World of Warcraft celebra il suo diciottesimo anno di vita con Dragonflight, un’espansione ambientata sulle Isole dei Draghi, un misterioso continente pervaso da un odio millenario che minaccia di devastare Azeroth.
Sviluppatore / Publisher: Blizzard Entertainment / Blizzard Entertainment Prezzo: 49,99 euro Localizzazione: Completa Multiplayer: Online competitivo PEGI: 12 Disponibile su: PC (Battle.net) Data di Lancio: 29 novembre 2022
Alexstrasza e gli Stormi dei Draghi hanno bisogno di noi, eroi tornati dall’Aldilà ancora una volta chiamati a rimboccarci le maniche dell’armatura per rovinare gli oscuri piani di Raszageth, la Mangiatempeste.
IL FASCINO DEI DRAGHI
Sul nuovo continente riemerso da un sonno di 10.000 anni, Raszageth e i Primalisti mirano a liberare le Incarnazioni rinchiuse nelle Segrete delle Incarnazioni per epurare Azeroth dall’influenza dei Titani. Questo l’incipit di un viaggio dal 60 al 70 che comincia appena si mette piede sulle Sponde del Risveglio.
Raszageth e i Primalisti mirano a liberare le Incarnazioni per epurare Azeroth dall’influenza dei Titani
A differenza di quanto avvenuto in passato, le Isole del Risveglio non mi hanno entusiasmato per caratterizzazione e world design: pur apprezzando il legame fra la natura selvaggia e le forze primordiali, esplorandole non ho avvertito i consueti sentori d’Incredibile.
A differenza di quanto avvenuto in passato, le Isole del Risveglio non mi hanno entusiasmato
Ognuna delle quattro regioni dà una mount volante utilizzabile sulle Isole dei Draghi, una novità che alleggerisce non poco la corsa al level cap. Il Volo Draconico va padroneggiato, ci sono delle limitazioni e “finire la benzina” in mezzo al nulla non è raro, ma la caccia ai Glifi dei Draghi sparsi ovunque consente di sbloccare ulteriori skill in un albero dei talenti specifico. Diventare un vero Cavalcadraghi non è obbligatorio, ci mancherebbe, e se è per questo non è obbligatorio nemmeno creare un Dracthyr, però è un peccato perdersi la prima combinazione razza/classe di World of Warcraft.
la caccia ai Glifi dei Draghi sparsi ovunque consente di sbloccare ulteriori skill in un albero dei talenti specifico
Da bravi draghi quali sono, i Dracthyr possono sputare fuoco in un cono frontale dopo un breve caricamento, planare e potenziare delle skill per massimizzarne gli effetti, tutte feature che li rendono intriganti agli occhi di chi desidera qualcosa di diverso rispetto al solito.
IL CORAGGIO DI DRAGONFLIGHT
Le novità più convincenti sono legate ai draghi, il tema principale dell’espansione nonché protagonisti insieme a noi, di una storia che riavvicina i fan della lore storica riesumando gli Stormi dei Draghi. Dragonflight però è anche il tentativo d’evolvere l’MMORPG di Blizzard, non dimentichiamo che World of Warcraft risale al 2004. Per rinnovare la struttura portante i devs hanno ritoccato i talenti, le professioni e l’HUD.
Per rinnovare la struttura portante i devs hanno ritoccato i talenti, le professioni e l’HUD
Lo stesso vale per le professioni, ora percepite più importanti che mai grazie alle modifiche fra cui spiccano le Specializzazioni e gli Ordini dell’Artigianato, un sistema di domanda/offerta che funziona in modo simile alla Casa d’Aste.
le professioni ora sono percepite più importanti che mai grazie alle modifiche fra cui spiccano le Specializzazioni e gli Ordini dell’Artigianato
LA TIMIDEZZA DI BLIZZARD
Passi in avanti che invece non si scorgono nel quest design e soprattutto nell’endgame, il sogno di contenuti d’alto livello originali sfuma appena si viene accolti dal “solito” festival di attività PvE/PvP. Il recente avvio della Stagione 1 di Dragonflight ha aperto le porte delle Segrete delle Incursioni, il raid finale dove ci aspetta Raszageth, che ha dato il via alla Stagione 1 delle Mitiche+ e del PvP.
non si scorgono passi in avanti nel quest design e soprattutto nell’endgame
Non amo l’impostazione che obbliga al grind se si vuole progredire con la storia, ma non è una novità sicché chi non vedeva l’ora di tuffarsi in un altro “loop d’attività” si sentirà subito a suo agio una volta raggiunto il 70. Una parentesi prima della conclusione: completando la campagna la prima volta si sblocca la modalità Avventura, la quale permette di affrontare la storia con i pg secondari scegliendo in libertà le tappe del viaggio e offre una serie di vantaggi.
Il drago è tratto, ordunque: su un piatto della bilancia ci sono il Volo Draconico, i Dracthyr e una ristrutturazione più o meno azzeccata, sull’altro dei dungeon e un nuovo continente non particolarmente ispirati oltre a un endgame che come impostazione sa di già visto.
il risultato è un’evoluzione parziale di World of Warcraft e una buona espansione a cui avrebbe giovato un pizzico di coraggio e creatività in più
In breve: Il coraggio dimostrato dagli interventi alle colonne portanti del mitico MMORPG, dal Volo Draconico e dai Dracthyr è controbilanciato dalla timidezza delle Isole dei Draghi, dei nuovi dungeon e di un endgame che non ha intenzione di stupire con effetti speciali, ecco cosa rende parziale l’evoluzione di World of Warcraft. Esclusi dal giudizio quegli elementi ad oggi non valutabili, Dragonflight è una buona espansione che farà la gioia di chi ama il modus operandi tradizionale, ma che avrebbe potuto ambire ad altri traguardi se avesse osato maggiormente sotto il profilo creativo e del design.
Piattaforma di Prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 16 GB di RAM e SSD
Com’è, Come gira: I miglioramenti visivi della precedente espansione sono confermati nonostante delle cut-scenes in cui si evincono fin troppo palesemente tutti i diciotto anni di World of Warcraft. Nessun problema di fluidità in 1440p con il PC di prova, colonna sonora epica al punto giusto pur senza raggiungere la qualità di Shadowlands.