Vi abbiamo tenuti d’occhio. Voi utenti PlayStation 5 avidi di giochi horror che per mesi vi siete girati dall’altra parte facendo finta di non vedere l’esclusiva Microsoft di The Medium… perché “l’erba del vicino non sempre è più verde”. Ora potete accogliere l’opera di Bloober Team sulle vostre console new-gen, ma sarà valsa la pena aspettare?
Sviluppatore / Publisher: Bloober Team / Bloober Team Prezzo: 49,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam, Microsoft Store, Epic Games Store), PS5, Xbox Series X|S
A sette mesi di distanza dalle edizioni per PC e console Microsoft, l’horror psicologico griffato Bloober Team arriva anche su PlayStation 5. Se all’epoca non avete avuto occasione di leggere la recensione della nostra Erica vi consigliamo di farlo per conoscere tutti i dettagli tecnici e narrativi di The Medium. In questa sede ci “limiteremo” ad analizzare la versione per la console new-gen Sony, che in teoria dovrebbe fare partita patta con quella per Xbox Series X.
Sotto il profilo contenutistico ovviamente non ci sono differenze di sorta e anche le feature di base sono le medesime. Sappiamo però bene che quando un gioco è stato ideato e sviluppato su una piattaforma e solo successivamente portato su un’altra, il risultato su quest’ultima è quasi sempre più o meno inferiore all’originale. PlayStation 5 però ha un paio di frecce pregiate nella sua faretra, che finora hanno scavato un piccolo solco nelle produzioni multipiattaforma… non ci resta che scoprire se siano state sfruttate a dovere.
SENSI AMPLIFICATI
La prima freccia a cui facevamo riferimento è ovviamente il DualSense, che con le sue vibrazioni sexy e i grilletti adattivi ha fatto perdere la testa a più di un giocatore. Non essendo un gioco sviluppato “attorno” all’ecosistema PS5 era difficile aspettarsi un output al livello delle migliori produzioni esclusive Sony, ma Bloober è riuscita comunque a centralizzare l’esperienza sul controller, dando un’efficace sensazione di immersione nelle atmosfere e negli eventi del gioco.
Lo speaker non mancherà di darvi qualche brivido extra nelle fasi di esplorazione mentre touchpad e trigger lavorano per dare una sorta di “fisicità” del gioco… paradossale, visto che parliamo di una storia che per oltre metà si svolge sul piano spirituale. Le vibrazioni di cui parlavamo poco fa sono presenti, pur senza raggiungere le differenti gradazioni provate in giochi come Returnal e Astro’s Playroom. I trigger sono stati usati in maniera intelligente per caratterizzare alcune delle abilità di Marianne, come lo Spirit Blast. Essendo un potere dai differenti gradienti di potenza, meno lo si caricherà e più si avvertirà la resistenza dei grilletti.
Continua nella prossima pagina…
- 1 2