La morte è un processo naturale. C’è chi dice che dia un senso alla vita. Ma chi si prende la responsabilità di ogni vita spezzata? Vi presento Have a Nice Death.
Sviluppatore / Publisher: Magic Design Studios / Gearbox Publishing Prezzo: € 24,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile su: PC (Steam), Switch Data di uscita: 22 marzo
La premessa narrativa di Have a Nice Death, il nuovo titolo di Magic Design Studios e edito da Gearbox Publishing, è: la morte dopo anni di fatiche apre una sua società, la Death Inc., e si rinchiude in ufficio a timbrare carte su carte.
Questo infinito processo la fa rimpicciolire e la fa impazzire per il troppo lavoro. Qualcosa non va, ci sono troppi morti. Guerre, carestie, clima impazzito stanno mietendo milioni di vittime, più di quante dovrebbero. Stanca di tutto questo, la morte riprende la sua vecchia falce e decide di fare qualche “taglio al personale”.
IL RISVEGLIO
Have a Nice Death è un rogue-lite 2D a scorrimento orizzontale tranquillamente affiancabile a Dead Cells. Con quest’ultimo non condivide, infatti, solo la natura rogue, ma anche la splendida fluidità dei movimenti e la possibilità di correre come un pazzo senza necessariamente uccidere tutti i minion lungo la strada. In più, proprio come in qualsiasi rogue-lite che si rispetti, dopo ogni run, che sia vittoriosa o meno, il giocatore si porterà dietro livelli e monete guadagnate, potendo così ampliare il proprio arsenale per le partite successive o ottenendo bonus passivi molto utili.
Have a Nice Death condivide molto con Dead Cells: la natura rogue, ma anche la fluidità dei movimenti e la possibilità non uccidere tutti
A coronare l’aspetto non prettamente legato alle meccaniche di gioco (anche se fondamentale per riuscire non solo a comprendere la narrativa ma proprio a giocare) una colonna sonora allegra, ancora una volta con reminiscenze disneyane, che abbraccia la cupezza del titolo e trascina il giocatore in loop di partite da cui è veramente difficile uscire.
LA BATTAGLIA
Passiamo ora alle meccaniche di gioco. Rogue-lite, quindi permadeath: se morite dovete ricominciare la run. Quindi imparare a giocare sarà difficilissimo… e invece no. In realtà il giocatore ha a disposizione pochissime mosse e capire come muoversi, quali perk prendere e quali armi tenere, dopo qualche run risulterà abbastanza semplice. I tasti da premere sono X per le combo con l’arma principale (sì, conviene giocare con il gamepad, con la tastiera è complicato), Y e B per le abilità secondarie e i dorsali per curarsi, usare l’abilità speciale e per la schivata.
Rogue-lite, quindi permadeath: se morite dovete ricominciare la run. Quindi imparare a giocare sarà difficilissimo… e invece no
La struttura dei livelli e la possibilità di guardare la mappa possono trarre in inganno e far pensare che si tratti di un metroidvania. Addirittura c’è chi lo ha affiancato a Hollow Knight solo per i tre pallini della cura nell’HUD e la barra della vita e del mana. Ovviamente Have a Nice Death con la mappa interconnessa dei metroidvania c’entra poco o nulla. Ogni piano di ogni livello ha sì una mappa, ma è praticamente inutile. Tirando dritto e conoscendo quelle due o tre aree segrete, in un attimo otterrete tutti gli oggetti e arriverete alla porta del piano successivo. Le mappe di per sé non è che siano così brillanti, anzi, se proprio dobbiamo trovare un difetto al gioco è alla poca identità di ogni area che bisogna guardare.
Le mappe non è che siano così brillanti e ben caratterizzate, tutt’altro: la scarsa identità di ciascuna area è il difetto principale del gioco
Si tratta, però, di cercare l’ago in un pagliaio. Il resto del gioco è talmente fluido e bello e i boss sono così vari e divertenti da imparare che soffermarsi su queste cose è veramente voler cercare un difetto a tutti i costi. Invece, per quanto mi riguarda, un difetto di design c’è, ed è la gestione della difficoltà. Come ho già detto in modalità normale il gioco se si è avvezzi al genere non offre questa sfida insormontabile, ma giustamente gli sviluppatori hanno aggiunto una modalità facile per tutti coloro che voglio una sfida ancora più leggera. Stringendo molto nella modalità facile si resiste di più ai colpi, quindi sì, ok, è più facile ma i pattern e i drop sempre quelli rimangono, se non si è bravi a schivare si muore comunque subito. Come ho detto è un Rogue-lite, quindi dopo ogni run rimane qualcosa al giocatore: salendo di livello si sbloccano abilità passive o zone; con i soldi, invece, si possono comprare nuove armi o nuovi oggetti.
Se si è avvezzi al genere Have a Nice Death non offre una sfida insormontabile, ma giustamente gli sviluppatori hanno aggiunto una modalità facile
HAVE A NICE DEATH
Siamo arrivati alla conclusione di questa recensione e come avrete capito il gioco mi è piaciuto moltissimo. Vorrei, però, soffermami velocemente sulle tematiche trattate da Have a Nice Death. È vero, è un gioco ironico, divertente, pieno di personaggi carismatici, ma lancia un messaggio ben preciso: questa società ci sta distruggendo e lavorare troppo fa male. Noi, in fondo, siamo la morte: relegati nei nostri uffici a fare un lavoro monotono mentre fuori imperversano pandemie e problemi climatici che potrebbero portare all’estinzione della specie. Non solo, ma siamo così tanto abituati ad un sistema dove produrre è l’unico obiettivo, che ci dimentichiamo della nostra salute mentale.
Per questo motivo con il suo umorismo Have a Nice Death ci ricorda che i momenti che passiamo giocando sono pochi rispetto a quelli che passiamo lavorando e che forse dovremmo prenderci più pause prima di finire in burnout come la protagonista. Vi ho parlato di delicatezza nel trattare certi temi e gli sviluppatori di Magic Design Studios lo sono stati non solo in game ma anche con il disclaimer iniziale.
il gioco vi avvisa che i temi trattati sono tutt’altro che divertenti e lontani dalla quotidianità
In Breve: Have a Nice Death è un bellissimo esempio di rogue-lite. Veloce, stupendo da vedere e divertente da giocare. Con il suo dark humour, inoltre, tocca tematiche delicate come il crunch, il burnout e i problemi di una società incentrata troppo sul lavoro e poco sulla persona. Have a Nice Death è un must-have sia per chi cerca una sfida, sia per chi vuole qualcosa di leggero da giocare nei momenti di pausa e si vuole godere qualche bella animazione.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7 9th gen, 16 GB di RAM, GeForce GTX 1660 ti, SSD
Com’è, come Gira: Praticamente perfetto, le richieste sono davvero basse e mantiene un frame rate stabile anche con tanti elementi a schermo. Per chi possiede Steam Deck, il gioco ha il “bollino” verificato e gira alla perfezione.