Ricordate le speranze di giocare a una versione enhanced di Blade Runner, capace di coniugare quell’eccellente gameplay a una grafica al passo coi tempi? Ecco, svanite come lacrime nella pioggia.
Sviluppatore / Publisher: Nightdive Studios, Westwood Studios / Nightdive Studios Prezzo: 8,19€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, GOG), PS4, Xbox One, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile
Ho sempre trovato emblematico, oltre che incredibilmente infantile, l’atteggiamento con cui la parte più rumorosa degli appassionati accoglie ogni minima variazione al canone dei prodotti a cui sono affezionati. “Una Sirenetta di colore non è storicamente accurata!”, “Le Ghostbuster donne non fanno ridere”, “Questo Star Wars è troppo diverso dai precedenti!”: ecco, ora rileggete queste frasi con l’impostazione vocale dell’uomo dei fumetti dei Simpsons e avrete sintetizzato in una manciata di secondi il livello di gatekeeping dell’ambiente. Anche fingendo di non notare come dietro queste lamentele spesso si nasconda semplicemente intolleranza verso la minoranza di turno, la questione si può generalmente ridurre a una semplice considerazione: nessuno vi cancella le VHS dei prodotti originali. Sono lì, potete riguardarvele quando volete, ignorando le nuove versioni e lasciandole ai ragazzi di oggi, il target per cui per altro sono realizzate.
Con i videogiochi, però, lo ammetto, questo discorso si fa parecchio più complicato. La conservazione del videogioco è sicuramente un tema (nel parlavo in una vecchia Antica Libreria di TGM) e la produzione di rimasterizzazioni sotto varie forme consente a giochi “vecchi” anche solo qualche decennio di sopravvivere all’obsolescenza di supporti e piattaforme, al prezzo di qualche inevitabile cambiamento che tuttavia va davvero a modificare “l’originale”. In questi casi, spesso, non si può tirare fuori il vecchio CD e giocare, perché il gioco semplicemente non è più compatibile con i sistemi moderni. Come approcciarsi dunque a una Enhanced Edition così problematica come quella di Blade Runner?
LA STORIA FINORA
Blade Runner è stata un’avventura grafica ambiziosa, bellissima, costosissima, e poco compresa dal pubblico. Westwood, specialisti in strategici, la realizzò con un grosso investimento e puntando sull’innovazione del genere, trasformato da mero punta & clicca a indagine narrativa in cui al giocatore veniva dato spazio per ragionare sugli indizi e giungere alla proprie conclusioni, giuste o sbagliate, che avrebbero portato a finali differenti. Chi l’ha giocato, all’epoca, ne ha ricordo meraviglioso, ma siamo stati in pochissimi: le scarse vendite hanno condannato Blade Runner a finire nel dimenticatoio e, come spesso succede in questi casi, all’oblio digitale, accelerato dalla cancellazione accidentale di parte del codice sorgente. Nonostante tutto ciò, un paio d’anni fa Nightdive ha annunciato tra lo stupore generale di essere al lavoro su una Enhanced Edition, a cui ha fatto seguito un lungo e sospetto silenzio conclusosi con la pubblicazione quasi a sorpresa del gioco su PC e console.
COM’È ANDATA?
Ancora una volta, però, Blade Runner è finito vittima della propria ambizione. Nonostante il curriculum di Nightdive, colmo di successi nel recupero e restauro di giochi datati, questa volta le cose non sono andate come sperato. Al netto di una serie di bug come la saltuaria scomparsa delle musiche, che tuttavia potrebbero anche essere risolti forse in un futuro prossimo via patch, l’intera operazione sembra essere stata condotta con un budget decisamente al di sotto del necessario, e pubblicata per esaurimento di tempo, dei fondi o di entrambi. Il risultato è che questa Enhanced Edition appare più brutta a vedersi della originale, nonostante una risoluzione più alta, o forse proprio per questo motivo.
Ci pensa già il menu principale, passabile per un’alpha tutt’al più, a trasmettere subito la sensazione di ritrovarsi all’interno di un progetto non concluso, o per lo meno non secondo le intenzioni iniziali. Che quello di Nightdive sia stata una dimostrazione d’amore verso il gioco non si può negare, perché ripubblicare un titolo dalle meccaniche già ostiche 25 anni fa, e per di più bocciato già una volta sul piano delle vendite, non si può definire altrimenti.
anche le migliori storie d’amore possono finire male e Blade Runner: Enhanced Edition ne è purtroppo un esempio
Anche l’aumento del framerate dei filmati ha creato nuovi problemi, dalla sgranatura alla mancanza di sincrono, andando a incrinare quello che di fatto era uno dei principali punti di forza del gioco. Pur senza voler rigirare il coltello nella piaga oltre il necessario, è abbastanza paradossale realizzare che la Enhanced Edition di Blader Runner appaia alla resa dei conti meno piacevole a vedersi rispetto al gioco al originale, e non si tratta di un’iperbole o di una sparata tanto per dire, quanto un dato di fatto comprovabile grazie all’inclusione in bundle (su Steam e GOG) della versione ScummVM [ora nuovamente disponibile separatamente su GOG, NdR]. Per altro anche in questo caso Nightdive ha commesso un brutto passo falso, distribuendola senza coinvolgere il team originale che la realizzò nel 2019, e di fatto lucrando sul lavoro altrui. È vero per amore si possono commettere degli sbagli, ma è altrettanto vero che non si può e non si deve perdonare tutto in nome dell’amore.
In Breve: In tutta onestà non posso fare altro che stroncare del tutto Nightdive e il suo Blade Runner: Enhanced Edition. Tecnicamente il gioco è indifendibile, benché immagino che la mancanza di parti del codice sorgente e il formato originale degli asset richiedesse un budget fuori scala per ottenere un risultato meritevole. Mi limito ad accogliere con piacere la possibilità di giocare legalmente a Blade Runner nel 2022 (su Steam e GOG anche nella sua forma originale, anche se non grazie a Nightdive), a un prezzo budget: probabilmente persino gli sviluppatori sanno che non si potrebbe chiedere di più per un lavoro di questo tipo.
Piattaforma di Prova: Xbox Series X
Com’è, Come Gira: Male, c’è poco da dire. I bug sono numerosi, dalle musiche che si abbassano o si spengono, all’impossibilità di uscire dalle location, mentre visivamente le “migliorie” in alcuni casi hanno finito per peggiorare gli asset originali.