Scathe – Recensione

PC

Scathe, guerriero angelico, imbraccia un’arma da fuoco e si mette a massacrare centinaia di demoni di varie forme e dimensioni. Copione sicuramente già visto, ma non per questo meno efficace.

Sviluppatore / Publisher: Damage State / Kwalee Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Online Cooperativo PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: 31 agosto

Quello degli sparatutto è sicuramente uno dei generi più amati dai videogiocatori, ma questo non significa che mettersi a svilupparne uno di sia garanzia automatica di successo. Sopratutto quando il team è piccolo, come nel caso di Damage State, e quando decide di non voler compromettere eccessivamente sulla grafica adottando magari soluzioni “old school” come ad esempio ha fatto il recente Forgive Me Father. Per fortuna, sembra che Scathe riesca a svolgere il suo lavoro tutto sommato bene. Parliamone più nel dettaglio.

SCATHE NON PERDE TEMPO, LUI C’HA DA FARE

Vi devo dire una cosa. Saranno gli anni, sarà il periodo, sarà la frenesia del quotidiano: fatto sta che ultimamente ogni gioco che passi più di cinque minuti a spiegarmi la situazione tramite video e cutscene varie prima di farmi davvero giocare, sfida la mia pazienza. Fortunatamente, Scathe non ha questo problema. Breve video introduttivo, con una premessa molto generica – il Divino Creatore vuole che andiamo a fare visita al suo fratello dedito al male e al rock ‘n roll – e di lì a poco ci ritroveremo a vagare per un demoniaco labirinto pieno di residenti molto indispettiti dalla nostra presenza; sfortunatamente per loro, noi siamo armati e privi di compassione nei loro confronti.

Scathe Recensione

Potevano mancare i nemici kamikaze? Certo che no.

Nostro obiettivo all’interno di questo labirinto sarà quello di metterci alla ricerca dei sei boss che fanno da guardia ad altrettante Hellstone, che una volta raccolte potranno essere utilizzate per aprire la via d’uscita da questo infernale complesso e per arrivare di fronte a Sacrilegio (il malevolente fratello di cui sopra). Naturalmente, in giro per i vari livelli troveremo anche armi e magie oscure che renderanno più efficiente il nostro cupo traversare; sei armi inclusa quella di partenza, e altrettante magie, che variano da una semplice cura alla possibilità di immobilizzare sul posto i nemici a una temporanea invulnerabilità, più danno quadruplicato, più velocità di movimento aumentata. Mica male!

TRA LA PERDUTA GENTE

Il labirinto nel quale ci troviamo catapultati è diviso in varie stanze, fra le quali potremo viaggiare liberamente; unica eccezione è rappresentata dalle porte dei boss, che richiedono il possesso di un certo numero di rune per essere aperte. Queste ultime sono sparse per i livelli – sei per ciascuno, con l’eccezione delle arene dei boss e delle stanze in cui troviamo le armi – e spesso richiedono un pizzico di spirito di osservazione e di platforming per essere trovate. Naturalmente, ogni volta che rientreremo in una stanza la sua demoniaca popolazione tornerà in vita, quindi non ci mancherà mai di che passare il tempo mentre navighiamo fra i corridoi e le grotte di questa struttura. Scathe, per fortuna, centra il bersaglio quando si tratta di affrontare le decine e decine di diavoli che infestano i suoi corridoi: i nemici sono tanti, il gameplay frenetico, la necessità di stare sempre in movimento per evitare la selva di proiettili in arrivo pressante.

Scathe Recensione

Buondì! Cercavo la strada per, uhm. La stanza degli scorticamenti. Può indicarmela? Ah, è questa?

L’ARSENALE È ADEGUATO AL COMPITO, PECCATO PER LA SCARSITÀ DI MUNIZIONI

E gli strumenti di distruzione a nostra disposizione sono ben riusciti e soddisfacenti da utilizzare (nota di merito per una delle magie, che a uno schiocco delle nostre dita farà esplodere in una nuvola di sangue tutti i nemici di fronte a noi; mirare è per perdenti). Peccato, però, che – con l’eccezione dell’arma iniziale, non potentissima ma dai proiettili infiniti – le armi a nostra disposizione tendano ad avere caricatori non molto capienti, e le riserve di munizioni non siano così abbondanti; divertente dunque mettersi a sparare con il Thunderbolt, fucile automatico elettrificato, ma è una soddisfazione che dura ben poco quando nel giro di pochi secondi sei a secco. Non particolarmente ben riusciti, per usare un eufemismo, sono invece i boss: decisamente qualche scalino sotto rispetto al resto dell’esperienza, sia in termini di meccaniche (pochi attacchi, banali anche se non per questo meno letali) che in termini di ritmo; quasi tutti hanno infatti decisamente più vita di quanta sarebbe stata necessaria, anche al netto di quanto detto sopra a proposito del poco munizionamento a disposizione.

Scathe Recensione

Con tutto il sangue che vola, schermo si sporca facilmente. Per pulirlo c’è un tasto apposito!

GRAFICAMENTE BEN REALIZZATO, IL GIOCO SOFFRE PERÒ LATO OTTIMIZZAZIONE

Qualche problema c’è anche a livello di ottimizzazione. Capisco che la mia GTX 1070 inizi ormai a mostrare i suoi annetti (è pur sempre una scheda di 6 anni fa), ma non credo che questo basti per spiegare i cali drammatici di frame al secondo che ho riscontrato, per fortuna non molto spesso, giocando a Scathe; oltretutto con le impostazioni grafiche ai minimi termini. Altro aspetto importante di un gioco che non sembra far mistero della sua ispirazione a DOOM è la musica, e anche qui troviamo luci e ombre: bene le musiche che ci sono, pompano decisamente il giusto, peccato per la loro scarsa varietà. Infine, devo dire di aver riscontrato qualche bug: particolarmente bizzarro quello che si verificava all’apertura dei menù dei comandi, che vedeva il gioco smettere di rilevare mouse + tastiera per passare agli input da controller… peccato che quest’ultimo fosse scollegato, e anche collegarlo non mi ha permesso di risolvere la situazione, obbligandomi a una chiusura forzata. Possibile che questi problemi vengano risolti in tempo per il lancio, comunque.

Concludendo, Scathe non è un gioco malvagio (cioè, demoni a parte). Considerato che è il prodotto di uno studio piccolo, si può prenderlo come un buon debutto, e un titolo che, se siete fan dello sparare a cose che si muovono a schermo senza dover patire troppi dilemmi morali, finirete sicuramente per apprezzare. Vanno però tenute presenti alcune limitazioni, comprensibili data la ridotta scala degli sviluppatori, ma non per questo ignorabili.

In Breve: Scathe è un FPS che riesce ad essere soddisfacente, ma che allo stesso tempo presenta qualche ruvidezza: ben realizzato il gameplay, ma mediocri le boss fight, e l’ottimizzazione ha bisogno di qualche miglioramento. Considerate le dimensioni del team, resta comunque una buona prova.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: GTX 1070, Ryzen 3600, 16 GB RAM, SSD
Com’è, Come Gira: Considerato che è il prodotto di un piccolo studio Scathe si difende decisamente bene, peccato però per vari problemi di ottimizzazione.

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Pro

  • Sparare a orde di demoni è sempre divertente / Buona realizzazione grafica / Accompagnamento sonoro efficace…

Contro

  • ...ma che alla lunga diventa ripetitivo / Problemi di ottimizzazione / Boss decisamente sotto la media.
7.5

Buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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