The Elder Scrolls Online : Deadlands – Recensione

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Continua il viaggio nelle terre di Oblivion alla ricerca di un modo per sconfiggere il temibile Mehrunes Dagon. Con Deadlands, Bethesda conferma ancora una volta la sua dedizione per il franchise, offrendo alla community una ragguardevole conclusione per “I Cancelli di Oblivion”.

Sviluppatore / Publisher: ZeniMax Online Studios / Bethesda Softworks Prezzo: 2000 Crowns (14,99€) Localizzazione: Assente Multiplayer: Cooperativo PEGI: 18 Disponibile Su: PC, PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: Già disponibile

Una delle componenti più importanti da prendere in considerazione, quando si gioca a un MMO, è sicuramente la trama. Per quanto possiamo sforzarci di valutare regolarmente un gameplay efficace o un level design sapiente, seguito a ruota libera da un comparto tecnico al passo coi tempi, la parte che vince su tutte resta sempre quella, poiché necessaria per mantenere vivo l’interesse su un prodotto che ha bisogno di sopravvivere al passare del tempo.




ZeniMax ci ha ormai abituato bene, se non altro perché è stata in grado di seguire un percorso di pubblicazione coerente, ma soprattutto capace di infondere nuova linfa vitale a un prodotto (un MMO appunto) che può soffrire del più classico calo del desiderio qualora non aggiornato a dovere. Con l’ultimo contenuto aggiuntivo pubblicato in questi giorni, The Elder Scrolls Online: Deadlands, riusciamo finalmente a concludere l’arco narrativo dedicato a “I Cancelli di Oblivion”, indugiando perciò nell’attesa di un nuovo viaggio da affrontare – probabilmente – più avanti nel corso del 2022.

DAEDRA NON TI TEMO

La storia piacevolmente lineare di questo ultimo DLC confezionato da ZeniMax raccoglie un po’ il sapore e la struttura di ciò che siamo stati abituati a vedere nel corso delle precedenti espansioni, lasciandoci però sul finale qualche piacevole colpo di scena che finirà per rendere Deadlands un contenuto ben strutturato, per niente noioso, praticamente capace di tenerci incollati allo schermo per scoprire ciò che ci aspetta. Chiaramente saremo ancora una volta chiamati a fermare l’ingresso nel mondo mortale di Mehrunes Dagon, questa volta aiutato da Sorella Cedina e dal suo culto delle Waking Flames, elemento che in più occasioni ci metterà di fronte non solo a pericolosi daedra provenienti da Oblivion, ma anche a esseri umani pronti a tutto per servire i loro padroni.

LA LOTTA CONTRO MEHRUNES DAGON PASSA DAL REAME MORTALE AL MONDO INFERNALE DEI DAEDRA

Se prima la difesa si svolgeva nel reame mortale, con tanto di attenzioni particolari alle invasioni tramite portali daedrici, adesso lo scontro si sposta proprio nel vivo dell’azione, in quel mondo infernale dove troveremo addirittura la cittadina di Fargrave, vero cuore pulsante di questo territorio desolato. Durante il corso di questa avventura verremo accompagnati da volti già conosciuti, come quello di Lyranth, ma anche di personaggi nuovi che ricopriranno un ruolo importante nella narrazione, offrendo come accennato poc’anzi un buon livello di intrattenimento e qualche colpo di scena sul finale. Fondamentalmente uno degli anelli di congiunzione più importanti risiederà nel personaggio noto come Anchorite, perciò seguite con attenzione le sue parole perché si riveleranno importanti nel corso della storia.

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Indiana Jones e la Macchina Infernale.

Qualitativamente parlando la missione principale viene accompagnata da diverse missioni secondarie ben amalgamate al racconto e, per fortuna, nemmeno troppo ripetitive nella loro struttura, elemento che garantisce un buon livello di longevità soprattutto quando si è concluso il racconto. Da segnalare che per sbloccare il vero finale, se così vogliamo definirlo, sarà doveroso completare anche tutta la zona di Blackwood, così da avere accesso alla missione bonus che ci condurrà al confronto diretto con Mehrunes Dagon.

LE DEADLANDS, META VACANZIERA PERFETTA

Guardandole da fuori, di certo le Deadlands potrebbero rivelarsi un ottimo posto dove andare in vacanza, a patto che siate appassionati di corsi lavici senza fine e di deserti sulfurei pieni zeppi di mostri. A rompere la monotonia della zona ci pensa Fargrave, uno degli hub di zona più interessanti che ci è capitato di esplorare nel corso della pubblicazione degli ultimi DLC dedicati a The Elder Scrolls Online. Fargrave sembra a tutti gli effetti una città dell’Estremo Oriente, con i suoi ponteggi sospesi e i suoi bassifondi pieni di vicoli e ricchi di vita, di estrazione umana o daedrica non ha importanza, dove sorge addirittura un mercato che davvero potrebbe essere in grado di far impallidire Istanbul o Marrakech. La città è davvero grande e funziona come un polo di scambio tra piani dell’Oblivion, una piccola oasi di pace dove la popolazione vive in relativa armonia senza pestarsi i piedi tra loro.

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Il mercato di Fargrave è davvero ben strutturato.

NON MANCA ANCHE QUALCHE ELEMENTO VOLTO AD AIUTARE NUOVI E VECCHI GIOCATORI, COME AD ESEMPIO L’ARMORY SYSTEM

Chiaramente le Deadlands, come da struttura ormai collaudata da ZeniMax, offrono la possibilità di esplorare nuovi Delve e nuovi Dungeon, o persino di incontrare qualche mini boss che pattuglia la zona alla ricerca di stranieri da uccidere. Un po’ come visto in Elsweyr, questa ultima challenge funziona in maniera simile ai draghi, solo che durante il lancio dell’espansione è stato davvero difficile incontrarne qualcuno, vista la mole di giocatori attivi e la loro mancata segnalazione sulla mappa. Insieme ai classici aggiornamenti legati alla struttura del gameplay, gli sviluppatori hanno anche inserito qualche piccolo elemento in più volto ad aiutare i giocatori di nuova e vecchia data, come l’Armory System, ovvero una stazione sbloccabile gratuitamente nel Crown Store e collocabile nella propria dimora, utile per cambiare la propria build con un semplice tocco.

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Le boss fight regalano sempre un pizzico di spettacolarità.

Adesso i boss dei dungeon dropperanno con maggiore frequenza oggetti di set diversi da quelli in nostro possesso, un’idea che potrebbe rivelarsi vincente soprattutto in sede di farming, così da ampliare la nostra collezione. Persino la mappa è stata finalmente aggiornata e adesso, senza dover scaricare forzatamente alcun add-on esterno, sarà possibile rilevare le Skyshards semplicemente avvicinandosi nei loro pressi, così da poter finalmente completare gli obiettivi di zona senza dover impazzire. Sul fronte meramente tecnico finalmente gli sviluppatori, nell’update 32, hanno inserito il supporto per i DLSS e i DLAA di NVIDIA, un piccolo passo avanti che promette di sfruttare relativamente meglio la nostra scheda video, senza però purtroppo cambiare radicalmente quanto visto fino a oggi graficamente all’interno di ESO.

In Breve: The Elder Scrolls Online: Deadlands conclude questo nuovo viaggio all’interno del franchise, offrendo ai giocatori un ottimo prodotto da acquistare nel Crown Store, accompagnato da un update gratuito ben strutturato e ricco di cambiamenti. ZeniMax colpisce ancora una volta nel segno, accontentando la propria community e invogliando nuovi giocatori a prendere parte allo scontro all’interno di un franchise, quello di ESO, che continua ad acquistare profondità e ricchezza di contenuti.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: AMD Ryzen 7 3700X, 8 GB RAM, GeForce RTX 2070, SSD
Com’è, Come Gira: Come al solito The Elder Scrolls Online si dimostra perfettamente in grado di girare senza intoppi. Con l’aggiornamento più recente sono finalmente stati aggiunti parametri NVIDIA DLSS e DLAA.

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Pro

  • Degna conclusione del ciclo narrativo I Cancelli di Oblivion / Inserimento Armory System e mini-mappa aggiornata / Fargrave è davvero splendida!

Contro

  • Continua a sentirsi la mancanza di una localizzazione in italiano.
8

Più che buono

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