Pronto a ricevere il primo snap della nuova stagione virtuale, il quarterback osserva l’ambiente circostante. Tutto sembra simile, molto simile, all’anno scorso. Chiama un time-out e si guarda intorno… è Madden 22 o ancora il 21?
Sviluppatore / Publisher: EA Tiburon / EA Sports Prezzo: 79,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Online e Locale PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Stadia
Divertente, ricco, curato. Madden 22 è tutte queste cose. Gioia e giubilo! Stappiamo lo spumante e diamo inizio ai festeggiamenti, pronti a correre tutti sul campo e a placcarci all’inseguimento di una palla ovale?
No, direi di no. Come mai? Semplice, perché ognuno dei tre aggettivi utilizzati in apertura di questa recensione deve essere accompagnato, o meglio seguito, da una diversa congiunzione. Divertente, diventa “divertente ma”. Ricco, diventa “ricco però”. Curato, diventa “curato, anche se”. E così cambia tutto…
LA PALLA È ROTONDA… NON IN QUESTO CASO!
Sono passati oltre trent’anni da quando il faccione di John Madden è apparso per la prima volta sulla copertina di un videogioco. Trent’anni in cui la serie EA si è destreggiata tra computer e console, passando di generazione in generazione mantenendo ben saldo tra le proprie mani il trofeo di miglior simulazione di football americano disponibile sul mercato.
PRIVA DI AVVERSARI, LA SERIE MADDEN SI È SEDUTA SUGLI ALLORI
Madden 22 prosegue, purtroppo, sulla medesima falsariga, riproponendo dinamiche di gioco con notevole potenziale, castrate (in toto oppure in parte) da diversi problemi. Quali? Si parte con alcune animazioni rivedibili, si prosegue con una gamma piuttosto ampia di glitch grafici e si raggiunge il picco con un’intelligenza artificiale che, soprattutto per quanto riguarda la gestione di alcune coperture difensive, riuscirebbe a irritare anche un monaco zen. Io, che non sono certo un monaco zen, mi sono irritato molto nel vedere con eccessiva frequenza la mia secondaria vagare per il campo senza alcun senso logico, pronta a ignorare le tracce dei wide receiver avversari e ad aprire voragini in cui correre indisturbati. Regala più soddisfazioni il comparto offensivo, che funziona in maniera tutto sommato discreta sia per chi predilige lanciare che per chi ama correre. Il playbook è come da tradizione ricchissimo, con tanti schemi che si adattano alle caratteristiche dei singoli team e che ne mettono in risalto gli elementi migliori. Tra le (poche) novità che impattano sullo svolgimento delle partite, la più interessante è sicuramente il “Dynamic Gameday”, meccanica esclusiva per PS5 e Xbox Series X|S, studiata per riprodurre tutte le componenti ambientali e psicologiche che accompagnano un incontro.
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