MotoGP 22 – Recensione

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MotoGP 22 è in primis un passetto in avanti per il franchise dell’italiana Milestone, ma anche un sentito omaggio al vanto di Tavullia e a un mondo abituato a vivere la vita una staccata dopo l’altra.

Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: 49,99€ (PC), 69,99€ (Console) Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online e locale PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X|S, Xbox One X, PlayStation 5, PlayStation 4, Switch Data di Lancio: 21 aprile

Forte di un telaio più che collaudato, MotoGP 22 si presenta ai fan del Motomondiale con le livree 2022 tirate a lucido, con un gameplay più votato al realismo e con una novità che tirerà fuori il Guido Meda nascosto in ognuno di noi.

TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO!

Partiamo proprio da NINE – Season 2009, il tributo all’anno in cui il Dottore vinse il suo 9° motomondiale. Creata da Milestone e Mark Neale Production a mo’ di docu-film, la modalità incentrata su Valentino Rossi racconta una storia entrata nella leggenda di questo sport e, mentre lo fa, permette di rivivere in prima persona ciascuna delle 17 tappe di una delle stagioni più emozionanti di sempre.




Alternando oltre 50 minuti di filmati reali a sessioni di gioco in cui la sfida cambia a seconda di chi si impersona (gente come Rossi, Stoner, Lorenzo o Pedrosa) e di come andarono effettivamente le cose tredici anni or sono, NINE – Season 2009 è un contenuto extra che sa farsi apprezzare per il suo coinvolgente modo di narrare una stagione indimenticabile. Chi non s’è gustato quel motomondiale in piedi sul divano probabilmente si godrà meno visceralmente una modalità in cui i ricordi prendono vita, tuttavia la possibilità di concedersi qualche corsa differente per obiettivi e contesto potrebbe bastare a renderla appetibile a chiunque, senza dimenticare che completare le diverse sfide consente di sbloccare personalizzazioni aggiuntive.

MOTOGP 22 HA UNA FRECCIA PER OGNI CAPRICCIO

Chi invece proprio non sopporta Rossi non deve preoccuparsi, MotoGP 22 ha tante altre frecce al suo arco ovviamente tutte aggiornate alla stagione 2022. Mi riferisco alle modalità veloci (Gran Premio, Campionato, Prova a Tempo con le classifiche online dei tempi migliori e l’inedita Schermo Condiviso per battagliare in locale), alle lobby multigiocatore pubbliche/private (il cross-play c’è ma solo fra console appartenenti alla stessa famiglia) che non ho potuto provare data la carenza di giocatori sui server, alla rinnovata sezione Allenamento ora ampliata dalla nuova MotoGP Academy in cui scoprire i segreti di tutti i tracciati ufficiali (una chicca per feticisti delle due ruote utile a migliorare le proprie performance) e, dulcis in fundo, la modalità Carriera Manageriale.

MotoGP 22 Recensione

Tra elettronica, consumi e compagnia bella, ogni moto va costantemente tenuta sotto controllo.

Vero fulcro di MotoGP 22 per ciò che concerne il single player, la Carriera offre l’opportunità di partire dalla classe preferita (Moto3, Moto 2 o MotoGP) con un team ufficiale o uno neonato per tentare la scalata fino al titolo di campione del mondo. La gestione della scuderia ricade tutta sulle spalle del giocatore giacché la strada per il successo passa attraverso un sottobosco di attività come lo sviluppo meccanico del bolide diviso in quattro rami o la fondazione di un Team Junior. Non siamo ai livelli di un gestionale puro per complessità, intendiamoci, ma se si cerca qualcosa di più profondo è sicuramente la modalità giusta. Il cerchio dei contenuti si chiude con una rapida menzione alle categorie 500cm 2 tempi, 800cm 4 tempi e 990cm 4 tempi in cui sfidare oltre 70 campioni del passato e gli editor grafici con cui sfogare la propria creatività personalizzando pilota, casco, numero, team e adesivi vari.

STEP BY STEP

Le novità continuano con un restyling grafico che non riguarda solo le superfici dei più di 20 circuiti ufficiali ma anche i box, i volti dei personaggi, i modelli 3D e le animazioni. L’aggiornamento estetico si nota rispetto all’anno scorso, ad esempio i volti stonano meno, tuttavia l’impressione è che per assistere all’auspicato salto di qualità tecnico ci sia ancora del lavoro da fare sotto questo aspetto. Relativamente al gameplay invece la parola d’ordine è realismo, lo dimostrano le novità come il controllo sulla compressione delle sospensioni (l’RHD) oppure la deformazione delle gomme in base allo stile di guida. Queste minuzie meccaniche per intenditori vanno ad aggiungersi a una pletora di dinamiche pre-esistenti come la gestione del carburante, il consumo degli pneumatici e la temperatura dei freni, un coacervo di dettagli su cui metter mano che contribuisce a rendere l’esperienza ancora più simulativa se si azzerano gli aiuti alla guida. Chiaramente nulla vieta di alleggerire il gameplay fino a trasformare MotoGP 22 in un arcade, però la soddisfazione più grande la si ottiene quando, a forza di test, cadute e tarature chirurgiche, si arriva a domare una moto senza forzature al sistema di guida né aiuti esterni. A proposito di domare la moto, occhio ad A.N.N.A. e agli avversari: nonostante i progressi dell’IA, già a livello medio non è raro finire sulla ghiaia in seguito a un’entrata eccessivamente vigorosa da parte degli altri piloti.

MotoGP 22 Recensione

Il livello di dettaglio delle moto e dei piloti è encomiabile.

MotoGP 22 sa ripagare degli sforzi profusi nel coltivare il rapporto con il proprio puledro artificiale

MotoGP 22 sa ripagare degli sforzi profusi nel coltivare il rapporto con il proprio puledro artificiale, la goduria insita nel costante miglioramento di tempi e performance è impagabile perché è il premio alla fine di un percorso divertente e appagante ma niente affatto facile da percorrere. La mole di lavoro dietro a un singolo podio può raggiungere livelli clamorosi, però essere un pilota significa proprio questo e MotoGP 22 riesce a offrircene una valida rappresentazione videoludica. A livello di fisica si va sul sicuro, Milestone ha raggiunto uno standard notevole e continua a puntellarlo. La sensazione è che le moto siano più sensibili al tocco (siate delicati col freno, l’anteriore si chiude subito) e alle sollecitazioni ma anche più reattive a percepire le modifiche, il peso è ben distribuito e il comportamento dei piloti credibile nonostante alcuni contatti meno convincenti di altri. Tutto questo forse potrebbe non bastare a chi s’è lasciato sedurre l’anno scorso, al netto delle migliorie 2022 il telaio di gioco è grossomodo lo stesso e chi desiderava un update più netto potrebbe rimanere deluso. Un discorso simile potrebbe anche essere comprensibile, d’altronde è il dilemma di qualsiasi produzione a cadenza annuale, ma lasciatemi dire che, nonostante l’assenza di competitor, Milestone non s’è adagiata sugli allori e MotoGP 22 ne è la prova inconfutabile.

In Breve: Aggiungendo delle minuzie che aumentano il realismo e una modalità interessante come NINE – Season 2009 a un telaio solido e affidabile, MotoGP 22 compie un passetto evolutivo nella giusta direzione. Il restyling grafico di alcuni elementi estetici ci voleva ma non è ancora abbastanza e, più in generale, il miglioramento rispetto al capitolo precedente appare meno profondo del previsto, eppure, nonostante ciò, i tanti lati positivi, l’esaltazione che regala a copiose dosi e le varie novità bastano a farmi pensare che chi è pazzo del motomondiale lo sarà anche di MotoGP 22.

Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come gira: Su PlayStation 5 il framerate è granitico, non si può smanettare con le impostazioni grafiche ma non se ne sente l necessità perché quando si corre lo spettacolo garantito. Il lavoro sui volti, sulle animazioni e sui modelli 3D si nota, ma si nota anche una certa discrepanza qualitativa tra i momenti in pista e gli altri. Buono il supporto al DualSense tra feedback aptico e grilletti adattivi con le resistenze che fanno il loro dovere.

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Pro

  • Un’esperienza di guida articolata ma anche molto adattabile / Gameplay più realistico e appagante grazie alle migliorie / Sa esaltare come la vera MotoGP.

Contro

  • Tecnicamente si può fare di meglio / Chi ha il capitolo precedente potrebbe non sentirne il bisogno / Chi serva una rivoluzione per superare alcuni limiti?
8.4

Più che buono

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