Super Robot Wars 30 – Recensione

PC

Tutto avrei immaginato di fare nella mia vita, tranne recensire un capitolo di questa serie sulle pagine di TGM. Poi, all’improvviso, arriva Super Robot Wars 30.

Sviluppatore / Publisher: B. B. Studio / Bandai Namco Prezzo: 49,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam) Data di Lancio: Già disponibile

Ci sono voluti la bellezza di trent’anni affinché una delle più iconiche produzioni del Sol Levante arrivasse ufficialmente sui nostri monitor. Sì, gli ultimissimi capitoli godevano di un adattamento inglese nella loro incarnazione per il mercato asiatico, ma mai e poi mai avrei pensato di vedere pubblicato su Steam Super Robot Wars 30, il capitolo più recente, e per giunta al day one!




Perché questo improbabile crossover tra le serie robotiche più disparate è sempre stato in cima alla lista dei desideri dei fan dell’animazione giapponese, specialmente di quella fetta di pubblico un attimo attempata da ricordare con virile commozione l’arrivo dei giganti d’acciaio nei palinsesti del Belpaese. Non si poteva avere Super Robot Wars in Occidente causa diritti, dicevano, eppure ecco avverarsi il miracolo in occasione del trentennale della saga. Sarà valsa la pena attendere tanto a lungo?

SUPER ROBOT WARS 30: COME GIOCARE CON UNA MAZINGER BLADE AFFILATA

Ho giocato e collezionato ogni singolo capitolo della saga dal 1997, quando una traduzione amatoriale mi permise di terminare il mai troppo amato Dai-4-ji Super Robot Taisen per Super Famicom, e la saga ne ha fatta di strada da allora. Proponendo storie che vedono alleanze di robot classici e moderni affrontarsi per la salvezza della terra, la saga di Super Robot Wars è composta da strategici a turni con elementi RPG: si combatte, ci si esalta e tra una battaglia e l’altra si investono soldi ed esperienza per potenziare eroi e robot. Questi vantano un’impressionante numero di paramenti, ma la complessità delle battaglie non è mai tale da causare emicranie, lasciando il palcoscenico al vero protagonista, ovvero il fanservice, ovviamente presente in quantità industriali.

Super Robot Wars 30 Recensione

Col percorso terrestre recluterete inizialmente i Super Robot, con quello spaziale i Real. Tanto a un certo punto le strade si uniranno.

Anche in questo capitolo la trama è un mero pretesto per mettere assieme i protagonisti di serie robotiche vecchie e nuove, creando relazioni destinate a fare la gioia degli otaku più agguerriti, con il team di Combattler V terrorizzato dagli spartani regimi d’allenamento di Tetsuya o la nuova generazione degli Yuusha (i “coraggiosi” di Sunrise) che si scopre coetanea dello Shiro Kabuto di Mazinger Z Infinity, qui cresciuto e pronto a dar man forte al fratello Koji. Uno spirito che vive nel cuore della battaglia quando, al netto di munizioni e scorte energetiche, gli attacchi più forti vengono scatenati all’apice del morale lottando all’unisono o nei momenti imposti dalla trama.

LA SINERGIA FRA COMMILITONI IMPROBABILI È DA SEMPRE UNA DELLE PRINCIPALI ATTRATTIVE DELLA SERIE

Il ritmo del combattimento in Super Robot Wars 30 viene dunque scandito da un crescendo, un po’ come avviene con la progressione delle mosse in Fire Pro Wrestling: del resto non avete mai visto Aran Banjo concludere uno scontro sul nascere con l’Attacco Solare, sarebbe troppo comodo! Questa continua sinergia tra commilitoni altrimenti improbabili ha rappresentato da sempre una delle principali attrattive per il pubblico Giapponese, tanto da rendere negli anni la serie un considerevole campione d’incassi lì in patria, ma sarebbe stolto trascurare l’impatto emotivo fornito delle scene di combattimento, un elemento che si è evoluto enormemente di pari passo con le nuove generazioni di hardware.

Super Robot Wars 30 Recensione

Questa è una bella novità: potenziando i reparti della nave madre otterrete bonus comuni a tutte le unità. Certo, come se le facilitazioni non fossero già abbastanza.

Se inizialmente avevamo tozzi sprite dalle limitate animazioni, il nuovo Super Robot Wars 30 mette in scena ad ogni scambio di colpi sequenze animate degne di un anime, ricche di cambi d’inquadratura e azione ipercinetica tra esplosioni, pose smargiasse, colonne sonore ufficiali e un doppiaggio eccezionale. Ancora meglio disabilitando l’HUD dal menu, una cosa che dovreste fare immediatamente. Il risultato complessivo è una sinestetica gioia che fa bene al cuore di ogni mecha fan degno di tale nome, ma le animazioni possono essere fortunatamente disattivate o saltate nel bel mezzo dell’azione per snellire enormemente le battaglie più durature, un lusso apparentemente banale che ci siamo guadagnati nel corso degli anni.

FORSE NON È PIÙ LA NOSTRA GUERRA

Non è però l’unica cosa che è cambiata nel tempo: come già accennato, la saga di Super Robot Wars è sempre stato un RPG tattico all’acqua di rose, con Super Robot Taisen Impact generalmente considerato il capitolo più ostico. Super Robot Wars 30 conserva una caratteristica dei recenti episodi che non mi è mai andata giù, ovvero la possibilità di attivare gli Spirit anche nel turno dell’avversario. Sono praticamente gli incantesimi del gioco, abilità che garantiscono particolari vantaggi all’interno del turno in corso come schivate assicurate o bonus all’esperienza ottenuta, differenti a seconda del pilota. Poterli usare prima dell’attacco nemico è una rete di salvataggio clamorosa, amplificata da una serie di nuovi aiuti che facilitano ulteriormente l’esperienza.

Super Robot Wars 30 Recensione

L’unità di partenza è una mezza delusione: un Huckebein (i generici mobile suit OG) con una pacca a forma di XXX sulla fronte.

I supporter sono personaggi secondari che operano dietro le quinte e forniscono una volta convocati bonus attivi e passivi, mente le azioni EX possono essere eseguite accumulando abbattimenti per ottenere agevolazioni potentissime come attacchi a catena; da veterano apprezzo vedere la serie evolversi tra sinceri progressi e mezzi passi falsi (le squadre di Super Robot War Alpha non mi sono mai piaciute), ma è innegabile constatare che, ora più che mai, il suo futuro pare destinato a una platea di giovanissimi, una sensazione amplificata dal roster tristemente spoglio di vecchie glorie.

UN PO’ UN PECCATO PER LO SPACCHETTAMENTO DELL’OFFERTA, COSÌ COME PER L’ASSENZA DI ALCUNI VERI CLASSICI

Niente Daitarn né Zambot, così come mancano all’appello Grendizer o serie oramai considerate classiche come Gurren Lagann, lasciando il posto a nomi quali Gridman o Knight’s & Magic. Addirittura i cosiddetti Banpresto Original (personaggi inediti creati per offrire al giocatore un avatar in cui identificarsi) sono ridotti alla mera scelta del protagonista, con una leggenda come Masaki Andoh – il suo debutto risale a SRT2 per Famicom nel 1991 – disponibile solo tramite DLC. Una tendenza, questa, di cui potevamo fare a meno: tra season pack e DLC del day one sono già stati annunciati importanti nomi assenti dal pacchetto base tra cui Gundam: Iron-Blooded Orphan, Vultus V o i veterani Kyousuke Nanbu e Excellen Browning alla guida rispettivamente di Alteisen e Weissritter, assieme a numerose missioni dedicate.

In Breve: Una versione ufficiale di Super Robot Wars sui nostri PC è un sogno a lungo anelato, ma non è un’esperienza per tutti. Sicuramente non per chi si aspetta uno strategico profondo e impegnativo, dato che la quasi totalità dell’esperienza gioca sul fanservice. Senza contare un roster incapace di restituire l’enciclopedica sensazione che un avvenimento come il trentennale richiederebbe, per lo meno senza i DLC. Consigliato a chi vive di pane e robot giapponesi.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7, 16 GB RAM, Nvidia Geforce GTX 1070, SSD
Com’è, Come Gira: Fluidità perfetta sulla configurazione di prova, ma Super Robot Wars 30 non è certo un gioco esoso: le opzioni grafiche sono ridotte al lumicino, con la scelta dell’anti aliasing e poco più. Il mouse va benone, ma consiglio il pad: questo è un sistema di controllo creato con le console in mente.

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Pro

  • Finalmente Super Robot Wars in Occidente / Animazioni e sonoro degni di un anime.

Contro

  • Strategico all'acqua di rose / Roster insoddisfacente e antipatica enfasi sui DLC / Estremamente verboso negli intermezzi, e tutto in inglese.
7.7

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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