Labyrinth Legend – Recensione

PC Switch

Labyrinth Legend ci porta sotto la superficie del regno di Kanata, dove si dipana un dedalo di labirinti e grotte che nascondono incredibili tesori, ma anche indicibili pericoli… avrete il fegato di entrare?

Sviluppatore / Publisher: Shinobi Games / NIS America Prezzo: 14,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Cooperativo Locale PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam), Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile

Quello che avete appena letto potrebbe essere l’incipit di un qualsiasi gioco di ruolo, oltre che del qui presente Labyrinth Legend, disponibile ormai da tempo su PC e arrivato proprio in questi giorni su Switch. L’ecosistema Nintendo sembra perfetto per un titolo del genere, che fa della semplicità e dell’immediatezza del gameplay le sue armi migliori. Basteranno però per placare l’insaziabile sete di avventura degli amanti dei dungeon crawler? Purtroppo non del tutto, ve lo anticipiamo senza girarci troppo intorno.




Potrebbe allora essere un buon punto di inizio per chi vuole avvicinarsi a questo genere? Forse, ma c’è da tenere presente il fattore difficoltà che nel gioco sviluppato dai ragazzi di Shinobi Games è tutt’altro che trascurabile. Indossate i calzari buoni, stringete le cinghie della vostra cotta di maglia e affilate la migliore lama che avete, si parte!

SIMPLE AS THAT

Partiamo dal primo fattore citato poco fa: la semplicità. Labyrinth Legend fin da subito appare come un titolo sviluppato con un qualsiasi tool Dungeon Creator, con elementi estetici a dir poco canonici e una trama che definire risicata è quasi riduttivo. Dopo aver “creato” il vostro avventuriero vi ritroverete nel classico villaggetto abitato da persone che non hanno di meglio da fare che dispensare consigli del tipo “oggi è una bella giornata, ideale per raccogliere le uova”. Dopo le inevitabili conversazioni di rito scoprirete che nei dintorni si celano dei dungeon, pardon labirinti a cui nessuno osa avvicinarsi nonostante (si dice) nascondano ricchezze inimmaginabili. Siccome il vostro alter ego fa parte della categoria “eroi a cui nessuno deve dire cosa fare”, partirete fin da subito per queste pericolose ma altamente remunerative missioni.

Nei dungeon vi imbatterete in zone che per essere aperte richiedono un certo quantitativo di materiali. Spesso vale la pena spenderli per acquisire oggetti rari.

OGNI DUNGEON CHE SI RISPETTI HA LE SUE TRAPPOLE, E QUELLI DI LABYRINTH LEGEND NON FANNO ECCEZIONE

I dungeon in questione verranno creati in maniera casuale ad ogni avventura e ogni volta che morirete. Sono mediamente composti da cinque piani e per procedere verso quello successivo dovrete ogni volta sconfiggere il mostriciattolo che custodisce la chiave. Tutto si svolge in tempo reale, con i nemici che si avvicineranno a voi non appena entrerete nel loro raggio d’azione e che sfoggeranno dei pattern di attacco sempre identici. I quattro tasti principali del JoyCon sono assegnati rispettivamente ad arma primaria, secondaria e attacchi speciali, ai quali successivamente si aggiungerà una sorta di schivata utile anche a superare determinate trappole… perché non si può fare una passeggiata in un dungeon senza trappole, giusto? Siamo dunque nel bel mezzo del manuale basico dei dungeon crawler e le cose non cambiano più di tanto anche in presenza degli immancabili boss. Ciò che cambia andando avanti è il livello di difficoltà e (fortunatamente) la quantità e qualità del loot che avrete a disposizione.

STAY A WHILE, STAY FOREVER

L’aspetto più convincente dell’esperienza di gioco offerta da Labyrinth Legend è probabilmente il ritmo, spesso e volentieri molto alto. Se i primi dungeon servono più che altro a sgranchirsi le ossa, quelli successivi propongono nugoli sempre più nutriti di nemici progressivamente più aggressivi. Aspettarsi un’IA decente in un gioco simile è pura utopia, accontentiamoci della quantità. Con l’innalzamento della difficoltà aumentano anche le ricompense, spesso nascoste nei canonici forzieri divisi in colori in base alla “succosità” del contenuto. Gli elementi roguelike sono anch’essi canonici e si limitano a togliere al vostro avventuriero quanto guadagnato fino a quel momento. In caso di dipartita prematura avrete l’opportunità di ripartire dall’inizio del labirinto o, se siete crepati di fronte al signore del dungeon, dall’istante prima di incontrarlo.

Labyrinth Legend

I boss propongono pattern di attacco visti e rivisti, ma occhio perché spesso sono estremamente duri da mandare al tappeto e fanno danni ingenti.

Potrete anche decidere di tornare al villaggio, cosa che vi consigliamo di fare almeno ogni volta che supererete un livello perché i mercanti arricchiranno le loro proposte commerciali, voi potrete dare via tutto il ciarpame che avete raccolto e soprattutto potenziare sia l’equipaggiamento offensivo che difensivo. Potrete anche modificare e potenziare quanto ricevuto a patto di aver farmato la giusta quantità di materiali. L’unica variante sul tema è rappresentata da una piccola zona in cui è possibile allevare alcune delle creature sconfitte in battaglia per poi usarle come alleati nelle battaglie successive.

LA POSSIBILITÀ DI ALLEVARE CREATURE SCONFITTE IN BATTAGLIA RAPPRESENTA L’UNICO BAGLIORE DI ORIGINALITÀ

Anche qui non vi aspettate nulla di particolarmente approfondito, ma questa sorta di breeding game rappresenta di fatto l’unico (piccolo) bagliore di “originalità” in un titolo altrimenti estremamente basilare. Quasi dimenticavamo di dirvi che il gioco supporta la modalità coop per due giocatori ma solo in locale. La sostanza non cambia più di tanto ma come sempre poter giocare insieme ad un compagno di avventure aggiunge un minimo di pepe alla ricetta di base. Nel caso poi voleste una sfida più ardua, nel menù principale è disponibile fin da subito una modalità aggiuntiva che propone nemici più forti, nessun equipaggiamento extra e statistiche che verranno resettate a zero ad ogni partita. Consigliata solo dopo aver fatto un bel po’ di pratica nell’avventura principale.

Labyrinth Legend

Le trappole fanno parte del DNA dei dungeon crawler quindi come sempre cercate di fare attenzione a dove mettete i piedi.

In definitiva, Labyrinth Legend è un prodotto senza infamia e senza lode. Non tenterà in alcun modo di sorprendervi ma se doveste incontrarlo nel momento giusto potrebbe catturarvi e ipnotizzarvi. Un titolo del genere su dispositivi mobili non avrebbe sfigurato, anzi probabilmente sarebbe diventato una hit. Se su PC la sua presenza risultava a dir poco superflua, anche su Nintendo Switch si può decisamente trovare di meglio. Potete prenderlo in considerazione (magari in saldo) se siete alle prime armi, ma occhio ai picchi di difficoltà che potrebbero cogliervi alla sprovvista quando meno ve lo aspettate.

In Breve: Un dungeon crawler che riduce al minimo indispensabile la trama, non tenta neanche per un attimo di regalarci qualcosa di nuovo e propone un gameplay tanto semplice quanto immediato. Come spesso accade con titoli così basici, l’appeal dipende molto da quello che state cercando. Se siete a caccia di un ARPG defaticante che spesso sembra andare avanti con il pilota automatico, Labyrinth Legend è ciò che fa per voi in attesa di titoli di ben altro spessore.

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: Graficamente è uno dei titoli più semplici che ci sia capitato di provare su Switch. Labyrinth Legend non avrebbe avuto problemi a girare neanche su un Super Nintendo. Purtroppo il gioco non è esente da qualche piccolo bug, che tuttavia non influisce più di tanto sulla fruibilità generale.

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Pro

  • Un gameplay talmente semplice da poter diventare ipnotico / Ottima la quantità di loot e qualche scontro con i boss.

Contro

  • Se cercate un Action RPG con uno spessore degno di nota non lo troverete qui.
7

Buono

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