L’oro, la ricchezza, il potere è ciò che più l’uomo anela. Scala le montagne, affronta pericoli, trova il coraggio di andare oltre la propria zona sicura in nome della sola dea avidità. Bravery and Greed di Rekka Games, pubblicato da Team17, è il concentrato di questo desiderio tutto umano. È l’uomo che non teme la morte né sua né dei suoi compagni.
Sviluppatore / Publisher: Rekka Games / Team17 Prezzo: N.D. Localizzazione: Testi PEGI: 7 Multiplayer: Co-op locale a schermo condiviso e Co-op online Disponibile su: PC (Steam), Nintendo Switch, PS4, Xbox One Data di lancio: 15 novembre 2022
Bravery and Greed ha una storia appena appena accennata. È normale, stiamo parlando di un roguelite co-op, quello che ci interessa come giocatori è che si picchi bene la marmaglia e che ci siano boss fighi da triturare. Anche se buttata lì, però, la storia di dover raccogliere quattro oggetti in quattro aree diverse per poter accedere al boss finale, fa colore.
Dona al gioco quel senso di mistico, di fantasy che tanto piace a noi nerd cresciuti a pane e Signore degli Anelli (o se come me siete nati nel ’96 con le Cronache del Mondo Emerso). Per il resto, avere il mago invece di un fuciliere random o il guerriero invece di un tizio ubriaco con una mazza da baseball, non cambia granché molto. La struttura del gioco è quella, semplice ed efficace a suo modo. Il resto è un plus.
JOLLY COOPERATION
Smarcato il capitolo storia, vorrei parlarvi non solo del gameplay, ma del vero cuore del gioco: la componente cooperativa. Il titolo se la cava bene anche in single player, ma senti che manca qualcosa. A partire dall’interfaccia iniziale è chiaro che senza un compagno di viaggio Bravery and Greed è un semplice roguelite 2D a scorrimento orizzontale con mostri vari da far fuori. Tutto il loot è tuo, scegli tu il ritmo di esplorazione, scegli anche cosa comprare al negozio e non devi spartire con nessuno le cure trovate nei barili o in giro per la mappa.
Come Re Mida non guardo in faccia a nessuno, trasformo in oro i miei alleati
Non solo, ma anche l’esplorazione in mappa ne risente e, se proprio vogliamo essere precisi, l’esperienza è diversa tra co-op locale a schermo condiviso e multiplayer online. Giocando in co-op locale la telecamera seguirà il primo giocatore, creando in realtà non pochi problemi durante le battaglie più concitate. Se il primo giocatore si sposta troppo la telecamera si allontana fino a quando il secondo giocatore non verrà teletrasportato automaticamente (cosa che potete sfruttare per farlo finire sulle spine senza che lui possa reagire). Sì, lo so che lo state pensando, è gestita male. Giocando in modalità multiplayer online, invece, le telecamere saranno separate, permettendo ai giocatori di dividersi e esplorare la mappa, affrontare stanze e chi più ne ha più ne metta in totale autonomia. In questo caso hanno fatto, per fortuna, un ottimo lavoro.
Ho sempre parlato, finora, di due giocatori non a caso. Purtroppo, ho avuto modo di provare il gioco sia in co-op locale che online solo con un’altra persona, ma per entrambe le modalità è possibile creare un party fino a 4 giocatori. Addirittura, è possibile mischiare co-op locale con multiplayer online, aprendo la stanza e collegando due gamepad alla console di gioco e, ovviamente, invitando l’altro o gli altri giocatori online in partita. I server funzionano bene e il co-op locale anche usando Parsec se la cava egregiamente.
AMMAZZATI CHE TI AMMAZZA:
Perché ho iniziato parlando del co-op però? Perché se il co-op rende tutto molto bello, il resto del gioco è carino ma non così eccellente. È un roguelite, l’abbiamo capito. Significa che i livelli sono consequenziali (in realtà non è proprio così ma sarebbe spoiler quindi taccio), che sono generati randomicamente e che alla morte non perdi tutto (quelli con la permadeath si chiamano roguelike). Ora, la struttura come ho detto sopra è molto semplice: affronti il primo livello, sconfiggi il boss, passi al prossimo livello.
All’inizio dovrete scegliere un personaggio tra mago, barbara, ninja e guerriero. Ognuno con le sue combo e le sue peculiarità. In ogni livello ci stanno circa tre altari dove potenziarsi (sì, ci sono i potenziamenti anche qui, come in qualsiasi roguelite che si rispetti) e dopo qualche partita imparerete a riconoscere agilmente come raggiungerli. Prendendo il primo upgrade dovrete scegliere tra quattro strade diverse. Una volta scelta la via, per il resto della partita quest’ultima deciderà quali abilità passive casuali potrete ottenere..
La strada, una volta scelta,, deciderà quali abilità passive casuali potrete ottenere
Re Mida è avido. Forse troppo avido
In conclusione, Bravery and Greed forse pecca di avarizia. La stessa che per tutto il gioco ci spinge a farmare soldi su soldi. Meno equipaggiamenti inutili e più boss avrebbero reso le partite più dinamiche e interessanti. Ad oggi imparati i pattern basta selezionare i personaggi e i potenziamenti giusti e tutto si scioglie come burro su una pentola riscaldata. Questo non significa che è un brutto gioco eh, anzi, è veramente tanto divertente in compagnia e, detto tra noi, è tranquillamente patchabile. Non sono proprio un grande fan delle patch, ma per i roguelite che vivono di bilanciamento posso chiudere un occhio. E questo è un gioco che, in fondo, qualche ora di gameplay se la merita.
In Breve: Bravery and Greed è un gioco divertente con tante buone idee ma che sembra lasciato quasi lì a se stesso. Ottima la co-op che tiene da sola in piedi il titolo ma troppi equipaggiamenti inutili, pochi boss e una chiarezza nelle fasi di combattimento non proprio cristallina. Rimane comunque una bellissima esperienza da fare con gli amici.
Piattaforma di prova: PC(Steam)
Configurazione di prova: I7 9th gen, 16 GB RAM, GeForce GTX 1660 ti, SSD
Com’è, Come gira: Frame Rate stabile, ottimo anche in co-op locale e con Parsec e i server funzionano molto bene.