Volition decide di ripartire da zero immaginando una nuova origine per gli irriverenti Saints, nella folle ma accogliente cittadina di Santo Ileso.
Sviluppatore / Publisher: Volition / Deep Silver Prezzo: € 59,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Co-op online PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam), Play Station 4, Xbox One Data di lancio: 23 agosto 2022
Spesso crediamo che il successo dipenda – anche – dalla quantità di tempo speso per completare un lavoro. In ambito videoludico, questo schema potrebbe tranquillamente tradursi con la quantità di titoli presenti in un franchise, un numero sempre più alto di avventure a volte utili solo a sfruttarne il nome, piuttosto che offrire qualcosa di veramente nuovo.
E già qui correggeremmo il tiro, ricordandoci che la maggior parte del suddetto successo dipende dalla “qualità” delle innumerevoli ore impiegate, o per l’appunto dalla modalità con cui gli sviluppatori decidano di stare al passo coi tempi, rivedendo qualche meccanica di gioco, oppure ripartendo da zero con qualcosa la cui direzione intrapresa non finisca per non avere nulla di interessante da raccontare. Deve essere stato questo pensiero, insieme a mille altre motivazioni, a convincere Volition a voler cambiare qualcosa. E cosa meglio di un reboot, pensato apposta per reimmaginare le origini dell’attività criminale più folle mai vista?!
‘O FAMO STRANO?
Benvenuti alla pazza cittadina di Santo Ileso, location immaginaria ispirata a Las Vegas e controllata da tre associazioni criminali che si contendono il controllo del territorio: i Los Panteros, gli Idols e i Marshall. I primi sono dei tizi palestrati che venerano le loro auto custom, tanto che per fare un torto a un Panteros basta distruggergli la macchina, i secondi lottano in modo anarchico contro il consumismo e la politica, mentre gli ultimi, non per importanza, sembrano più un’associazione militare e utilizzano armi futuristiche dall’incredibile potenza di fuoco.
La storia del nostro alter ego ha inizio proprio tra le file dei Marshall, evidentemente troppo strette per le sue ambizioni, tanto che in poco tempo decide di rinunciare a posto fisso, tredicesima e buoni pasto per creare il proprio impero criminale personale, accompagnato dai coinquilini Kevin, Neenah ed Eli. L’idea è quella di surclassare la concorrenza, arrivando così a comandare Santo Ileso e, perché no, anche il mondo.
Le basi su cui si poggia il racconto diventano quindi semplici quanto efficaci, sebbene sia doveroso indicarvi che la maggior parte dello spettacolo e delle scene folli che vedrete restano fedelmente ancorati all’anima di Saints Row, quella assolutamente fuori dalle righe che abbiamo imparato a conoscere dal 2006 a oggi. Nella ventina di ore necessarie a concludere la campagna, senza tenere conto delle attività secondarie, ma ci arriviamo in seguito, la narrazione si è rivelata divertente e incalzante, niente che possa concorrere all’Oscar come miglior regista o sceneggiatura, ma comunque un buon canovaccio da porre alle basi di un rilancio proficuo, aperto a nuove strade.
GLI OPEN-WORLD? UNA MALEDIZIONE
Lavorare su un open-world non è per nulla facile. Da un lato hai bisogno che lo scenario sia grande e denso di attività da svolgere, dall’altro è necessario che non diventi dispersivo e noioso. La verità e i buoni risultati stanno sempre nel mezzo e Volition, in questo senso, è riuscita a fare un lavoro di cesello nell’equilibrare i vari parametri, creando una Santo Ileso che non fa gridare al miracolo per la sua grandezza, sebbene sia comunque più voluminosa dei capitoli passati, ma che convince grazie alla distribuzione intelligente dei contenuti giocabili al suo interno.
SANTO ILESO E’ DAVVERO UNA CITTADINA RICCA DI COSE FUORI DI TESTA DA FARE
Come in ogni mondo aperto che si rispetti esiste un hub centrale da cui partono le operazioni, qui meglio identificato da un edificio pittoresco e personalizzabile, una chiesa che ospiterà al suo interno tutte le classiche stazioni in cui scegliere e personalizzare i nostri mezzi di trasporto e le armi da fuoco. Uscendo dal QG dei Saints troveremo poi i diversi quartieri di Santo Ileso, ognuno ben identificato nella mappa di gioco, consultabile come nei precedenti dal nostro cellulare di servizio, tutti conquistabili non prima di averci costruito una nostra impresa criminale. Queste associazioni di lucro sono una più assurda dell’altra e vi offriranno, come attività secondarie, delle missioni alquanto divertenti utili a ottenere oggetti di personalizzazione.Il minimo comune denominatore resta sempre la follia, perciò non sorprendetevi troppo se vi capiterà di costruire un fortino per giocare a LARP con le bande rivali, trasportare scorie radioattive, rubare food truck e molto altro ancora. Esistono inoltre i Lavoretti, le Scoperte e i Negozi, attività collaterali pensate per migliorare la longevità del gioco, poiché il loro completamento si rivela necessario solo per completare la missione secondaria dopo la fine della campagna.
Laddove è possibile tradurre i primi come vere e proprie missioni, le Scoperte sono invece punti di interesse con cui interagire tramite side-works, tipo scattando immagini o rovistando tra i cassonetti. Classicamente è possibile ‘fotografare’ oggetti dello scenario, così da collezionarli e sbloccarne l’utilizzo nella personalizzazione del QG. Il completamento delle attività in un quartiere ne determina il controllo e favorisce, chiaramente, gli introiti in denaro che potremo trasferire sul nostro conto personale. Maggiori saranno gli introiti, maggiore sarà la serenità con cui potremo affrontare le spese di nuove azioni criminali. È chiaro che queste ultime, oltre a ravvivare la cittadina di Santo Ileso, servono da contorno e sono a disposizione di chi vorrà completare il gioco al cento per cento, achievement annessi.
PAROLA D’ORDINE: LIBERTÀ
Un impero criminale che si rispetti non si crea dal niente, figuriamoci un alter ego digitale che sia in grado di esprimere i nostri gusti. Volition ha lavorato davvero bene nel rendere convincente il tool di creazione in Saints Row – la Boss Factory, se proprio volete trovate un insight sul sito – adattando la formula in modo che possa tranquillamente affacciarsi alla concorrenza senza fare brutta figura.
Nel creare il PG da zero possiamo scegliere praticamente tutto, o quasi: operare modifiche chirurgiche sugli aspetti anatomici, decidere colorazioni varie, eliminare la censura, misurare le parti basse, scegliere vestiti di dubbio gusto e partire per la missione, ricordandoci ovviamente che le customizzazioni in nostro possesso, sul vestiario almeno, saranno implementabili grazie alla moltitudine di negozi presenti a Santo Ileso.
VOLITION HA DECISO DI DARE NUOVE ORIGINI AI PROPRI SAINTS, IMPEGNANDOSI AL MASSIMO
Le variazioni in questo caso non sono proprio tantissime, anzi, puntano a colorazioni diverse e in pochi casi troviamo skin differenti o decalcomanie da sbloccare e applicare. Un lavoro certosino, invece, è stato fatto nel garage per le automobili, in cui, soldi permettendo, potremo sbizzarrirci a dovere nel creare il nostro mezzo preferito. Il tool richiama quasi un classico garage à la Need for Speed, con tanto di neon e modifiche all’assetto dell’auto, che può essere potenziata mediante l’installazione del turbo o equipaggiamento per il fuori strada. Meno personalizzazioni sono presenti per barche e aerei, che chiaramente potremo utilizzare nel corso del gioco senza alcuna limitazione. Le sparatorie in auto sono divertenti e, qualora ci siano problemi anche in aria, non esitate a utilizzare la tuta alare per librarvi come farfalle al mattino. Solo, occhio all’atterraggio 😉
FOLLIE VISIVE CONVINCENTI
Graficamente il titolo riesce a offrire su PC uno spettacolo davvero coinvolgente, a patto che abbiate una configurazione hardware in grado di gestire al meglio la mole di elementi presenti nello scenario. Trattandosi di un open world, la maggior parte del carico finisce sulla gestione delle ombre e degli oggetti visionabili sulla lunga distanza, uno dei primi tagli da operare se non si è in possesso di una buona scheda video. Nel nostro caso abbiamo potuto mettere ogni parametro al massimo, notando giusto qualche calo di frame nelle fasi più concitate, come gli inseguimenti con vere miriadi di mezzi ed esplosioni. Sacrificando qualche punto sulla distanza di visualizzazione abbiamo ottenuto il compromesso vincente, reso addirittura meglio qualora si decida di bloccare tutto sulle 60 immagini al secondo.
Siamo incappati in qualche bug e compenetrazione ambientale, ma niente che non possa essere risolto tramite patch correttive; in alcuni casi, ad esempio, ci ha sorpreso negativamente la presenza nell’ambientazione di alcuni elementi capaci di catapultare le auto in aria senza motivo. Fisica talvolta un po’ pazza, insomma, in forme che comunque si sono viste anche al top del genere. D’altra parte, il sistema di guida cerca di restituire un feedback arcade piuttosto che realistico, stessa cosa per le armi che non lasciano trasparire sensazioni troppo differenti tra i gingilli della stessa famiglia. Per dire, vi capiterà di poter decidere di fronteggiare i vostri nemici con una spada da LARP o con una pistola a proiettili inseguitori, a voi la scelta tra mille di queste folli opzioni.
Va detto che gli avversari sono dotati di un’IA non proprio brillante, incapace di sfruttare adeguatamente le coperture o di gettarsi in inseguimenti alla Starsky e Hutch; Volition ha inserito un sistema di opzioni con tipologia di sfida altamente personalizzabile, perciò il problema non è tanto nella difficoltà del gioco, che volendo potete trasformare in un massacro hardcore con pochissima salute e frequenza/penuria di munizioni da film dell’orrore, quanto più nel modo in cui si muovono i nemici a piedi o in auto.
Fa piacere notare la presenza del supporto alla tecnologia TOBII Tracker, un plus per tutti coloro in possesso della periferica a supporto dell’immersività. Ottimo senza tentennamenti, infine, il feeling d’azione derivato dal sistema di controllo; in questo senso, Saints Row supporta bene sia configurazioni mouse/tastiera che gamepad, nel primo caso in modo piuttosto intuitivo anche lasciando i comandi predefiniti.
Unico neo, durante le fasi più concitate la pressione del tasto destro in combo all’utilizzo delle abilità, posizionate sui tasti da uno a quattro, finisce ogni tanto per fare cilecca. Un problemino che si unisce ad altri minori già descritti, ma il lavoro complessivo dei ragazzi di Volition resta davvero notevole. Bentornati.
In breve: Saints Row si è rivelato un degno reboot della saga, capace di guardarsi indietro per attingere alacremente dall’anima del franchise, ma anche di guardare avanti verso il futuro della serie, creando una perfetta base di partenza per tutto ciò che, potenzialmente, verrà. Volition ha dato il massimo sia sul fronte contenutistico che su quello tecnico, e il risultato è un open world che non ha nulla, o quasi, da invidiare alla concorrenza.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: I7-11800H, 16GB di RAM, GEFORCE RTX 3060, SSD
Com’è, Come Gira: Giocato a 2560×1440, il titolo di Volition non ha esitato per un momento, mostrando uno spettacolo su schermo davvero intrigante, stabile sui 60 frame al secondo con tutte le funzionalità attive.