Wall World – Recensione

PC

Guidare un ragno meccanico gigante per scalare una muraglia colossale creato chissà quando e da chissà chi. Estrarre risorse da suddetta cinta muraria, facendo attenzione ai mostri che provano a fermarci. Morire spesso e ricominciare daccapo. Questo è Wall World.

Sviluppatore / Publisher: Alawar Premium / Alawar Premium Prezzo: N.D. Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: N.D. Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store, GOG) Data di Lancio: 5 aprile 2023

Il videogioco sviluppato da Alawar Premium non nasconde mai il suo padre putativo: Wall World si ispira chiaramente a Dome Keeper. Di fatto siamo di fronte a un’opera che copia quasi pedissequamente l’indie di Bippinbits pubblicato lo scorso settembre. Cambia la prospettiva, si scava da sinistra a destra piuttosto che dall’alto verso il basso verticale a orizzontale; la base è semovente e non fissa; c’è qualche differenza nel sistema di progressione, ma in linea di massima siamo di fronte a un prodotto sottomarca che prova a intercettare una parte della clientela del brand più famoso.




Oppure, per usare un termine molto usato dalle mie parti, possiamo dire che Wall World è il pezzotto di Dome Keeper. Offre le stesse cose – spesso di qualità decisamente inferiore – ma riesce a punzecchiare gli stessi stimoli neurali solleticati dall’originale. D’altronde di giochi così, cloni spudorati di titoli di successo intendo, ne abbiamo visti tanti nel corso dei decenni e di certo quello realizzato da Alawar non sarà l’ultimo.

LE FONDAMENTA DI WALL WORLD

Faccio un passo indietro per chi non ha mai sentito parlare di Dome Keeper, e dunque non conosce il punto di riferimento del videogioco in esame. Le basi del gameplay di Wall World sono fondamentalmente le stesse. All’inizio di una partita ci troviamo all’interno del nostro ragno meccanico, aggrappati a una parete rocciosa, alla ricerca di un punto d’ingresso di una miniera. Una volta raggiunto un giacimento minerario dobbiamo agganciare il ragno al punto di ancoraggio, uscire dal ragno e iniziare a scavare con la nostra fida trivella.

Wall World recensione 05

Per scavare più facilmente basta comprare il potenziamento che sblocca più raggi della trivella. Peccato che scompaia al game over.

Scavando si raccolgono minerali di vario tipo, da quelli più comuni a quelli più rari, i quali devono essere raccolti con una sorta di aspirapolvere giganti. Una volta riempito il serbatoio dell’aspirapolvere è necessario tornare al ragno per depositare i minerali. Raggiunto il ragno possiamo investire i materiali raccolti per potenziare le caratteristiche del personaggio, magari aumentandone la velocità di movimento, oppure ottimizzando la capacità di perforazione della trivella, o ancora è possibile migliorare le armi in dotazione al ragno.

A intervalli regolari bisogna far fronte a orde di nemici di intensità crescente

Sì perché a intervalli regolari bisogna far fronte a orde di nemici di intensità crescente che proveranno a metterci i bastoni tra le ruote. Quando ciò accade è necessario collegarsi nuovamente al ragno per manovrare le armi in torretta, utilizzare eventuali abilità speciali, e spostarsi per evitare i colpi dei mostri. Eliminati tutti i nemici si può tornare a scavare in sicurezza, perlomeno fino all’ondata successiva. Dopo un certo numero di minuti, inizialmente venti e successivamente quindici, compare un boss molto più coriaceo da abbattere per poter continuare. Nell’eventualità tutt’altro che remota che il ragno venga distrutto durante uno scontro, ecco che la capsula di salvataggio del pilota viene espulsa e bisognerà ricominciare dall’inizio.

UNA PROGRESSIONE DA RIVEDERE

Ed è qui che Wall World mostra la sua natura roguelite, giacché tra una escursione e l’altra si perde tutto tranne una risorsa specifica, la polvere, che viene mantenuta anche dopo il game over. La polvere viene accumulata all’eliminazione di ogni singolo blocco scavato e può essere spesa dopo ogni partita per sbloccare potenziamenti permanenti.

Wall World recensione 01

Nell’officina si possono acquistare i potenziamenti permanenti.

Peccato che questi riguardino esclusivamente il ragno. Ciò significa che è possibile potenziarne la corazza, migliorarne la velocità di movimento, aumentare in maniera quasi impercettibile l’intervallo tra un’orda e l’altra, e così via. Non si possono migliorare le statistiche del personaggio e della trivella, che ogni volta ripartono da zero. Inoltre, questi potenziamenti costano uno sproposito in rapporto alla loro effettiva utilità. C’è un problema non trascurabile di bilanciamento dell’esperienza, fin troppo legata al caso e poco all’effettiva progressione o all’abilità del giocatore.

C’è un problema non trascurabile di bilanciamento dell’esperienza

Perché legata al caso, vi starete chiedendo? Al di là del fatto che in Wall World la struttura dei livelli, delle miniere e delle risorse che si trovano al loro interno è tutta procedurale, il gioco permette di acquisire anche dei potenziamenti casuali se si ha la fortuna di trovarli mentre si scava la roccia. Questi power-up non vengono mantenuti di partita in partita e possono essere di vario tipo, ma alcuni sono molto più utili di altri. Anzi, un paio sono addirittura indispensabili per la buona riuscita dell’escursione, per esempio quello che rende perforanti tutti i colpi di un’arma, ma non è detto che l’algoritmo di generazione procedurale si degni di inserirli nella partita. Spesso non è così, infatti, tanto che se certi potenziamenti non spuntano nelle prime fasi di un’escursione conviene ricominciare daccapo per non rischiare di perdere tempo fino all’inevitabile sconfitta.

Wall World recensione 02

Quella sfera incastonata nella roccia è un potenziamento casuale.

Ecco, quando giocando a un videogioco si ha l’impressione di aver buttato il proprio tempo c’è sicuramente qualcosa che non va. A questo punto perché perdere tempo con un clone quando l’originale fa tutto quello che fa Wall World, ma meglio? A voi la risposta.

In Breve: Wall World è un clone spudorato di Dome Keeper che però è afflitto da un problema gravissimo: non ha alcun rispetto per il tempo dei giocatori. Il suo sistema di progressione ha poco senso, inoltre la buona riuscita di una run è legata esclusivamente all’acquisizione di potenziamenti casuali che spesso non vengono generati dall’algoritmo di creazione procedurale. A questo punto meglio puntare direttamente all’originale: Dome Keeper è lì che vi aspetta.

Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD / Steam Deck
Com’è, Come Gira: Giocato a 2560×1440. Wall World è un videogioco molto leggero che potrebbe girare senza problemi su qualsiasi hardware degli ultimi dieci anni. Provato anche su Steam Deck: non si registrano criticità.

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Pro

  • Fondamenta ludiche interessanti… / Visivamente gradevole.

Contro

  • …ma è il pezzotto di Dome Keeper. / Progressione da rivedere completamente. / Nessun rispetto per il tempo dei giocatori.
5

Insufficiente

Le leggende narrano che a Potenza ci sia un antro dentro al quale vive una misteriosa creatura chiamata Alteridan. In realtà è solo il nostro Daniele, che alterna stati diurni di brillantezza ad altri notturni dove i suoi amici non hanno ancora capito che non conviene fargli assumere troppo alcol.

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