Ratchet & Clank: Rift Apart – Recensione PC

PC PS5

L’onda anomala di esclusive PlayStation che approdano su PC non pare destinata a fermarsi, e non possiamo che gioire dell’arrivo di Ratchet & Clank: Rift Apart.

Sviluppatore / Publisher:  Insomniac Games e Nixxes Software / PlayStation PC Prezzo: € 59.99 Localizzazione: Presente Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PC e PS5 Data d’uscita: Già disponibile 

Era il 2021 quando Insomniac Games dimostrò che una tech demo poteva benissimo essere anche un capolavoro di giocabilità, o viceversa, con Ratchet & Clank: Rift Apart, esplosivo shooter platformer in terza persona con protagonista il Lombax più famoso dell’universo. Caricamenti impercettibili, grafica da urlo, azione adrenalinica, level design magistrale e una sceneggiatura degna del miglior Pixar lo resero una killer app per la PS5, come potete leggere nella recensione dell’epoca.




Due anni dopo, le capaci tastiere di Nixxes Software, studio olandese specializzato in porting, già responsabile delle ottime conversioni per PC di Marvel’s Spider-Man: Miles Morales e Shadow of the Tomb Raider, ci permettono di continuare la lotta senza quartiere contro il Dr. Nefarious colpi di tasti WASD e mouse, o addirittura sulla Steam Deck.

RATCHET & CLANK: RIFT APART, LA MIGLIOR GRAFICA È SU PC

Nonostante sia un orgoglioso possessore di PS5, non posso fare a meno di notare come l’aspetto grafico che tanto mi aveva meravigliato sulla console Sony appaia in alcuni contesti addirittura amatoriale se paragonato a quanto è in grado di offrire questa versione con tutti i settaggi spinti al massimo. Dalla peluria sui corpi di Ratchet e Rivet al dettaglio di modelli e riflessi, il passo compiuto in avanti è notevole. Ad un prezzo, ovviamente. Se non si dispone di un hardware high end e ci si vuole librare verso i 60fps ed oltre, è necessario spendere un po’ di tempo sul completissimo menu di setup calibrando le varie impostazioni. Nel mio caso sono passato dai 40fps – sebbene con alcuni crolli – della modalità ignorante “sparo tutto abbomba” ad un fantastico 60+ semplicemente abbassando la qualità di ombre in ray tracing, occlusione ambientale e rappresentazione dei peli. Downgrade percepito? Zero, considerando la natura frenetica del gameplay che non lascia il tempo di soffermarsi a disquisire sulla cromia di quel determinato pixel.

La generosa lista di impostazioni grafiche.

Ricordiamoci infatti che giochiamo per divertirci, non per sostenere una visita oculistica alla ricerca del minuto dettaglio. Buone notizie anche sul versante accessibilità, con una nutrita serie di opzioni per adattare vari aspetti della sfida alle proprie esigenze. C’è da dire che di base Ratchet & Clank: Rift Apart è abbastanza facile, quindi non abbiate paura di osare con il selettore della difficoltà.

DUAL SENSE O MOUSE E TASTIERA? DAVVERO NON CARICA MAI?

Collegando il Dual Sense tramite USB possiamo godere del feedback aptico, nonché usufruire del sistema di controlli così come lo avevano inizialmente concepito gli sviluppatori Insomniac. Ovviamente quando si tratta di ruotare la visuale e inquadrare un nemico nulla può battere il mouse, ma è anche vero che non esiste combinazione di tasti che possa tener testa a uno stick analogico, per cui il dilemma che si pone è: meglio una mira infallibile o un’eccellente capacità di movimento?

Nefarious City come non l’avete mai vista.

Ho provato entrambe le soluzioni, e ho finito per preferire il gamepad, anche in virtù della disposizione dei vari tasti da utilizzare durante il gioco. Per quanto riguarda i caricamenti, assenti – o meglio non percepiti – nella versione PS5, Ratchet & Clank: Rift Apart in questo caso mi ha mostrato per qualche istante la classica schermata nera di loading. Colpa delle texture più dettagliate? Dell’hardware non sfruttato a dovere? Davvero stiamo discutendo su qualche secondo di attesa? Sono presenti alcune imprecisioni nella gestione del 3D, che mi han portato a rimanere incastrato in elementi dello scenario costringendomi a ricaricare dall’ultimo checkpoint.

E LA STEAM DECK?

Dopo una prima attesa iniziale per calcolare gli shader, della durata di qualche minuto, possiamo malmenare gli sgherri del Dr. Nefarious anche sulla console di casa Valve, rinunciando a ombre e riflessi complessi ma mantenendo tutto il divertimento, con un’ottima fluidità.

Anche la Steam Deck regge bene il peso tecnico del gioco.

Le ridotte dimensioni dello schermo non fanno pesare l’impietoso gap grafico rispetto ai migliori sistemi Windows, ed in ogni caso il livello di dettaglio ottenuto è ottimo, date le non impressionanti caratteristiche hardware della console, sicuramente concepita per titoli meno esosi. Rimane dunque un must have anche per chi preferisce portare la propria macchina da gaming ovunque.

In Breve: Ratchet & Clank: Rift Apart trova la sua massima espressione su PC di fascia medio alta, garantendo una qualità grafica inarrivabile per la PS5. Il divertimento è garantito da azione frenetica, tonnellate di nemici da eliminare nei modi più creativi, storia intrigante, controlli intuitivi e reattivi, puzzle da risolvere, battaglie all’ultimo hitpoint, pianeti da esplorare, mount da cavalcare, segreti da scoprire e armi da potenziare. Un piccolo miracolo la versione per Steam Deck, che gestisce benissimo un gioco così impegnativo dal punto di vista hardware.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD / Steam Deck 512GB

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Pro

  • La miglior versione del miglior gioco con Ratchet & Clank / Graficamente stupendo / Ottimo anche sulla piccola Deck

Contro

  • Alcuni drastici cali di frame rate nei momenti più impensabili
9.3

Ottimo

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