Noob - The Factionless – Recensione

PC PS4 PS5 Switch

Un regno fatato, tre eroi e un mondo da esplorare. Noob – The Factionless è il JRPG che finge di essere un MMORPG sviluppato da Olydri Games in collaborazione Black Pixel Studio, pubblicato da Microids.

Sviluppatore / Publisher: Olydri Games / Microids Prezzo: 39,99 Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PlayStation 5, PlayStation 4, Xbox Series X|S, Xbox One, Nintendo Switch e PC Data d’uscita: Già disponibile

Quanti di voi giocano a Dungeons & Dragons? Ora, lo ammetto: io lo faccio quasi ogni fine settimana. E trovo davvero magico diventare qualcun altro. Se poi un videogioco me lo permette, è ancora meglio. E se posso in qualche modo trasportarmi in un mondo alternativo a quello odierno, ne sono sempre contento. Mi è capitato in passato con World of Warcraft e, soprattutto, in un’avventura particolareggiata come Final Fantasy XIV, da poco sbarcata su Xbox dopo anni di servizio su PlayStation e PC.




Se unite questa passione alla serie d’animazione Supernoobs, che ogni giorno viene trasmessa nelle televisioni canadesi, inevitabilmente le aspettative si fanno distintamente alte. Per Noob – The Factionless, un’operazione che va a ricalcare i classicismi del genere JRPG e trasportando i giocatori in un mondo fantastico all’interno di un MMORPG, ammetto che ne avevo parecchie. E nonostante l’apprezzamento su Steam, con recensioni positive che raccontano di un videogioco che arriva al suo obiettivo, Noob – The Factionless non colpisce né emoziona, e non cattura in modo efficace le atmosfere che solo un MMORPG sa donare.

UNA STORIA CHE NON COINVOLGE

Come accade spesso nei classici racconti fantasy che tanto piacciono ai lettori sfegatati come il sottoscritto, s’impersonano quattro protagonisti che nel mondo reale studiano e lavorano come tanti altri. Parlo di Drek, Baster, May e Logs, quattro ragazzi che sognano di diventare dei campioni degli eSports e vincere così un ambito premio che solo in pochi possono realmente raggiungere.

eSports, nuove avventure e fantasy: cosa potrebbe andare di così storto in un’avventura di questo calibro?

In men che non si dica, e non capiscono affatto come, si ritrovano nel mondo di Horizon, un luogo che potrebbe ricordare a tanti giocatori una Narnia con meno pixel e tanta, tantissima energia. La trama principale, però, non è così coinvolgente quanto il mondo che i quattro esploratori virtuali si ritrovano a vivere. Pur distinguendosi in due linee parallele distinte, una ambientata a Horizon mentre l’altra nel mondo reale, nessuna delle due riesce a essere efficace e a raccontarsi con la fluidità necessaria per colpire in modo decisivo il giocatore. Parte delle complicazioni cui faccio riferimento, infatti, riguarda la gestione delle missioni.

No, non è Saturno, ma una nuova realtà.

Non particolarmente riuscite, poiché suddivise in quest da compiere come se si fosse dentro a un MMORPG, la magia si esaurisce e ciò che appare è un modo maldestro per trattare la narrazione con l’equilibro che sarebbe potuto arrivare all’obiettivo con una maggiore cura. Al contrario, purtroppo, tutto si riduce a fare incetta di missioni una dopo l’altra. Nessuna di esse restituisce il medesimo impegno profuso a raccoglierle nelle città in giro per il vasto mondo di gioco, mal sfruttato dal team di sviluppo e poco a fuoco. Noob – The Factionless, tuttavia, riesce in ogni caso a creare un contesto magico, impreziosendo di poco l’esperienza con cittadine vive e pulsanti. A lasciare con l’amaro in bocca, inoltre, è la scrittura dei dialoghi con i comprimari e, in generale, con i personaggi non giocanti.

NOOB – THE FACTIONLESS, UN JRPG POCO PROFONDO

Come già accennato in precedenza, Noob – The Factionless è un JRPG a turni molto tipico del genere ma che non inventa la ruota, proponendo una struttura ludica non particolarmente rifinita, finendo per essere confusionaria. Una volta sbloccate tutte le opzioni dal menu principale, in cui è possibile equipaggiare nuove armi e armature ottenibili durante le peripezie in giro per i dungeon e il mondo di gioco, la personalizzazione si palesa in modo determinante. Non si tratta, tuttavia, di un sistema profondo e lo stesso vale, infatti, per la crescita relativa alle abilità dei protagonisti.

Una maggiore varietà avrebbe giovato all’intera produzione, così come un approfondimento più adeguato del game design, davvero troppo striminzito

Vinto uno scontro, in Noob – The Factionless si sale di livello e si migliorano i punti vita e quelli mana per lanciare incantesimi di ogni genere, migliorando così l’impatto negli scontri. Proprio come in un comunissimo Final Fantasy o in un Octopath Traveler, le battaglie avvengono con due schieramenti separati composti dagli eroi del momento e dagli avversari da battere. La composizione delle offensive si gestisce attraverso una tabella in basso, in cui è possibile selezionare l’opzione dedicata per compiere le azioni in base alle situazioni che potrebbero capitare, tra cui difendersi e usare le abilità accessorie per sbaragliare i nemici. Anche se intuitive e chiare, le possibilità negli scontri sono molteplici. Il livello di sfida, chiaramente tarato verso il basso, non incentiva ad affrontare ulteriori battaglie in situazioni eccezionali. Complice una proposta maldestra dei dungeon, che non offrono battaglie e combattimenti memorabili, non sono presenti boss che spingono a dedicarcisi più del necessario, poiché alcuni di essi possono essere affrontati con estrema semplicità.

Scontri poco entusiasmanti e carismatici.

Noob – The Factionless, al riguardo, è più una proposta pensata per i piccini che per chi gioca ai JRPG da diverso tempo, avendone dimestichezza. Il game design, in tal senso, non è profondo e stenta a decollare in modo convincente, risultando come un progetto privo del guizzo creativo giusto per arrivare al cuore dei giocatori

.È una struttura che arranca, non lascia spazio alla fantasia del giocatore e non offre un’esperienza capace di appassionare, lasciando confusi

La parte da gioco di ruolo, in cui è necessario sperimentare e migliorare le proprie abilità, è ancora più frustrante e poco coerente rispetto alle aspettative: basta parlare con un personaggio non giocante per diventare inevitabilmente potenti e capaci, acquisendo una specializzazione che in precedenza era impossibile ottenere. È una struttura che arranca, non lascia spazio alla fantasia del giocatore e non offre un’esperienza capace di appassionare. Neppure la direzione artistica brilla in alcun modo, con scenari colorati ma spenti, privi della naturalezza che solo un mondo fantastico è in grado di offrire.

In Breve: Noob – The Factionless è un tentativo maldestro e poco rifinito di proporre un videogioco su una serie d’animazione canadese non molto conosciuta in Italia. Sprovvisto del guizzo giusto, risulta un videogioco che a stento raggiunge la sufficienza, lasciando il giocatore alla mercé di un mondo fantastico che non sorprende né affascina. Il game design, non trattato con particolare cura, avrebbe potuto essere più approfondito e curato. La storia, nonostante le due narrazioni implementate, non offre nulla di nuovo e risulta non pervenuta.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come gira:
La produzione, sotto il profilo tecnico, è vittima di problematiche relative al frame rate e a un’ottimizzazione non particolarmente riuscita. Inoltre, a non offrire un bel ricordo è la grafica di gioco: anche se semplice e chiaramente cartoon, lascia poco a desiderare.

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Pro

  • Un mondo fantasy ben confezionato / Di sicuro, molto adatto per i più piccini / I combattimenti a turni intrattengono

Contro

  • Impreciso nel game design / Poco fluido e rifinito / Mappa confusionaria e poco chiara / Alcune incertezze tecniche
6

Sufficiente

Cosa succede se unite letteratura, tanta curiosità e un mix letale di videogiochi indipendenti e di produzioni complesse? Otterrete Nicholas, un giovane virgulto che scrive tanto e vuole scrivere di più. Chiamato "Puji" ben prima di nascere, dovete dargli una penna per tenerlo calmo. O al massimo un pad.

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