The Quarry – Recensione

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Sette ragazzi, un campo estivo, una notte stellata… cosa può andare storto, in quel di Hackett’s Quarry? Tutto, davvero tutto…

Sviluppatore / Publisher: Supermassive Games / 2K Games Prezzo: 59,99€ (PC), 74,99€ (console) Localizzazione: Completa Multiplayer: 1-8 giocatori PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S Data di Lancio: Già disponibile

Ah, che belli i campi estivi. Lontani dalla città, immersi nella natura, con l’immancabile laghetto in cui fare il bagno in allegria. Nuove conoscenze, alcune che diverranno solo un pallido ricordo di una stagione, altre che rimarranno per sempre impresse nella mente e nel cuore. Gli ormoni impazziti, le ragazze con cui provarci (e beccarsi un due di picche), i falò, i giochi e le canzoni. I tutor, poco più grandi ma che già si considerano adulti, a volte insopportabili, a volte amichevoli, a volte un mix incomprensibile delle due cose.




Sto forse dimenticando qualcosa? Ah sì, una cosa importante, anzi fondamentale. Il serial killer. Perché ovunque, da Camp Crystal Lake a Camp Redwood, nessun campo estivo può essere considerato tale senza uno o più pazzi pronti a fare a pezzi chiunque capiti sotto tiro. E a riguardo, una cosa posso affermarla senza timore di smentita: Hackett’s Quarry è un campo estivo serio, molto serio…

L’ULTIMO GIORNO DI LAVORO

Sembra andare tutto a gonfie vele ad Hackett’s Quarry. Ok, c’è quel pizzico di malinconia derivante dalla fine di un’esperienza durata due mesi, ma i sette tutor si apprestano comunque a lasciare il campo per tornare alla vita di tutti i giorni. Si apprestano, o meglio si appresterebbero, se non fosse per un “piccolo” inconveniente. Un improvviso (e per nulla casuale) guasto al furgoncino che dovrebbe portarli lontani dal campo, li costringe a restare un’altra notte. Una sola, maledetta, notte, che inizia con una festicciola, qualche birra, angurie a volontà e il classico gioco “obbligo o verità”, e che si trasforma ben presto in qualcosa di diverso. Qualcosa che costringe i sette a fare i conti non solo con le proprie paure, con i propri comportamenti e con i propri sentimenti, ma anche con qualcosa di ben più fisico e tangibile. Una minaccia che non vi svelo per evitare di togliervi l’effetto sorpresa, ma che si rivelerà in maniera più chiara minuto dopo minuto, sequenza dopo sequenza. Arrivare sani e salvi alla mattina sarà l’obiettivo da raggiungere in un susseguirsi di fughe rocambolesche e decisioni dolorose (sia sul piano morale che su quello prettamente fisico) che metteranno alla prova tanto la prontezza di riflessi quanto la velocità di pensiero.

The Quarry Recensione

Dividiamoci in gruppetti, così sarà più facile farsi ammazz… ehm trovare il modo di fuggire da qui.

The Quarry propone una storia decisamente godibile pur affidandosi a tematiche già sviscerate in decine di altre opere letterarie e cinematografiche

Dopo aver letteralmente trascorso una nottata in game (tempo di completamente dell’avventura, 8 ore e trentaquattro minuti), con una “prima visione” conclusa con un rapporto vivi/morti in drammatico equilibrio, mi sento di promuovere il comparto narrativo di The Quarry, capace di proporre una storia decisamente godibile pur affidandosi a tematiche già sviscerate in decine di altre opere letterarie/cinematografiche. Esaminando tutto con occhio distaccato devo ammettere che qualche piccola forzatura nella trama c’è, che forse si potevano caratterizzare meglio alcuni personaggi, che è ancora presente qualche reazione poco coerente e che il finale poteva essere più articolato, ma da appassionato di horror devo dire anche di essermi divertito, e di aver resistito pochi istanti prima di rituffarmi nel vivo dell’azione. Anche perché, nota importante in questo genere di titoli, la quantità di ramificazioni disponibili è davvero notevole, e basta modificare una singola scelta per vedere una situazione all’apparenza tranquilla tramutarsi in un sequenza in cui il rosso diventa il colore dominante. E no, non si tratta di salsa di pomodoro…

THE QUARRY È UN’AVVENTURA DA VIVERE E DA GUARDARE

The Quarry è figlio dell’esperienza accumulata negli anni da Supermassive Games, prima con Until Dawn e poi con The Dark Pictures Anthology. La struttura di gioco coglie a piene mani dai titoli appena citati, proponendo un mix di blanda esplorazione, dialoghi/azioni a doppia scelta e qualche quick time event. Momenti più rilassati si alternano a fasi concitate, con una componente action gestibile senza particolari patemi d’animo (fallire un QTE è una vera impresa) e fasi di ricerca che seguono il canonico schema “per proseguire devo andare a destra, quindi a sinistra troverò un collezionabile”. Nuova, sbloccabile dopo la prima run, è invece Riavvolgi Morte, opzione che permette (per tre volte) di “ribobinare” la storia in modo da poter tornare alla scelta che ha decretato la fine di un personaggio. Un’extra che personalmente non trovo particolarmente interessante e che, una volta attivato, può riportare indietro di diverse sequenze, costringendo a rigiocare fette considerevoli dell’avventura.

The Quarry Recensione

Tra un capitolo e l’altro, una misteriosa chiromante utilizzerà i tarocchi recuperati per fornire indicazioni. Un’idea dal funzionamento simile ai totem di Until Dawn.

The Quarry è in tutto e per tutto un videogioco horror ma, volendo, può diventare anche qualcosa di diverso. Può infatti trasformarsi e assumere un paio di anime differenti. La prima è, restando nell’ambito dei videogiochi, quella di esperienza collettiva. Seguendo i passi della The Dark Pictures Anthology, è infatti possibile vivere l’avventura in un compagnia, in una modalità cooperativa in cui il dilemma è sempre lo stesso: giocare per il bene comune, o cercare semplicemente di salvare la propria pelle?

THE QUARRY PUÒ ESSERE VISSUTO ANCHE COME UN VERO E PROPRIO FILM HORROR

La seconda è quella di vero e proprio film da seguire come spettatori, con alcune interessanti varianti. È infatti possibile scegliere se vedere una versione in cui tutti i protagonisti sopravvivono, una in cui tutti muoiono o una in cui, vestiti i panni del regista, si possono impostare parametri relativi ai comportamenti e alle reazioni dei singoli personaggi nelle situazioni di tensione, nelle conversazioni e durante l’esplorazione. È probabilmente in questa “versione” che, liberi dalla necessità di intervenire direttamente sulla vicenda, si apprezza maggiormente la bontà della componente tecnica. Una promozione su tutta la linea che abbraccia le ambientazioni, i modelli dei personaggi (eccellenti alcune espressioni facciali) e le animazioni, oltre a un comparto audio convincente nel doppiaggio in lingua italiana, per quanto non sempre impeccabile nella sincronizzazione tra labiale e voce.

In Breve: The Quarry è un degno erede di Until Dawn. Non sorprende nella trama, legata ai canoni classici dei teen horror, ma funziona alla grande grazie alla presenza di momenti ad alta tensione e di un numero impressionante di variabili che spingeranno i più curiosi a tornare ad Hackett’s Quarry in cerca della verità, schivando (o magari cercando) la morte da soli o in compagnia di un gruppo di amici.

Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Davvero ben fatto a livello di dettaglio grafico e animazioni, pur con qualche sbavatura minore. Non ho riscontrato nessun bug o glitch.

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Pro

  • Trama abbastanza prevedibile, ma nel complesso molto ben congegnata / Tantissimi bivi narrativi / Bene la realizzazione tecnica.

Contro

  • Alcuni personaggi potevano essere meglio caratterizzati / Fasi d’esplorazione/azione ridotte ai minimi termini.
8.4

Più che buono

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