Poteva mancare il remake anche del secondo atto delle avventure di Krypto, l’alieno impegnato a velocizzare l’estinzione della razza umana? Certo che no, e infatti eccoci qua a recensire anche Destroy All Humans 2 Reprobed. Preparate le sonde anali.
Sviluppatore / Publisher: Black Forest Games / THQ Nordic Prezzo: 39,99 euro PEGI: 16 Disponibile Su: PC (Steam), Playstation 5, Xbox Series X/S Data di Lancio: 30 agosto 2022
IL RITORNO DELL’ALIENO
C’è stato un tempo in cui la parola Krypto non faceva venire i brividi sulla schiena a chi aveva incautamente investito tutti i propri risparmi in valute virtuali capaci di dissolversi in pochi istanti come fossero state colpite dallo snap di Thanos. Era il tempo in cui THQ non si chiamava Nordic e pubblicava a ciclo continuo giochi di wrestling o legati alle licenze più disparate (chi si ricorda dei tie-in di Buffy L’Ammazzavampiri e Scooby Doo Unmasked?) e dignitosi titoli a medio budget che riuscirono a conquistarsi una discreta fetta di pubblico. Tra questi c’era Destroy All Humans!, saga nata sulle fondamenta del cinema di fantascienza degli anni 50 che portò sotto le luci della ribalta un personaggio chiamato Cryptosporidium… Krypto-137 per gli amici. Era un alieno della razza Furon con il classico corpicino gracile e un grande testone su cui spiccavano due enormi occhi arancioni a specchio. Venne inviato sulla Terra per raccogliere il DNA alieno nascosto da chissà quanto nelle cellule cerebrali degli umani, un materiale genetico utile a prevenire l’estinzione della razza Furon. Nonostante l’intento non proprio nobile, Krypto risultò subito simpatico a tutti e lo stesso dicasi per il gameplay da TPS di Destroy All Humans!. La serie proseguì per quattro capitoli ma dopo cinque anni di discreti successi fermò la sua avanzata… fino al 2020 quando la rinnovata THQ Nordic propose un remake del primo capitolo. Remake che deve essere andato piuttosto bene visto che ci ritroviamo qui a parlare anche del rifacimento del secondo capitolo.
UN PRESIDENTE PER TUTTI
Destroy All Humans! 2 si svolge circa dieci anni dopo il capostipite. Krypto ha portato a termine la sua missione ma purtroppo è deceduto. Il suo posto è stato preso dal clone Krypto-128 che dopo aver preso il posto del Presidente degli Stati Uniti si è dato alla pazza gioia… insomma, tutto più o meno come nella realtà. Purtroppo per lui però i guai non sono finiti e stavolta in gioco entrerà addirittura la Madre Russia con il KGB, che sta tentando in tutti i modi di eliminarvi e nel frattempo è riuscito a distruggere l’astronave madre, polverizzare il vostro boss (che tuttavia è riuscito a scaricare la sua coscienza in un programma virtuale) e inasprire una situazione già di per sé tesa. Questa volta quindi sarà una missione di vendetta che potrete portare a termine da soli o con l’aiuto di qualcun altro. Sì, perché Destroy All Humans! 2 prevede anche una co-op che consente di giocare “in doppio” tutta la campagna principale… purtroppo solo in modalità locale su schermo diviso, Completano l’offerta due modalità accessorie, Duello e Tennis Telecinetico, che pur non essendo particolarmente profonde dal punto di vista del gameplay rappresentano simpatici e leggeri passatempi competitivi. La prima ha bisogno di poche spiegazioni: due Kripto, l’uno contro l’altro per duelli a colpi di armi e poteri. La seconda è invece una semplice partita da 15 punti nella quale al posto delle racchette si usano i poteri telecinetici di K.
Una sorta di GTA sci-fi totalmente folle nel quale potrete far saltare in aria macchine, fulminare qualsiasi essere vivente e ovviamente estirpare cervelli a piacimento.
UNA NUOVA SONDA
Come nel gioco precedente, passate le prime ore la ridondanza delle missioni purtroppo si fa sentire, ma la maggiore varietà di ambientazioni, gli spazi più ampi e la presenza di alcune side quest “creative” mitigano un po’ il problema. L’ambientazione anni 60/70 offre inoltre parecchi spunti per spingere ulteriormente sul pedale dell’irriverenza, rivolta soprattutto all’utilizzo di sostanza non propriamente lecite e ai loro inequivocabili effetti.
L’ambientazione anni 60/70 offre inoltre parecchi spunti per spingere ulteriormente sul pedale dell’irriverenza, rivolta soprattutto all’utilizzo di sostanza non propriamente lecite e ai loro inequivocabili effetti.
Contribuisce a rendere il tutto più appetibile anche un comparto tecnico superiore a quello del precedente remake, con modelli poligonali non mostruosi ma comunque ben caratterizzati ma soprattutto un “pacchetto illuminazione” davvero pregevole, specialmente per quanto riguarda gli effetti delle armi, le esplosioni e via dicendo.
A parte tutto ciò, il gioco non è cambiato più di tanto rispetto al precedente, d’altronde l’originale uscì solo un anno dopo il capostipite della serie quindi non era lecito aspettarsi chissà quale rivoluzione. Ciò significa anche questo secondo remake non aggiunge nulla di particolarmente rilevante alla formula e soffre più o meno degli stessi problemi ovvero una certa ripetitività delle missioni e combattimenti che non brillano per impatto e originalità. Tutto questo per dire che se vi è piaciuto il primo Destroy All Humans! nella sua forma più moderna e luccicante, sicuramente l’acquisto di questa seconda incursione di Krypto per voi è quasi scontata. Al contrario, se a questo tipo di giochi preferite la settantaduesima visione di Mars Attacks!, Reprobed non ha sufficienti frecce nella faretra per farvi cambiare idea.
In Breve: Seconda avventura per l’alieno Krypto sul pianeta Terra. Stavolta saltiamo a pié pari nel decennio a cavallo tra gli anni 60 e 70, un’epoca fatta di sostanze stupefacenti e amore libero. L’irriverenza regna ancora sovrana ma a livello di gameplay Destroy All Humans! 2 non si discosta più di tanto dal predecessore. Ambienti leggermente più ampi, un comparto grafico migliorato e qualche side-quest più creativa lo elevano di un gradino sopra il predecessore, grazie anche al generoso comparto multiplayer.
Piattaforma di prova: PS5
Com’è, Come Gira: Pochissimi problemi riscontrati su PlayStation 5 da questo secondo remake, tutti facilmente risolvibili tramite patch successive al lancio. Si nota qualche tentennamento nelle rotazioni della telecamera e occasionali fenomeni di pop-up, ma esteticamente siamo un passo avanti rispetto al gioco precedente.