Fischio d’inizio per la nuova stagione calcistica, l’ultima dell’accoppiata EA/FIFA. Sarà davvero un addio col botto?
Sviluppatore / Publisher:EA Sports / Electronic ArtsPrezzo:69,99 euroLocalizzazione:CompletaMultiplayer:Online e OfflinePEGI:3Disponibile Su:PlayStation 4, PlayStation 5, PC, Xbox One, Xbox Series X/S, Stadia Data di Lancio:30 settembre 2022
Mattina dal parrucchiere, dialogo tra due semi-attempati videogiocatori: “Oh, mai hai sentito cosa è successo tra FIFA ed Electronic Arts?” “No, cosa è successo?” “Ti dico solo una parola: divorzio.” “Ma dai, dopo tutto questo tempo? Trent’anni, giusto? Ma come mai?” “Guarda, sai che non mi piacciono i pettegolezzi, ma si dice che FIFA abbia un altro…” “Davvero? Non lo avrei mai detto… ed Electronic Arts come l’ha presa? “Direi bene. Per quest’anno sono ancora insieme. Sai, accordi prematrimoniali e cose del genere. Ma dall’anno prossimo… eh dall’anno prossimo ne vedremo di novità…”
DI NUOVO IN CAMPO
Eh già, dopo essere andate a braccetto per un trentennio, FIFA e Electronic Arts si apprestano a dividersi, pronte a percorrere ognuna la propria strada. Lo fanno con un’ultima edizione che si presenta ai nastri di partenza piuttosto agguerrita, intenzionata a mantenere la sua leadership in un settore in cui, è bene dirlo, la concorrenza non sembra almeno al momento in grado di proporre un’alternativa valida.
Dopo essere andate a braccetto per un trentennio, FIFA ed Electronic Arts si dividono
Anche per questo motivo, a EA sarebbe con tutta probabilità bastato “fare il compitino” per continuare ad ammassare fantastiliardi di euro tra copie vendute e pacchetti di figurine di Ultimate Team. Per fortuna non è andata così. Le novità infatti ci sono, più presenti lato gameplay, molto meno invasive nel reparto modalità, e nel complesso risultano essere quasi tutte azzeccate.
L’Hypermotion 2 fa il suo lavoro, quest’anno anche su PC accanto ad altri tocchi tecnici più raffinati.
Palla al centro, fischio d’inizio e via, l’HyperMotion 2 aggiunge sin dai primi istanti una robusta dose di potenza extra a un motore di gioco che già l’anno scorso aveva dato segnali importanti. Un passo in avanti nel settore animazioni che appare evidente, che va ad abbracciare qualunque tipologia di giocata e che riguarda tanto la quantità di movimenti disponibili quanto la fluidità degli stessi.
HyperMotion 2 aggiunge sin dai primi istanti una robusta dose di potenza extra al motore di gioco
Sfruttando una tecnologia che, lo ricordo per chi non lo sapesse, unisce sessioni di motion capture di partite complete ad algoritmi di machine learning utilizzati per creare eventuali transizioni mancanti tra un’animazione e l’altra, il team di EA è riuscito a limitare sensibilmente quelle anomalie che chiunque abbia calcato i campi virtuale ha incontrato almeno una volta nella vita. Braccia e gambe che penetrano nel costato di un avversario, arti che assumono posizioni innaturali, grovigli di corpi… tutte situazioni da horror (o da porno) che ormai sono solo un lontano ricordo.
I contrasti tra i giocatori sono decisamente più vari e più realistici rispetto al passato.
Convincono quindi gli scatti, così come convincono i tiri, i passaggi e soprattutto i contrasti, con spallate, trattenute più o meno accentuate, tackle e interventi ruvidi che restituiscono una eccellente sensazione di fisicità tra i corpi.A tutto questo si aggiungono poi tutta una serie di animazioni “di contorno” all’apparenza di poco conto, ma in realtà importantissime per creare l’atmosfera. Piccoli particolari come i difensori che portano le mani dietro la schiena, i centrocampisti smarcati che chiedono palla,
FIFA 23, nel complesso, è un vero piacere da guardare
i giocatori che si sdraiano dietro la barriera nelle punizioni dal limite, che inseriti in un contesto che funziona danno quella spinta in più. FIFA 23, nel complesso, è un vero piacere da guardare. Lo è anche grazie al nuovo terreno di gioco e a un’indole televisiva sempre più accentuata, con tutta una serie di rinnovati filmati introduttivi, intermezzi e replay accompagnati dalla più che discreta telecronaca del duo Pardo-Adani. Tutto questo si innesta all’interno di una struttura che sembra ridurre parzialmente l’importanza di finte e dribbling per indirizzarsi maggiormente verso le manovre corali.
FIFA 23 riduce parzialmente l’importanza di finte e dribbling per indirizzarsi maggiormente verso le manovre corali
Non essendo un dribblomane di professione, ho trovato piuttosto interessante questo approccio, così come ho apprezzato il fatto di trovarmi di fronte a un ritmo di gioco leggermente più compassato e meno votato alla velocità pura. Intendiamoci, gli scattisti restano un dito in c… ehm, avversari fastidiosi da contrastare, ma siamo lontani dalle situazioni vissute in alcune edizioni passate. Bene, bene e ancora bene la gestione difensiva, che allo stato attuale (dita incrociate per future patch) pare premiare maggiormente le capacità del giocatore.
Volta propone, come da tradizione, partite dall’alto tasso di spettacolarità e un set di minigiochi semplici e immediati.
Dopo alcuni anni in cui lo skill gap è stato drammaticamente ridotto dalle eccessive “ingerenze” della cpu (qualcuno ha detto autoblock?) trovarsi di fronte a un titolo in cui gli errori si pagano a suon di gol è senza dubbio una cosa positiva. Si registra qualche piccolo passo in avanti anche per quanto riguarda l’intelligenza artificiale, con compagni di squadra maggiormente propositivi in fase di possesso palla, e che si posizionano con logica quando devono difendere. Non siamo alla perfezione, ma dedicandosi un po’ alla gestione delle tattiche si possono ottenere risultati ancora migliori. Necessitano invece di un lavoro di messa a punto i portieri, troppo spesso bucati da conclusioni tutt’altro che irresistibili.
I passi in avanti che i possessori di PS5 e di Xbox Series X/S hanno già iniziato ad apprezzare dall’anno scorso e che da quest’anno sono appannaggio anche dei giocatori PC.
Gli estremi difensori sono, allo stato attuale, l’anello debole di FIFA 23. Sembra essere andata a segno la rivoluzione che ha colpiti i calci piazzati, con un nuovo sistema che riesce a essere piuttosto intuitivo e discretamente preciso. Dopo un breve periodo di apprendistato, la gestione degli effetti diventa quasi automatica, e soprattutto con i giocatori dotati di maggiore tecnica si possono ottenere traiettorie davvero diaboliche. Interessante anche il nuovo super tiro, che contrappone rischi (direzione manuale, lunghi tempi di caricamento) a evidenti benefici (maggiore potenza). Certo, non dovete aspettarvi conclusioni alla Mark Lenders (o, per il più vecchi, alla Shingo Tamai), ma l’extra boost può rivelarsi utilissimo in diversi frangenti soprattutto se accompagnato dalla finalizzazione a tempo.
DALLO STADIO ALLA STRADA
Lo ammetto. Sono anche io una vittima (non grave, ci tengo a sottolinearlo) di Ultimate Team. Anche io cerco di ammassare crediti, spero nella sbustata fortunata, studio combinazioni di ogni genere per le SCR (Sfide Creazioni Rosa, per i non FUTmaniaci) e scendo in campo pensando ai vari obiettivi da completare. Per questo motivo ero piuttosto curioso di toccare con mano le novità annunciate ormai da qualche mese, a partire dal nuovo sistema di intesa e dalla nuova modalità FUT Moments.Iniziamo con l’intesa, dicendo subito che le modifiche apportate non sono di poco conto, e che costringono chi vuole raggiunge il valore massimo (da quest’anno trentatre, non più cento) a un approccio differente in fase di costruzione del proprio team.
Ci vuole un po’ di tempo per digerire le novità
L’ampliamento del concetto di intesa a tutti gli undici giocatori in campo, con l’inserimento di punti specifici per parametri quali il campionato, la nazionalità e la squadra di appartenenza, permette a livello puramente teorico un numero sostanzialmente maggiore di combinazioni, e consente una sperimentazione maggiore senza correre il rischio di avere in campo calciatori dalle performance depotenziate. Ci vuole un po’ di tempo per digerire le novità, l’assenza delle righe colorate rosso/giallo/verde può essere “traumatica” per qualche minuto, ma non è nulla che non possa essere superato con un minimo di pratica. Si innesta all’interno della creazione della propria rosa anche la novità relativa ai cambi ruolo. Una novità che, dopo aver visto situazioni al limite dell’assurdo, mi sento di applaudire sonoramente. Ora il cambio di ruolo, gestito con un’unica carta, è disponibile (con specifici limiti legati alle posizioni in campo) solamente per alcuni giocatori.
I momenti di FUT propongono situazioni, scampoli di partita, eventi di breve durata
Diciamo quindi addio a centrocampisti difensivi che vengono magicamente trasformati dopo una serie di passaggi in attaccanti, e diamo il benvenuto a un sistema decisamente più realistico e coerente. Terminate le questione “tecniche” e passando alle modalità, le luci della ribalta sono tutte puntate su FUT Moments, anche perché Squad Battles, Division Rivals e Weekend League proseguono sulla falsariga delle precedenti versioni. I momenti di FUT propongono situazioni, scampoli di partita, eventi di breve durata all’interno dei quali si innestano delle sfide con obiettivi da raggiungere, e una ricompensa in stelle da spendere per oggetti/pacchetti. Godibili e discretamente divertenti, sono perfetti per chi vuole vivere un’esperienza “mordi e fuggi”.
Ribattezzata già in sede d’anteprima “la strana coppia”, il duo composto da Volta e da Pro Club viaggia a braccetto grazie alla scelta degli sviluppatori di inserire un sistema di progressione comune tra le due modalità. Questo vuol dire che tutti i punti esperienza, siano essi acquisiti giocando partite undici contro undici o esibendosi nel calcio da strada, finiscono in un calderone unico, che permette di sbloccare abilità e modifiche di carattere estetico.
Piacevole l’inserimento di semplici prove abilità, utili per sbloccare ulteriori punti esperienza
Una soluzione che a prima vista potrebbe lasciare interdetti, ma che a ben vedere non presenta nessuna controindicazione, ma solo lati positivi. Per quanto riguarda le novità specifiche delle due modalità, in Pro Club la crescita del proprio calciatore vede un incremento del level cap da 25 a 100, con una conseguente riduzione della richiesta di punti esperienza per salire di livello. Questo vuol dire, in parole semplici, che sarà più facile potenziare il proprio campioncino, e che non sarà necessario affrontare partite su partite per sbloccare perk e migliorie varie. Piacevole l’inserimento di semplici prove abilità, utili per sbloccare ulteriori punti esperienza, e snellite le partite al volo, ridotte nella durata (quattro minuti più eventuali supplementari con golden gol).
Nessun particolare scossone per Volta
Queste ultime, per quanto non siano esaltanti come un undici contro undici in compagnia di amici, sono un’ottima soluzione per tenersi in allenamento e conoscere nuovi potenziali compagni di squadra.Nessun particolare scossone invece per Volta, che amplia la proposta con nuovi campi, nuovi capi d’abbigliamento e qualche nuovo minigioco nella sezione Arcade, ma che per il resto si propone in una vesta già nota e ormai consolidata.Nota e ormai consolidata è anche la Carriera, che in FIFA 23 non stravolge l’impianto della passata stagione. Rispetto al quasi totale immobilismo di Volta però, la Carriera Giocatore propone alcune interessanti novità che puntellano diverse dinamiche di gioco e che, in prospettiva, potrebbero essere il punto di partenza per qualcosa di decisamente più ampio e strutturato. Apprezzabile il lavoro svolto dagli sviluppatori per cercare di “umanizzare” maggiormente l’alter ego virtuale dell’utente, con l’inserimento di specifici tratti caratteriali e di tutte una serie di attività collaterali in cui spendere/investire il denaro guadagnato. Siamo ancora ben lontani da una gestione a 360 gradi della vita di un atleta, ma si tratta comunque di soluzioni da promuovere, anche perché sono legate a doppio filo con il sistema di evoluzione del giocatore.Bene anche le fasi in game, con una nuova opzione denominata Momenti Clou che consente di affrontare solamente le situazioni più importanti della partita, velocizzando non poco l’esperienza di gioco. Pochi segni di vita invece dalla Carriera Allenatore, che aggiunge un nuovo strumento di valutazione delle trattative e la possibilità di impersonare uno degli oltre 350 allenatori presenti nel database.
Pochi segni di vita invece dalla Carriera Allenatore
Ultimate Team, Pro Club, Volta, Carriera… direi che non manca nulla all’appello… o forse no? Già, forse no. Anzi, proprio no. All’appello infatti, oltre a tutte le cosiddette modalità veloci manca ancora qualcosa che al momento non c’è, ma che ci sarà in futuro. Sto ovviamente parlando dei Mondiali di Calcio, che FIFA 23 proporrà nella doppia veste maschile (Qatar 2022) e femminile (Australia e Nuova Zelanda 2023) in maniera gratuita tramite un DLC che sarà distribuito prossimamente.
FIFA 23 proporrà i Mondiali di Calcio nella doppia veste maschile (Qatar 2022) e femminile (Australia e Nuova Zelanda 2023) tramite un DLC gratuito
Una doppia veste che conferma la volontà dei Electronic Arts di puntare anche sul calcio femminile, con un discreto quantitativo di squadre (sia nazionali che appartenenti alla prima divisione inglese e francese) che vanno a rimpolpare ulteriormente un comparto licenze a dir poco mastodontico.
In Breve: Electronic Arts saluta il marchio FIFA con un’edizione non perfetta, ma che merita comunque un’ampia promozione. Avvolta all’interno di una componente estetica che, grazie alla tecnologia HyperMotion 2, convince in ogni suo elemento, la struttura di gioco propone partite leggermente più lente rispetto al passato, con un depotenziamento del dribbling a favore di una manovra più corale. Sono ancora presenti margini di miglioramento a livello di gameplay, e alcuni aspetti (ad esempio, il comportamento dei portieri) necessitano di un aggiustamento tramite patch, ma nel complesso le partite scorrono in maniera piacevole e divertente. Bene, senza grandi stravolgimenti, il comparto opzioni, che come da tradizione propone una gamma di varianti tali da soddisfare chiunque, a partire da chi vuole vivere un’esperienza all’insegna dello spettacolo e della spensieratezza fino a chi vuole gestire un’intera squadra.
Piattaforma di Prova:PlayStation 5 Com’è, Come Gira:Ho provato FIFA 23 su PlayStation 5, vivendo un’esperienza di gioco convincente sia nelle partite online che offline. Ho riscontrato qualche saltuario problema con i server, ma nulla di grave. Ricordo che le versione Xbox One e PlayStation 4 non dispongono di tutte le novità presenti in questa edizione, con l’Hypermotion 2 presente solo su PlayStation 5, PC, Xbox Series X/S e Stadia.