Ni no Kuni II: Il Destino di un Regno – Recensione Switch

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La fiaba di Ni no Kuni II torna su Switch, pronta a narrare il viaggio di formazione del giovane Evan sulla strada che lo porterà sul meritato trono. Sarà davvero un’edizione degna di un principe?

Sviluppatore / Publisher: Level-5 / Bandai Namco Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, Nintendo Switch Data di Lancio: Già disponibile

Come passa il tempo: ti giri un attimo assorto nelle tue cose e ti accorgi che sono passati ben tre anni dall’uscita di Ni no Kuni II, il gioco di ruolo che ama omaggiare l’arte di Hayao Miyazaki senza però il diretto coinvolgimento dello Studio Ghibli, al contrario del predecessore che non sono davvero mai riuscito a digerire. Questo invece mi piacque parecchio; certo, devi chiudere un occhio o due su una trama leggera come carta velina scritta ad altezza di marmocchio, così come è necessario un certo physique du rôle per sopportare un protagonista come il principe Evan, futuro monarca del regno di Gatmandù capace di convertire alla sua causa anche i peggiori lestofanti grazie a un ottimismo sfiancante.




Scherzi a parte, si tratta di elementi che contribuiscono a rendere Ni no Kuni II una piacevole fiaba, sorretta da personaggi solari e una veste grafica squisita. Non solo, con il suo sistema di combattimento in tempo reale, il gioco Level-5 si pone come una validissima alternativa alla serie Tales, popolata da incrollabili nemici spugna che fortunatamente non troverete qui, il tutto a vantaggio del ritmo dell’azione. Ora però tocca alla versione Switch dimostrare il proprio valore, forte della portabilità che, per un gioco simile, rappresenta un vantaggio non da poco, tuttavia limitata da un hardware oramai anzianotto.

NI NO KUNI II NEL PALMO DELLA MANO

Togliamoci immediatamente il sassolino dalla scarpa: graficamente si tratta senza mezze misure della versione peggiore. Niente antialiasing (o, se c’è, sicuramente svolge il proprio lavoro in modo poco incisivo!) e un livello di dettaglio ambientale generalmente inferiore a quanto sperimentato sulle altre piattaforme sono la prima cosa che balza all’occhio in versione docked, tuttavia devo ammettere che simili magagne vengono attenuate quando si gioca in modalità portatile. Del resto nessuno si aspettava una resa pari di quanto visto su PC, tanto per essere megalomani, e va detto che la prospettiva di godersi un gioco di ruolo simile ovunque porta in dote un’attrattiva considerevole con cui è facile scendere a compromessi.

ni no kuni II switch recensione

I cioffi sono piccoli spiriti che daranno una mano in battaglia: qui hanno addirittura dispiegato l’artiglieria!

Il framerate variabile si assesta mediamente attorno ai 30fps, ma si concede vere e proprie picchiate durante le battaglie campali e navigando la worldmap

Più antipatico il framerate variabile, che in media dovrebbe assestarsi attorno ai 30fps ma che, in realtà, si concede vere e proprie picchiate durante le battaglie campali e navigando la worldmap. È un vero e proprio pugno in un occhio, perché invece i combattimenti scorrono con una fluidità apprezzabilissima, così come l’esplorazione dei dungeon, anche se qui ogni tanto c’è qualche cedimento in prossimità di cascate e affini. Va detto che, oggi come tre anni fa, Ni no Kuni II resta un gioco molto facile, sicuramente coinvolgente una volta messa in conto la sua anima fiabesca ma destinato a scontentare chi si aspetta una sfida degna di tale nome. Sotto questo aspetto il fatto che la versione Switch contenga i tre DLC pubblicati è un’ottima notizia, presentandosi – almeno contenutisticamente – come il pacchetto ideale per assaporare la narrazione nella sua interezza. Non è un’esagerazione, giacché si tratta di contenuti integrati nella trama del gioco e che rappresentano per certi versi il vero finale, considerando anche che il terzo “pacchetto” (Il leggendario libro del mago) svelerà importanti rivelazioni sul coprotagonista Rolan, chiarendo finalmente i veri motivi che hanno trasportato suo malgrado il Presidente degli Stati Uniti nel mondo fantasy di Evan e compagni.

In Breve: Ni no Kuni II è un bel gioco di ruolo, facilino ma dotato di un fascino unico. Questa versione Switch si presenta come la meno performante del gruppo, ma l’inclusione dei DLC e la portabilità sono buoni motivi per prenderla in considerazione se davvero non avete altre piattaforme dove giocare. Certo, dopo tutti questi anni avrebbero potuto ritoccare un attimo il prezzo…

Piattaforma di Prova: Nintendo Switch
Com’è, Come Gira: In modalità handheld è facile passare sopra alla qualità grafica prevedibilmente non all’altezza delle versioni originali, ma è il framerate ballerino a far male. Buono nei combattimenti, ma assai deludente una volta entrati nella world map.

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Pro

  • Ni no Kuni II portatile, e con tutti i DLC!
  • Colonna sonora di Joe Hisaishi sconvolgente.

Contro

  • Tecnicamente è la versione peggiore.
  • Sempre facilissimo.
  • A prezzo pieno dopo tre anni?
7.8

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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