8 anni, 3 titoli, milioni di trick, grind, ossa (virtuali) rotte, analogici distrutti, record infranti sulle leaderboard. Migliaia di ore di gioco per costruire una community, innovando il platform bidimensionale, ibridandolo allo skate in un mondo orfano di Tony Hawk’s Pro Skater (che dopo l’ottimo remake chissà se tornerà stabilmente), privo di un’icona di stile e gameplay. Perfezionismo, innata padronanza del game design e grandi gusti musicali: tutto per arrivare a OlliOlli World, il nuovo manifesto della skate-culture videoludica a firma Roll7.
Sviluppatore / Publisher: Roll7 / Private Division Prezzo: 29,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data di Lancio: 8 febbraio
Partiamo dalla conclusione: OlliOlli World è un’opera straordinaria, di quelle che fanno scuola settando nuovi standard per il genere. Giocandoci si spreme fuori tutta l’ambizione del team inglese, che avrebbe anche potuto accontentarsi, puntare su un progetto conservativo, meno dispendioso, e invece ha voluto rilanciare per ereditare ciò che fu di Jet Set Radio, SSX, Tony Hawk’s Pro Skater appunto. L’ha fatto mantenendo lo scrolling laterale pur abbandonando totalmente il 2D in favore di una tridimensionalità che dà tutt’altra profondità, respiro, possibilità registiche e ludiche per evolvere le meccaniche che hanno fatto la fortuna dei primi due capitoli, costruire un mondo credibile, positivo, coloratissimo, vissuto attraverso piccoli diorami che pare riduttivo chiamare livelli, con parallassi animate, vive, piene di gente ed esseri antropomorfi vari. Una gioia per gli occhi.
Ed è poi nel gameplay, viene da sé, che un gioco del genere deve compiersi, dare spettacolo e soprattutto rendere lo spettacolo alla portata di tutti, con controlli chiari, precisissimi, permettendo al giocatore di sbagliare, riprovarci, migliorare aggiungendo continuamente nuovi layer di evoluzioni, varianti, allungando le dita verso nuovi tasti per creare nuove combinazioni, sempre più freestyle, sempre meno meccanico. Questo, va detto, anche grazie a una distribuzione dei tutorial fantastica, lungo tutti i 5 mondi che compongono l’avventura principale, un insegnamento graduale, estremamente zen come l’ascesa al Gnarvana degli skater che racconta la storia, infiocchettato dalla consueta presenza del “trickzionario” da consultare per scoprire ogni singola manovra eseguibile. L’apprendimento è un’arte e come tale ha bisogno di tempo. Bravissimi.
SKATING FLOW
Come ci ha raccontato Simon Bennet nell’intervista allegata all’anteprima di qualche giorno fa, la filosofia di Roll7 è creare giochi “Flow-based”, dove il giocatore ha in mano una giocabilità super-affidabile e la utilizza per interpretare a sentimento un level design ricco, pieno di percorsi alternativi, obiettivi secondari, record da infrangere, lasciandosi trasportare sulle note di una soundtrack ancora elegantissima, abbastanza spinta da esaltare la performance ma non troppo da non essere rilassante, sempre su toni lo-fi house/techno-ambient/chilltronic; roba buona, balsamica, morbidissima. Un gioco di skate che si muove semi-automaticamente in una sola direzione (bisogna regolare solo la velocità spingendo col piede) libera l’analogico da un freno inibitore che gli avrebbe impedito di diventare animazione, show, punteggio. Gran parte del fascino e del successo del primo OlliOlli era proprio la possibilità di “disegnare” i trick, muovendo la levetta come fosse uno stick da sala giochi che scatena un Hadoken.
E in World questa meccanica gode ed esplode nell’incontrare personaggi poligonali, plastici, splendidamente animati ed esilaranti nelle proporzioni. Esteticamente incantevole, meccanicamente esaltante, esempio perfetto di come fare arcade oggi, proiettandolo nel futuro. Tentativo dopo tentativo la manualità migliora, si è più sciolti, si pensa più rapidamente, interpretando un platforming pazzesco in tempo reale, cominciando a padroneggiare i trick basici per poi collegarli ai grind sui corrimano, inserendo con fluidità le rotazioni (spin) con i trigger e i grab della tavola con l’analogico destro, tenendo insieme il contatore atterrando in manual (ovvero stando in equilibrio sulla punta o sulla coda dello skate) e facendo schizzare alle stelle un punteggio basato su un sistema meritocratico, che premia la precisione, il tempismo, azzarderei direi il “ritmo”, soprattutto osando percorrere la via più ostica (e lunga) alla varie ramificazioni all’interno degli stage.
Esteticamente incantevole, meccanicamente esaltante: olliolli world è davvero un esempio perfetto di come fare arcade al giorno d’oggi
Questo riuscendo nel contempo a tracciare una curva di difficoltà dolce ma implacabile, che arriva a toccare picchi di complessità totalmente fuori di testa a cui però si arriva preparati, allenati, in pace coi propri sensi. Sta ad ogni singolo giocatore poi gestire la propria pazienza, e Roll7 sa che non tutti sono disposti a chiudersi per un’ora sulla stessa sequenza finché non gli riesce perfetta, come il sottoscritto, proponendo sempre vari gradi di completamento. Ti basta giochicchiare e arrivare alla fine in relax? Tieni i checkpoint e vai sereno. Vuoi cimentarti nelle sfide di Mike e guadagnarti un nuovo capo d’abbigliamento per personalizzare il tuo personaggio (su questa cosa ci torno a breve)? Accomodati e preparati ad ogni tipo di richiesta. Vuoi battere i punteggi delle leaderboard online? Beh, buona fortuna!
OLLIOLLIWORLD È UN’OPERA CHE PUÒ DURARE DAVVERO DALLE 8 ALLE INFINITE ORE
OLLIOLLI WORLD FRA PSICHEDELIA E MITOLOGIA
Ma non basterebbe il solo gameplay a rendere OlliOlli World il nuovo manifesto della skate-culture videoludica. A contribuire in maniera decisiva c’è una narrativa inedita per la serie, capace di accomunare lo skate alla religione con una logica inattaccabile, dominando i fondamentali della tavola per ascendere al fianco delle divinità che regolano il mondo di Radlandia, in cerca di un nuovo “mago”, un sacerdote del trick che possa ispirare tutti gli abitanti, che siano umani oppure gelati, alberi, cactus, alieni e chi più ne ha più ne metta. Psichedelico. Ma poi c’è proprio un senso di comunità e benessere generale a pervadere ogni partita, tra dialoghi simpaticissimi in compagnia di personaggi adorabili e scenografie dalla personalità tracimante, tra aquapark trasformati in skatepark, foreste dove le api reggono cartelloni politicamente schierati come “Honey not Money”, monumenti alieni e festival nel deserto, mense aziendali in fabbriche tossiche e opulente città al neon dedicate ai gatti dove pure gli hotel sono pensati per fare skate. Ogni stage ha il proprio scorcio unico, non riciclabile, contribuendo a una sensazione di viaggio on the road molto affascinante. Luoghi bizzarri, disordinati, a volte allegramente decadenti, riprendendo l’habitat urbano dove è nata questa cultura ma idealizzandolo, rendendolo spirituale: un posto dove chiunque possa esprimersi senza pregiudizi.
Essenziale in questo senso la personalizzazione del personaggio, totalmente inclusiva e piena zeppa di opzioni, soprattutto legate all’abbigliamento. Decine e decine di capi con cui tirare fuori il proprio carattere e mostrarlo a tutti, comparendo nelle schermate di caricamento o al fianco degli altri giocatori a inizio run come personaggio “reale” da battere, nonché farsi vedere dagli amici e nelle leghe (le sfide giornaliere di cui sopra). La cura per i dettagli sta poi tutta nella creazione di brand fittizi, coi loro loghi e stili distintivi, tra cui spiccano i disegni delle tavole, veramente clamorosi! Mettersi lì a scegliere l’outfit che più ci ispira in quel momento dà veramente gran gusto, rendendo la performance ancora più “nostra”, personale, espressiva. Perché alla fine, dopo tutte queste parole, si può dire semplicemente che OlliOlli World sia un gioco che vuole far stare bene chi ci si dedica, mettendolo a proprio agio sotto tutti i punti di vista. E scusate se è poco.
In Breve: OlliOlli World è uno dei migliori platform degli ultimi anni, una spettacolare interpretazione del genere skate e, tout court, un gioco divertentissimo, sereno, tanto rilassante quanto competitivo, tanto spirituale quanto consistente e muscolare. Roll7 presenta il suo capolavoro con un comparto tecnico tutto nuovo, tridimensionale senza abbandonare lo scrolling orizzontale, non perdendo niente nel processo di rinnovamento, anzi, aggiungendo profondità, meccaniche e facendo un ulteriore salto di qualità dal lato del level design, davvero pazzesco, da Nivana. E poi una narrativa adorabile, un motore grafico solidissimo, uno stile lisergico, un sacco di robe da fare. Insomma, pura gioia. Ragazzi, fatemi una promessa ora, dopo lo skate passerete allo snowboard vero?
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Solidissimo, velocissimo, non perde mai un colpo, e poi ha dei colori pazzeschi!