Otto anni, il tempo trascorso dall’uscita del primo Destiny. Ora finalmente il vero nemico del Viaggiatore sta per fare la sua comparsa. La Regina dei Sussurri spiana la strada al conflitto finale tra Luce e Oscurità.
Sviluppatore / Publisher: Bungie / Bungie Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Completo Multiplayer: Competitivo e cooperativo online PEGI: 16+ Disponibile su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S
Devo ammettere che sono sorpreso: non pensavo che Bungie potesse riprendersi dalla débâcle di Oltre la Luce, il precedente DLC pubblicato sul finire del 2020. Invece con La Regina dei Sussurri lo studio di Bellevue si riappropria finalmente del suo universo e confeziona un’espansione corposa e ben strutturata, senza dimenticare di apportare alcune novità degne di nota che da un lato vanno a ritoccare e riequilibrare le fondamenta stesse su cui si basa Destiny 2, dall’altro garantiscono una ventata di aria fresca sia sotto il profilo ludico che su quello narrativo.
Sì perché La Regina dei Sussurri si inserisce nel solco tracciato da Beyond Light e dalle successive stagioni che ci hanno accompagnato fino allo scorso febbraio, proseguendo una trama che vede i guardiani interrogarsi sulla loro stessa natura e sui poteri che il Viaggiatore ha concesso loro. Ora che brandiscono sia i poteri della Luce che quelli dell’Oscurità, i protettori dell’umanità devono fare i conti con i sotterfugi di Savathûn, la dea dell’Alveare sorella di Xivu Arath e Oryx, quel Re dei Corrotti affrontato nel primissimo Destiny. Peccato che Savathûn abbia dalla sua parte uno strumento micidiale: la stessa Luce che guida e protegge i guardiani, e dunque i giocatori.
IL RITORNO DEL PIANETA ROSSO
Il nuovo arco narrativo inizia con la misteriosa ricomparsa di Marte, uno dei pianeti inghiottiti dall’Oscurità poco più di un anno fa. Per quale motivo il Pianeta Rosso ha fatto ritorno? Ikora Rey, leader degli Stregoni dell’Ultima Città, si dirige immediatamente sul posto per dare il via alle indagini e provare a sbrogliare una matassa che appare sin da subito piuttosto aggrovigliata, anche perché assieme a Marte è comparsa anche un’enorme nave riconducibile alla Regina in persona.
Ben presto Ikora, e dunque i giocatori, scoprono che la nave e il pianeta fungono da portale di passaggio verso il Tronomondo di Savathûn. Qui è difficile non restare letteralmente a bocca aperta. Il primo impatto con le nuove location di questa espansione è spiazzante giacché le architetture del Tronomondo sono lontanissime da ciò a cui Bungie ci ha abituato sinora. Le candide e freddissime strutture del regno di Savathûn si stagliano fino al cielo color giada che avviluppa la dimensione dell’Alveare, laddove siepi rigogliose e cascate formano un contrasto quasi etereo in quello che di fatto è il luogo più alieno mai esplorato nell’universo di Destiny.
Le architetture del Tronomondo sono lontanissime da ciò a cui Bungie ci ha abituato sinora
Eppure la particolarità di quest’ultima espansione, sia narrativa che ludica, sta nel fatto che non ci troviamo ad affrontare degli emissari dell’entità antitetica al Viaggiatore, bensì delle creature che brandiscono la Luce proprio come i guardiani. L’Alveare Lucente di Savathûn può contare su dei guerrieri con delle capacità del tutto simili a quelle dei giocatori, compresa la possibilità di ritornare in vita grazie al potere degli Spettri. Per questo l’intera campagna corre su un binario doppio: da un lato vi è la necessità di fermare Savathûn, intenzionata a rapire il Viaggiatore e a strappare la Luce all’umanità, dall’altro la ricerca delle motivazioni che hanno spinto l’enorme e imperscrutabile sfera bianca a concedere i suoi poteri all’Alveare.
INDAGINE SULLA REGINA DEI SUSSURRI
Ecco perché la campagna di questa espansione si svolge sostanzialmente in due atti più o meno paralleli. Il primo, più classico, ci vede alle prese con la solita successione di missioni ambientate principalmente sul Tronomondo. Queste ci portano a esplorare vari ambienti e strutture alla ricerca di un modo per arginare una volta per tutte la minaccia di Savathûn. La particolarità di queste missioni è che finalmente è possibile scegliere sin dall’inizio di affrontarle in modalità Leggendaria, dunque con un livello di sfida di gran lunga superiore alla difficoltà standard (e con la possibilità di mettere le mani su ricompense molto più ricche). Vista la durata delle missioni generalmente più lunga rispetto al passato, sono poi presenti anche dei checkpoint che permettono di interrompere in ogni momento la partita per poi riprendere la campagna in un secondo momento, un po’ come avveniva già nelle Incursioni.
L’Alveare Lucente di Savathûn può contare su dei guerrieri con delle capacità del tutto simili a quelle dei giocatori
Il secondo atto, invece, ci vede alle prese con una vera e propria indagine sulle ragioni che hanno spinto Savathûn ad agire contro l’umanità, e dunque gettano luce anche sul comportamento del Viaggiatore in tutta questa faccenda. Man mano che si procede lungo la campagna, infatti, potremo acquisire delle missioni secondarie che hanno anche lo scopo di introdurci a una delle principali novità dell’espansione: il sistema di crafting delle armi. In una struttura rinvenuta su Marte, infatti, è stato ritrovato un marchingegno che consente ai guardiani di creare una serie di armi dopo essere riusciti a estrapolarne i progetti.
Le armi costruite sul Pianeta Rosso possono essere personalizzate direttamente dai giocatori per quanto riguarda i vari perk, ma queste salgono anche di livello man mano che vengono utilizzate in combattimento. Acquisendo esperienza, difatti, vengono sbloccati perk aggiuntivi sempre più potenti che vanno inseriti nelle armi riforgiandole su Marte, a patto di essere in possesso dei materiali giusti, naturalmente. Ecco, uno dei problemi più gravi de La Regina dei Sussurri sta proprio nella modalità di accesso ai materiali più rari, utili a craftare le armi più potenti: questi purtroppo vengono forniti al giocatore col contagocce attraverso il sistema di drop delle varie attività. Ne consegue che una delle feature più intriganti dell’espansione per ora non funzioni proprio benissimo. Va precisato che gli sviluppatori hanno riconosciuto il problema e sono già corsi ai ripari con un primo hotfix che ha alleviato le sofferenze dei guardiani, ma a mio avviso c’è ancora del lavoro da fare prima che la situazione raggiunga livelli ottimali.
IL PREZZO DEL BIGLIETTO
L’altro problema che affligge La Regina dei Sussurri, poi, è la cupidigia di Bungie. Una parte consistente dell’esperienza è bloccata dietro un ulteriore paywall: l’acquisto della sola espansione, infatti, non garantisce l’accesso a tutti i contenuti disponibili. Come al solito vi sono anche dei contenuti stagionali, ma se in passato la prima stagione di un DLC è sempre stata inclusa nel pacchetto base, ora questa va acquistata a parte. Ciò significa che per completare le missioni della Stagione dei Rinati e giocare alla nuova attività PvE Campi di Battaglia PsiOps è necessario acquistare il relativo Pass Stagionale, oppure la versione Deluxe che comprende anche le altre tre stagioni dell’Anno 5.
Una decisione, quella di non includere perlomeno la prima stagione del nuovo corso, difficilmente giustificabile che non solo va a frammentare ulteriormente la base di utenza, ma rende ancora più sbilanciato tutto il comparto PvP giacché i possessori del Season Pass hanno anche accesso a delle armi esclusive particolarmente efficaci sia nel Crogiolo che nella modalità Azzardo.
tutti i giocatori hanno accesso anche a un nuovo archetipo di strumenti d’offesa
Seguendo l’esempio della Stasi introdotta in Oltre la Luce, l’aggiornamento della sottoclasse del Vuoto permette ai guardiani di gestire sin nei minimi particolari il funzionamento delle abilità, andando a modificare non solo il tipo di granata, di attacco corpo a corpo o di super, ma anche le nature e i frammenti che gestiscono le capacità passive, le statistiche e gli effetti collaterali di alcune abilità. Per esempio ho costruito il mio Stregone del Vuoto affinché sia in grado di sovraccaricare la granata vortice, che dunque attira verso l’esplosione un maggior numero di nemici, i quali una volta uccisi esplodono a loro volta causando danni aggiuntivi e rigenerano la mia energia vitale per un breve periodo di tempo; ma sarebbe stato possibile aggiungere anche altri effetti aggiuntivi, come ad esempio la soppressione che impedisce ai nemici di usare abilità, e in ogni caso si può sempre modificare l’assetto del proprio personaggio cambiando i frammenti in uso.
PIATTO RICCO?
Al di là dei problemi, comunque, La Regina dei Sussurri può contare su un buon numero di contenuti, molti dei quali riservati all’endgame post-campagna. Oltre al Tronomondo di Savathûn, con le sue pattuglie, eventi pubblici e tre settori perduti, l’espansione aggiunge anche due nuovi Assalti, l’ottimo raid Voto del Discepolo che ci mette per la prima volta di fronte a un vero emissario dell’Oscurità, un’attività cooperativa da sei giocatori con matchmaking a rotazione giornaliera, e gli Altari della Riflessione, dove bisogna risolvere alcuni enigmi – un po’ banali a dire il vero – prima di lanciarsi in un’arena con tanto di boss al cui completamento possiamo ascoltare un breve messaggio di Savathûn che fornisce ulteriori informazioni di contesto.
In linea di massima siamo di fronte a un’espansione che finalmente fa muovere Destiny 2 nella giusta direzione, sebbene non manchino delle sbavature anche piuttosto importanti. Tra queste l’ormai immancabile rimozione di alcuni contenuti del passato. Rispetto a quanto accaduto all’uscita di Oltre la Luce, però, va detto che il taglio è stato meno consistente: abbiamo dovuto dire addio soltanto – si fa per dire – a una metà dei contenuti de I Rinnegati (le missioni della campagna, la zona di pattuglia della Riva Contorta e i relativi assalti). Si poteva anche evitare, non credete?
In breve: La Regina dei Sussurri è un notevole passo in avanti, soprattutto rispetto al passo falso di Oltre la Luce. Si tratta di un’espansione corposa che spinge Destiny 2 nella direzione giusta, sia sul versante narrativo che su quello prettamente ludico grazie a una serie di contenuti di qualità. Peccato che alcuni di questi siano bloccati dietro il paywall stagionale, richiedendo un ulteriore esborso di denaro rispetto all’acquisto del singolo DLC. Viste le politiche che Bungie ha messo in atto negli ultimi anni, però, una domanda appare piuttosto scontata: quanto tempo passerà prima che questi ottimi contenuti vengano rimossi?
Piattaforma di Prova: Ryzen 5 3600X, 16 GB RAM, GeForce RTX 2070 Super, SSD
Com’è, Come Gira: Il motore di gioco è rimasto chiaramente lo stesso, pertanto il gioco gira come previsto senza alcun problema al massimo livello di dettaglio a una risoluzione 1440p superando abbondantemente i 60 fps.