Football Manager 2022 – Recensione

PC Switch Xbox One

“Mi innamorai del calcio come mi sarei poi innamorato delle donne: improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente, senza pensare al dolore o allo sconvolgimento che avrebbe portato con sé.” (Nick Hornby – Febbre a 90′) Una frase tanto bella, quanto adatta a Football Manager 2022.

Sviluppatore / Publisher: Sports Interactive / SEGA Prezzo: 54,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: No PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), Xbox One, Switch, Android, iOS, Mac Data di Lancio: 8 novembre

Mia moglie, ormai dopo quasi otto anni, non se ne fa più un problema: arrivati attorno ottobre/novembre, se mi trova a passare interminabili ore davanti al computer la sera, con una penna che punta il foglio di un’agendina e sentirmi bisbigliare nomi, numeri, dati o cifre, neanche si chiede più se stia guardando un porno e sia impegnato a misurare dimensioni.




E questo perché sa che è arrivato quel religioso momento dell’annuale release di Football Manager, dove tutto si ferma, la concentrazione è massima, un nuovo modulo deve essere perfezionato e una squadra ha bisogno di un allenatore, di un GM, insomma, di qualcuno che con capacità, saggezza e caparbietà, riuscirà a riempire la teca societaria con decine e decine di trofei.

FOOTBALL MANAGER 2022, SOLO PER VERI UOMINI

Le parole di Nick Hornby in apertura sono in qualche modo profetiche, in quel morboso rapporto che qualcuno di noi può avere con lo sport di maggiore interesse e relativa squadra del cuore, passione che poi porta inevitabilmente a toccare le corde più creative, motivo per cui ai soliti FIFA o PES, pardon, eFootball, ho sempre preferito quella venatura da coach in panchina, a litigare con tifosi, allenatori avversari e guardalinee impertinenti. Football Manager è l’unico vero rosario che merita di essere ripetuto anno dopo anno. Come sempre, partiamo concretamente dalle novità e come si può ben intuire, un gestionale che non ha concorrenza alcuna potrebbe reiterare la stessa formula senza cambiare nulla, aggiornare i database dei giocatori e arrivare sugli scaffali digitali e fisici di tutto il mondo, intascare i soldi e scappare con il bottino, invece Sports Interactive vuole che sia meritato l’acquisto annuale, dunque le novità sono sempre presenti, anche se sarà il tempo a sancire o meno la validità di questi innesti.

Diciamo che l’editor del nostro allenatore lascia molto a desiderare, ma vuoi mettere partecipare alle conferenze stampa con questo taglio di capelli?

Il Centro Dati è una novità interessante per chiunque ha la gioia – o pazienza – di studiare e seguire tutti i dati di giocatori, squadre o partite passate

La prima novità è il Centro Dati che sarà accessibile non subito, ma dopo aver giocato un certo numero di partite e usato diversi giocatori. Un team di analisti (nuova figura professionale per cui sarà necessario muoversi in ingaggi mirati senza rovinare il bilancio) ci fornirà un report settimanale o mensile delle prestazioni della squadra con informazioni più o meno utili, a seconda del nostro approccio: il piede preferito di un calciatore, le prestazioni su una fascia del campo e l’altra, l’andamento del ritmo, le occasioni da goal, insomma, tutti dati che singolarmente possono essere recuperati dalla scheda giocatore o dal riepilogo a fine partita, ora sono immagazzinati tutti qui. Parlavo di approccio di gioco perché in un gestionale dalle interminabili opzioni, è quasi impossibile gestire un team in tutti gli aspetti, dunque la classica funzione delle deleghe (una cosa molto italiana, dobbiamo dirlo) è sempre ben accetta e il Centro Dati possiamo tranquillamente lasciarlo lì, invisibile ai nostri occhi, ma non nascondo che in più di un’occasione mi è servito per scoprire piccoli feticci tecnici di giocatori fondamentali che mi hanno aiutato ad ottimizzare il loro utilizzo sul campo.

ALL’ULTIMO RESPIRO

Se già non ci fossero le reazioni social, giornalisti che ti contattano su WhatsApp e giocatori scontenti del loro contratto, Sports Interactive ha deciso di rendere la già elettrizzante fase di calciomercato ancora più ansiogena: le ultime ventiquattro ore di calciomercato saranno scandite minuto per minuto con aste dell’ultimo momento, agenti che non molleranno l’osso e saranno capaci di azioni folli (tipo mandarci circa un centinaio di mail in una manciata di ore per convincerci a vendere/acquistare). Vivere questi momenti da passivi, fregandocene del mercato, renderebbe il tutto solo un fattore di tedio: molto meglio allora buttarsi a capofitto in contrattazioni impossibili e tentare di portare Messi allo Spezia.

football manager 2022 recensione

Le verifiche del Var sono visualizzate geometricamente sul campo, grazie al classico aiuto dalla regia.

Ma alla fine parliamo di un Football Manager stranamente ottimizzato a dovere. Questa edizione asciuga parte delle meccaniche, ne aggiunge delle altre, ma rimane comunque contenuto nel pacchetto proposto, quasi gli sviluppatori avessero trovato l’ottima formula di gioco dove tutto è in equilibrio: il bug delle rimesse in campo che portavano al goal sicuro è stato sistemato, il Var funziona e non è invadente, il database è sempre curato. Football Manager 2022 non è semplicemente migliore di quello uscito l’anno scorso, bensì è quello ottimizzato al meglio delle proprie consapevolezze tecniche, che vanno oltre le classiche rivisitazioni delle azioni in campo; qui non si parla di grafica ultra dettagliata o feticci estetici simili, bensì del godimento di mettere in atto tattiche di gioco, dare indicazioni singole, dettagliatissime, e vedere che tutta questa grande macchina sta effettivamente funzionando e che ci porta vittorie e punti e trofei a casa. È questa la miglior sensazione possibile che un giocatore decennale vuole da Football Manager 2022, che tutto funzioni, funzioni bene e possa essere la cosa più vicina alla realtà manageriale calcistica.

In Breve: Football Manager 2022, pur non rivoluzionando – ancora – nulla, quest’anno si presenta con più saggezza eterea: poche novità e più attenzione ai diversi bug della scorsa iterazione, così facendo il gioco uscito quest’anno è una diretta ottimizzazione, capace di presentarsi completa, funzionante e dunque appagante.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel Core i7, 16GB RAM, GeForce GTX1650 Ti, HDD
Com’è, Come Gira: Nulla da segnalare in termini di bug. Come sempre, più è potente la macchina, più rapidi saranno i caricamenti e più completa l’elaborazione del database.

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Pro

  • È Football Manager, tanto basta come pregio / Ottime novità il Centro Dati e l'ultima giornata di calciomercato / Esperienza globalmente più solida, divertente e funzionante.

Contro

  • Alla fine, è sempre Football Manager e qualcuno potrebbe criticare il solito prezzo pieno.
9

Ottimo

Tra un tunnel carpale e l'altro, amo Dwayne "The Rock" Johnson, Independence Day, Destiny e il DC Extended Universe, tutti buoni motivi per farmi odiare.

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