, e comincia la festa.
UN’ORCHESTRA MORTALE
Se strisciare alle spalle del nemico con un pirata alla volta è sicuramente divertente, l’aspetto tattico più coinvolgente è lo Shadow Mode: invocandolo, il gioco entra in pausa si assegnano delle macro a ciascun membro del party, per poi mandare tutti in azione all’unisono. Eliminare una guardia di ronda e contemporaneamente anche la vedetta che la stava tenendo d’occhio regala un’enorme soddisfazione, e ricordatevi l’antico proverbio dei bucanieri: soldato che muore non si accorge di chi gli muore intorno.
Se strisciare alle spalle del nemico con un pirata alla volta è sicuramente divertente, l’aspetto tattico più coinvolgente è lo Shadow Mode
In Breve: L’ambientazione fantasy di Shadow Gambit: The Cursed Crew gioca un ruolo determinante nel dare nuova linfa al genere Commandos-like, mettendo a disposizione una serie di skill inedite che sorprenderanno i neofiti e affascineranno i veterani. La completa libertà di approccio alle missioni e la possibilità di decidere quasi fin da subito con quale personaggio affrontarle rende questo gioco unico, sicuramente il migliore del proprio genere e tra i più interessanti videogame di strategia in tempo reale apparsi ultimamente. Protagonisti carismatici e un superbo level design completano l’offerta rendendolo imperdibile per chi vuole essere svelto di mouse e svelto di mente.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Fluido con tutte impostazioni settate al massimo, ma ho trovato molto scomoda la configurazione di default della tastiera che non mi permetteva di muovere la telecamera per la mappa con i tasti WASD. Vorrete ridefinirla. Avrei anche preferito poter zoomare un pochino di più.