Nessun dinosauro è stato maltrattato durante la realizzazione di Exoprimal. A parte quelli crivellati di proiettili. O bruciati vivi. O tagliati a fettine. O folgorati col taser.
Sviluppatore / Publisher: Capcom / Capcom Prezzo: € 59.99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Competitivo online PEGI: 16 Disponibile su: PC (Steam), PS5, PS4, Xbox Series X|S e Xbox One Data d’uscita: Già disponibile
Una delle grandi mancanze nel curriculum dell’homo sapiens è l’essere stato causa dell’estinzione dei dinosauri. Abbiamo cancellato dal pianeta il rinoceronte bianco settentrionale, la tigre di Giava, il tilacino e molti altri animali, grazie a intense attività di bracconaggio e devastazione dei loro habitat naturali, purtroppo però non eravamo presenti quando uno stupido meteorite ci ha rubato il lavoro. Ma nel 2040 ecco l’opportunità di rimediare a quell’orribile lacuna: improvvisamente i dinosauri tornano sulla Terra, minacciando l’umanità.
In qualità di piloti di Exosuit, sofisticati esoscheletri da combattimento, è nostro compito trasformare i lucertoloni in borsette e cinture. Exoprimal, il promettente multiplayer competitivo a squadre di Capcom che già mi aveva appassionato ai tempi della open beta è finalmente arrivato sui nostri monitor. Scopriamo assieme quanto è divertente estinguere di persona i rettili più grandi del Creato.
EXOPRIMAL, IL MULTIPLAYER COMPETITIVO CHE RACCONTA UNA STORIA
Se pensiamo ai colossi del multiplayer competitivo, quali Fortnite o League of Legends, possiamo notare come non vi sia alcuna trama: si entra e si gioca. Sebbene LoL abbia un proprio universo molto articolato, non vi è alcuna rivelazione durante le partite. Exoprimal invece, match dopo match, ci fornisce dettagli sull’accaduto tramite dei video log, mostrandoci anche le vicissitudini di diversi carismatici personaggi, in una storia che pare scritta da un Ed Wood contemporaneo.
Nonostante vi siano delle situazioni PvP, l’anima di Exoprimal è PvE a squadre, in cui bisogna completare tutte le missioni assegnate prima del team avversario
In Exoprimal, o perlomeno in questa prima stagione, non si combattono dinosauri in carne ed ossa, ma solo all’interno di simulazioni architettate da Lieviathan. A noi giocatori va benissimo così: gli scontri avvengono in ambienti che riproducono fedelmente il mondo reale, ma con la possibilità – tanto è tutto virtuale – di esagerare. Volete cento velociraptor? Eccoli sgorgare da un rift. Ho detto per caso duecento? Eccoli qui, tutti trecento. Dinosauri acidi? Prendete. Dinosauri stealth? Pronti. Dinosauri congelanti? Basta chiedere. Ci troviamo in un videogame nel videogame, in cui tutto è lecito, anche per quanto riguarda le Exosuit: le canoniche classi Tank, Healer e Ranger si arricchiscono con sotto modelli dagli stili di combattimento molto diversi, dal samurai al lanciagranate, passando per l’Hulk della situazione che stende i mostri a pugni. Si possono cambiare durante il match, iniziando magari con un bestione corazzato per proseguire con un curatore, a seconda dell’evolversi della situazione.
Exoprimal è un videogame nel videogame, in cui tutto è possibile: orde di dinosauri che piovono dal cielo da uccidere a fucilate, a fil di spada, e anche pugni
L’anima di Exoprimal è PvE a squadre, e dobbiamo completare i compiti assegnatici da Leviathan prima degli avversari. E qui arriva una nota dolente: missioni, mappe e tipi di bestiacce inizialmente sono ridotte all’osso, e si sbloccano solo progredendo nella storia, quasi fosse un gioco in single player. Paradossalmente, era molto più avvincente la demo di quanto non lo sia la versione definitiva per le prime quattro o cinque ore. Dopodiché, si raggiunge il livello necessario per godere di tutti i contenuti, che arricchiscono le battaglie facendoci ballare tra stermino totale di dinosauri, difesa di determinate aree, missioni di scorta, una specie di capture the flag e la temporanea alleanza con il team avversario per sconfiggere un super T Rex. Alla fine di ogni match, riceveremo punti esperienza e valuta da spendere per abbellire e potenziare le nostre Exosuit, in vista della prossima run.
E GLI ACQUISTI IN GAME? COME FORTNITE
Quando da qualche parte nello schermo mi appaiono imperdibili offerte – si fa per dire – di contenuti aggiuntivi da acquistare con euro sonanti, provo sempre un brivido lungo la schiena, dovuto al gelido fiato del pay to win che come Viola Valentino mi sussurra “comprami, io sono in vendita”. Fortunatamente, Exoprimal non mette a disposizione alcun perk esclusivo per chi volesse acquistare pass battaglia o bundle di vario tipo, offrendo solo degli upgrade estetici come già visto in Fortnite.
La progressione per chi è disposto a spendere sarà un po’ più veloce, ma una volta arrivati all’endgame non vi saranno differenze tra chi si è dato allo shopping e chi no. Decisamente una buona politica, unita ad una pianificazione eccellente per quanto riguarda l’inserimento di nuovi contenuti, con due importanti crossover – Street Fighter 6 e Monster Hunter – già annunciati.
Ho solo trovato un po’ inelegante chiedere al volo altri 10 euro per il primo battle pass
In Breve: Exoprimal è un PvEvP decisamente originale, con varie modalità di gioco in grado di garantire partite sempre diverse, anche se indubbiamente le più emozionanti sono quelle in cui vi sono scontri diretti con la squadra avversaria. La storia è piacevole da seguire, e non sarebbe un problema scoprirla a poco a poco, se ciò non influenzasse anche le opzioni a disposizione durante il multiplayer. In questo modo, il gioco non mostra da subito tutte le proprie potenzialità, quasi fosse un free to play che deve convincerci ad effettuare l’upgrade per sbloccare il prodotto completo. Il problema è che è un Premium, e potrebbe non piacere a chi vuole tutto al day one.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 9 6900HS, 16GB RAM, GeForce RTX 3080, SSD
Com’è, Come Gira: Tecnicamente impeccabile, senza mai tentennamento alcuno, sia dal punto di vista delle pure prestazioni che del netcode. Attesa nel lobby, prima di iniziare a giocare, intorno al minuto.