Squad 51 vs. the Flying Saucers – Recensione

PC PS4 Switch Xbox One

Difficile inventarsi qualcosa di più bizzarro: Squad 51 vs the Flysing Saucers è una versione in bianco e nero di R-Type realizzata come se fosse un B-movie del dopoguerra.

Sviluppatore / Publisher: Loomiarts / Fehorama Filmes / WhisperGames / Assemble Entertainment Prezzo: 16,79 euro Localizzazione: Testi Multiplayer: Locale PEGI: N.D. Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, Nintendo Switch, Xbox One Data di Lancio: Disponibile

Essere figli degli anni Settanta ha indubbiamente i suoi vantaggi, in fatto di aneddoti da raccontare. Quando ero piccolo, all’oratorio vicino casa mia, i frati erano soliti organizzare la proiezione di film in una sala allestita nella struttura. Spesso si trattava di pellicole molto vecchie che il circuito dei cinema aveva già dismesso da tempo; roba da cineamatori, visto che il mercato dell’home video neanche esisteva. Squad 51 vs. the Flying SaucersÈ così che l’allora Paolino poté godersi alcuni dei più truci B-movie di fantascienza degli anni ‘50, che le prime TV private mettevano in onda allo scoccare della mezzanotte, in alternativa a qualche spogliarello. Tra alieni che invadevano la terra coi loro dischi volanti, scienziati che eseguivano folli esperimenti sulle persone e mostri che terrorizzavano le città, nell’involontario pallore del cinema in bianco e nero c’era sicuramente di che intrattenersi, spaventarsi e poi ridere di gusto all’idea.

UNA GENUINA POTENZA ESPRESSIVA

Rivedere pellicole come “La cosa da un altro mondo”, “L’invasione degli ultracorpi” o “L’esperimento del dottor K” – gli originali, non i rifacimenti moderni – sicuramente oggi non fa più paura a nessuno: gli effetti speciali dell’epoca lasciavano piuttosto a desiderare in fatto di realismo e gli ingenui fotomontaggi degli anni ‘50, neanche troppo mascherati dalla monocromia, al massimo muovono a compassione.Ma quelle pellicole hanno lasciato un segno indelebile nella storia del cinema, tanto da essere più volte citate (e celebrate) anche nelle opere moderne.

Squad 51 fa un adorabile cross over tra i cliché della fantascienza vintage e le più moderne abitudini degli shooter a scorrimento

Una di queste è senz’altro Squad 51 vs the Flying Saucers, uno sparatutto 2D a scorrimento orizzontale realizzato come uno dei suddetti B-movie: interamente in bianco e nero, con quattro aerei d’epoca come protagonisti e un adorabile cross over tra i cliché della fantascienza vintage e le più moderne abitudini di questo genere di giochi. Oltre all’armamento progressivo, ormai assodato da decenni, troviamo un sistema di add on e di miglioramenti vari, oltre che gl’immancabili achievement.

STORIA DI UNA RIBELLIONE

Il tema è uno dei più classici della science fiction: un brutto giorno, dallo spazio profondo, arrivano gli emissari di un’avanzatissima razza aliena a bordo della loro astronave ma, invece di rapire gli uomini e devastare le città, si presentano in modo amichevole prospettando una fruttuosa collaborazione interplanetaria e un futuro di prosperità per la razza umana, sfruttando l’avidità dei politici per garantirsi la nostra sottomissione.

Squad 51 vs. the Flying Saucers

Ebbene sì, dovrete combattere anche contro lo spaventoso Distruttore di Mondi!

Comincia così per gli esseri umani una nuova era di schiavitù, in cui nulla sfugge al controllo del terribile Zarog, alieno dai modi affabili ma dalla pelle di lucertola.

Il tema è uno dei più classici della science fiction

Suo è il compito di gestire, con il placet della governance umana, gli affari della Vega Corporation, una multinazionale dedicata all’estrazione e alla lavorazione dei metalli pesanti che, chiaramente, diventano una proprietà aliena più o meno come le vite di chi ci lavora all’interno. Rapidamente, l’intera economia mondiale comincia a ruotare attorno agli affari della società “più che straniera” e l’opinione pubblica viene costantemente indirizzata verso il leale asservimento ai nuovi padroni. Solo la Squadra 51, un manipolo di coraggiosi piloti reduci della Seconda Guerra Mondiale, ha il coraggio di organizzare la resistenza e sferrare una serie di attacchi aerei contro alcuni impianti strategici, fino ad arrivare al cuore del comando nemico.

UN PO’ GIOCO, UN PO’ FILM

Unirsi alla Resistenza contro l’invasore alieno è un’esperienza ludica “vecchio stampo” con un graditissimo regalo, la possibilità di godersi un film – con attori in carne e ossa, e tanta computer graphics in sovrapposizione – tra un livello e l’altro, grazie all’inserimento di numerose scene in full motion video. Chiaramente, stiamo parlando di un moderno B-movie nello stile dell’epoca, con tanto di recitazione “accorata”, musiche avvincenti e “finti effetti speciali” volutamente poveri, precisamente allo scopo di ricreare lo stesso impatto scenico dei classici a cui è ispirato. C’è perfino uno shader che applica costantemente l’effetto “vecchia pellicola in movimento”, con tanto di polvere e finto tremolio dell’immagine.

Unirsi alla Resistenza è un’esperienza ludica “vecchio stampo” con un graditissimo regalo, la possibilità di godersi un film avanzando nei livelli

Nelle sezioni più squisitamente shootemuppate, invece, l’impressione è quella di affrontare una distopica interpretazione vintage di R-Type Final 2, con tanto di scenari in movimento e cambi di inquadratura. Il mix è ben fatto e funziona alla grande: nelle nostre missioni siamo costantemente accompagnati da un’azzeccata e rutilante colonna sonora “d’epoca” e dalle ansiogene comunicazioni via radio dei nostri compagni di squadra, le cui gesta sono spesso immortalate sullo sfondo e le possiamo osservare durante l’azione.

Squad 51 vs. the Flying Saucers

Le scene in full motion video sono molto divertenti anche se… beh, non vinceranno un Oscar.

Squad 51 è di per sé piuttosto facile e lo completerete in un paio di giorni, ma per finirlo veramente avrete parecchio da sudare, visto che alla fine di ogni livello si possono guadagnare da una a tre stelle in base all’operato. Il sistema di progressione permette di scegliere quali armi accessorie usare e che tipo di potenziamenti adottare: questi normalmente permangono tra una partita e l’altra ma, per i veri duri, esiste una “modalità resistenza” che riproduce in tutto e per tutto l’esperienza arcade da sala giochi, facendoci ripartire da capo, con pochi “continue”, senza potenziamenti a ogni nuova partita. Ed è su questa che si misurano gli attributi dei piloti più capaci (con tanto di classifica mondiale on line).

In Breve: Se siete stati bambini negli anni Settanta e cercate qualcosa di originale e affascinante, Squad 51 vs the Flying Saucers è proprio ciò che fa al caso vostro: senz’ombra di dubbio uno dei giochi più avvincenti a cui ho messo mano negli ultimi mesi. Il mio eccessivo entusiasmo, tuttavia, può essere motivato da meccanismi nostalgici, legati ai miei più lontani ricordi dell’infanzia e da un genere di gioco, gli shooter a scorrimento, che andava per la maggiore durante la mia adolescenza. Al netto di tutto questo, rimane un titolo che fa proprie tutte le regole, tutte le tradizioni e gli archetipi del genere, con un’impostazione grafica a dir poco coraggiosa.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Core i5 11600K, 32 GB di RAM, RTX 3060 Ti, SSD, 1920×1080
Com’è, Come Gira: Ottimo anche su configurazioni datate. Spiace che su PC la grafica non abbia opzioni avanzate e che siano supportate solo le risoluzioni 540p, 720p e 1080p, con eccessivo allungamento sugli schermi widescreen.

 

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Pro

  • Gradevole impostazione retrò con progressi moderni / Difficoltà che si calibra automaticamente / Un’idea coraggiosa e originale ben realizzata.

Contro

  • Piuttosto rapido da finire in modalità normale / Opzioni video scarne e migliorabili.
8.6

Più che buono

Diffidate delle imitazioni. Il vero prototipo di tecno-nerd ce l’abbiamo noi e si chiama Paolo Besser. La CBS vorrebbe darci un sacco di soldi per un suo cameo in un episodio di BIg Bang Theory, ma il nostro rifiuto è netto e deciso: dopotutto, sapete che figura barbina farebbe fare a Leonard e Sheldon?

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